Esiste una terra rischiarata da due soli e separata dalla nostra da un velo invisibile. Questo è il mondo dove vive Euriala, la 'Kore Kosmou', l'eterna fanciulla le cui tracce si ravvisano negli scritti attribuiti a Ermete Trismegisto. Archetipo della purezza e dell'eterna giovinezza, ella è irraggiungibile. Tuttavia, quando in quel mondo fa il suo ingresso uno sconosciuto, forse un mortale, la Fanciulla Eterna s'innamora perdutamente e si rende conto che l'eternità è troppo poco, non le basta più...

'Fleana. Bambina Triste' è un libro che nasce da un attento studio linguistico e formale ma soprattutto da una profonda ricerca interiore. L'autrice, Laura Facollo, parla di come, nel tempo, abbia svolto una sorta di ricerca lessicale approfondita 'volta ad equilibrare la spontaneità con la compostezza'. Le reminiscenze dell'autrice nel campo della psicologia l'hanno portata a ricondurre questo percorso a ciò che Jung chiama Individuazione, ossia l'atto del cercarsi, che può durare l'intero arco d'una vita. 'Fleana è stato forse il primo passo che ho fatto su un sentiero che sento realmente mio, e spero di svilupparlo ed espanderlo' bastano queste poche parole dell'autrice per comprendere come il breve romanzo non si limiti a raccontare una storia d'amore, ma sia piuttosto il dischiudersi di un'anima, un evento non casuale, ma avvenuto solo dopo l'acquisizione di una forte consapevolezza e volontà individuale.