Volume sulla storia, l'iconografia e i monumenti della via Ostiense.

Questo testo nasce da una circostanza tragica: nel 1988 Lodovico Conti, marito di Giovanna e padre di sei figli tra uno e diciassette anni, venne ucciso per rapina. Un delitto assurdo e impunito. L'urgenza di dare un senso a questa oscura tragedia indusse Giovanna a mettersi alla macchina da scrivere. Così fu concepita la storia dell''Arco di luce', che ebbe una prima edizione nel 1994. Poi i figli sono cresciuti, i più grandi si sono sposati e sono arrivati i primi nipoti. Proprio mentre Giovanna stava pensando di fare una ristampa della favola, ancora una volta il mistero ha bussato alla porta della sua casa: nel 2009 le è stata diagnosticata la Sla. È iniziato un cammino spesso doloroso come un calvario, fino a quando le è stato chiaro che, nel venir meno di tutte le sue facoltà, le restava la più importante di tutte: il suo dire 'sì', ogni giorno, alle circostanze della vita. Di qui la sua decisione di fare questa edizione nuova dell''Arco di luce' con 16 tavole a colori di Marie-Michèle Poncet. I diritti d'autore del libro, che porta la prefazione di Mario Melazzini, sono interamente devoluti al progetto del Centro Clinico Nemo - NEuroMuscular Omnicentre

Un incontro di pochi attimi, giusto il tempo di presentarsi prima che il volo 405 diretto a Cleveland si schianti a terra. In questa circostanza tragica difatti Mary Jane e Peter Smith incrociano i loro destini. Entrambi sopravvissuti all'incidente, per Mary Jane il recupero è più lento, e rischierà prima la cecità e poi l'impossibilità di muoversi. Peter si interessa alla ragazza, è una persona benestante, e le paga tutte le cure possibili. Arriverà a ospitarla dopo che è uscita dall'ospedale nella sua villa. Maryn Jane da parte sua non comprende la generosità di quello sconosciuto, e la sua immagine sfigurata allo specchio la tormenta ogni giorno, oltre al passato misterioso che, ora, con la perdita della memoria diviene ancora più oscuro.