'Se ancora fosse necessario motivare le ragioni per scegliere una buona e
nuova arte per le nostre chiese, antiche e nuove, gli interventi raccolti in
questo libro dovrebbero dare suggerimenti a tutti i committenti di oggi. Dopo
la riforma liturgica e l'applicazione dei nuovi rituali, siamo oggi al punto
di non ritorno di apertura all'arte contemporanea attraverso un dialogo
continuo, sincero e aperto con gli artisti che non desiderano altro che
interloquire con la Chiesa, il 'luogo' per essi 'casa', ove lasciare in
custodia la poesia dell'estetica sacra e santa che scaturisce da committenze
aperte all'infinito di Dio, desiderose di afferrarlo e renderlo presente nelle
arti applicate per il culto.'
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