Ettore è un uomo fortunato e ne è pienamente consapevole. L'unico limite che la vita gli ha posto è quello di non aver avuto figli a causa di alcuni problemi di salute di Lisa, sua moglie. L'amore tra lui e Lisa è così grande che insieme sono riusciti a superare questa mancanza investendo tutta la loro capacità di amare nella creazione di un'associazione di volontariato attraverso la quale cercano di aiutare persone dai bisogni diversi: dall'anziano a cui serve un apparecchio acustico ma non può permetterselo perché percepisce un assegno minimo di pensione, all'adolescente autolesionista che grazie all'associazione viene inserita e aiutata in un gruppo scout. Le storie delle persone incontrate, grazie all'associazione fondata dai due coniugi, resteranno indelebili nei loro ricordi tanto che Ettore sentirà il desiderio di raccontarle mettendole per iscritto. Ettore e Lisa si sentono così di festeggiare i risultati raggiunti con le persone incontrate nella loro associazione in una cornice suggestiva in una villa di Castel Gandolfo. Romanzo vincitore della XIII edizione del Premio Internazionale Letteratura Italiana Contemporanea.