'Ghigliottina' racconta i paesaggi desertici attraversati dai migranti, il dolore della perdita, le cicatrici lasciate dai tradimenti, la paura e il miraggio di un confine, spazi e distanze enormi in cui violenza e desiderio trovano radici. Attraverso le voci di immigrati privi di documenti, agenti di frontiera di pattuglia e amanti smarriti, Eduardo C. Corral delinea volti e corpi alle prese con le loro drammatiche contraddizioni, con i disperati tentativi di sopravvivere, con una profonda umanitą interiore che, implacabile, non sa darsi pace: cosa possiamo fare di un amore non corrisposto? Le poesie di Corral seguono il profilo curvo delle esistenze che scorrono tra le parole, sovrapponendosi come graffiti, testimonianze lasciate da coloro che potrebbero, o meno, aver attraversato il confine.

Eduardo C. Corral is the 2011 recipient of the Yale Series of Younger Poets award, joining such distinguished previous winners as Adrienne Rich, W. S. Merwin, and John Ashbery. Corral is the first Latino poet to win the competition.

Seamlessly braiding English and Spanish, Corral's poems hurtle across literary and linguistic borders toward a lyricism that slows down experience. He employs a range of forms and phrasing, bringing the vivid particulars of his experiences as a Chicano and gay man to the page. Although Corral's topics are decidedly sobering, contest judge Carl Phillips observes, 'one of the more surprising possibilities offered in these poems is joy.'

From 'Self-Portrait with Tumbling and Lasso'

I'm a cowboy

        riding bareback

My soul is

        whirling

above my head like a lasso.

        My right hand

a pistol. My left

        automatic. I'm knocking

on every door.

        I'm coming on strong . . .