Luigi Mura è un ispettore burbero e solitario che non sopporta i giornalisti. Il viceispettore Aldo Amato ha lo stesso problema ma non lo fa vedere. La città dove vivono sta cambiando. Proprio in questa città, una sera di vent'anni prima, accade un fatto gravissimo. Proprio in questa città, molto tempo dopo, riemerge, prepotente, un ricordo. Cos'hanno in comune una serie di efferati omicidi, un biglietto con un nome scritto in un attimo di lucidità e un fatto accaduto vent'anni prima? Per i due colleghi, le indagini tra incubi, trasferte e fotografie non sono facili e l'ispettore Luigi Mura dovrà anche fare i conti col suo passato. In questa storia alcuni luoghi sono reali e altri no, come i personaggi.

'La raccolta 'I cerchi dell'anima' richiede attenta auscultazione. Dietro l'apparente chiarezza, c'è tutto uno scavo da eseguire per cogliere momenti di forte efficacia che invitano a ricercare e desiderare un mondo privo di offese, di violenze, di disamore. Un sogno forte, questo, non facile da realizzare, ma che va tenuto sempre presente come bussola orientativa del nostro vivere e agire.' (Enzo Ferraro, Direttore di collana)

Poggiomarasco, paese immaginario, rispecchia, tuttavia, la realtà sociale di altre località della Calabria, nei primi decenni del secolo XX. La narrazione si svolge da un punto di vista multiplo, quello di Renato Floris, il protagonista, di Vittoria Palmisano, la cognata, e di Rodolfo D'Ambrosio, suo marito. Renato, nella sua condizione di vedovanza, è teso a manifestare a Daniele, il figlio ancora piccolo, il suo amore paterno, come se voglia uguagliare quello di Sara, la moglie morta. Vittoria, sorella di Sara, crea qualche attrito a causa del suo attaccamento un po' morboso, suscitato dalla sua sterilità, verso il nipotino Daniele. Ma il vero antagonista è Cosimo De Vilis, che tenta di screditarlo presso il conte Orazio Santarosa, padre di Beatrice, la donna che Renato ama. Al suo ritorno dalla guerra, dovrà affrontare gli inganni orditi dal rivale. Nella ragnatela del perfido De Vilis s'invischieranno i personaggi secondari. Interrotti i trasporti per il paese, per assumersi le sue responsabilità, Renato affronterà a piedi un rischioso viaggio nel paesaggio montano innevato, in fondo al quale, al traguardo, il deus ex machina ci sarà ad attenderlo.

Ilde sta per compiere quindici anni e il suo regalo è un padre che esce di galera. Ha rapinato, forse ucciso; per lei è uno sconosciuto. La madre di Ilde lo ama ancora, i nonni materni lo temono come la peste. Ilde non fa in tempo a capire cosa prova che si trova catapultata in un viaggio al mare con questo padre imprevedibile. Un'avventura frenetica e pericolosa di fughe, incontri e scoperte. Ne usciranno cambiati, con le idee molto più chiare sulla giustizia e sull'amore. Età di lettura: da 12 anni.

A Cosenza il Sessantotto ha rappresentato per il movimento operaio e studentesco un periodo di intensa riflessione politica e ideale: un periodo storico che, seppure limitato temporalmente, ha profondamente segnato organizzazioni, partiti, sindacati e quindi l'intera società civile. In particolare tra i giovani si è espresso il tradizionale impegno per l'affermazione di nuove idealità che si sono collegate alle imponenti lotte politiche, sindacali e culturali che in quegli anni avevano assunto carattere europeo. Il volume vuole riproporre, grazie anche ad un ricco repertorio di immagini, i sogni e le speranze che a quel tempo fiorivano, le utopie che maturavano e che spesso si sovrapponevano ad una realtà assai più complessa e difficile.

C'era un'atmosfera di festa in cui sembrava si potesse palpare l'amore, durante il cenone, a casa della zia, ma si rifletteva stridente su di lei. Era consapevole del suo conflitto interiore, Sara, davanti agli occhi benevoli dei parenti, ma non sapeva come coniugarsi con la loro serenità; non aveva la forza, in quel momento, di adeguarsi al loro clima di festa. Era un contrasto forte di luce e ombra, difficile da armonizzare. Non riusciva ad accettare di sedersi a un'altra tavola, così lontana dal figlio e dal marito.

Gli scritti di Don Andrea Gallo e gli scatti di Pino Bertelli per raccontare la storia della Comunità San Benedetto Al Porto di Genova e Las Galeras nella Repubblica Dominicana, fondate dal piccolo grande prete genovese. Attraverso parole profonde e immagini suggestive, il libro traccia un invisibile ponte che lega gli ultimi di ogni razza e colore e spinge la creatura uomo a osare nuovamente tutta la speranza possibile per creare un mondo migliore per tutti e non solo per alcuni.