in un B&B vicino all'agrumeto di Arangea - borgo collinare di Reggio Calabria - irrompono due strane figure che scuotono i sogni e scompigliano i progetti dei due giovani fratelli, titolari della struttura. Nei cinque giorni più intensi dell'anno per la città, i giorni settembrini della festa patronale in onore della Madonna della Consolazione, la storia, la fede e la fantasia si mescolano per mostrare aspetti poco conosciuti della periferia come del centro e gustare così la città con effervescenza, leggerezza e un accenno di sorriso.

Come si svolgerà la campagna elettorale in Calabria nel 2121? Se lo è chiesto l'autore in questo romanzo Fantasy scritto a Reggio Calabria durante la campagna elettorale dello scorso autunno quando i cittadini dell'estremo meridione d'Italia sono stati chiamati ad eleggere i loro rappresentanti in una tornata elettorale segnata dai problemi della sanità, della 'ndrangheta e della devastazione del territorio. Proprio questi mali atavici ed endemici ai quali si è aggiunto il peso soffocante della pandemia hanno portato l'autore a chiedersi come sarà la Calabria del futuro per cercare, oggi, di influenzare le scelte di quei politici chiamati a prendere delle decisioni che avranno ricadute sulle prossime generazioni. Il punto di partenza è stato un altro libro: 'A sud del sud. Viaggio dentro la Calabria tra i diavoli e i resistenti' di Giuseppe Smorto. Dopo averlo letto, l'autore ha impostato il suo lavoro quasi come uno 'spin off' del primo, proiettando avanti di un secolo alcune delle esperienze citate da Smorto. Queste storie sono state collegate dalla campagna elettorale che, per semplicità, è stata impostata come contrapposizione tra soli due schieramenti: una 'fantalista' di buoni ispirata a soggetti realmente esistenti e conosciuti dall'autore contro un soggetto espressione di forze oscure e rapaci altrettanto reali anche se sfuggenti e misteriose.Sullo sfondo una Calabria segnata da spopolamento e dai cambiamenti climatici sempre più visibili e irreversibili che concorrono a disegnare un orizzonte per la nostra regione di incombente e grave pericolo. E poi c'è la vita p