'La poesia non parla necessariamente d'amore e la sua forma e libera, non è necessariamente comprensibile, la poesia è espressione di contenuti umani. Questa raccolta che ho intitolato congiunzioni vuole evocare l'incontro in un aspetto spero assonante di esperienze e sensazioni che vivo e che ho vissuto, che sento. L'esperienza tratta dalle raccolte precedenti mi ha insegnato che tendo a trasmettere stati d'animo negativi, perciò questa volta ho cercato, per quanto questo sia possibile, di essere meno triste.'

Questo libro è una raccolta di nove racconti brevi. L'autore, in questo libro, ha voluto coniugare fantascienza, scienza, psicologia e divulgazione in una unica opera.

''Eventi'; chissà questa parola che cosa evoca in ciascuno di noi. Qual è l'aspettativa? E-venti? Una forma elettronica del numero venti? O forse, e venti, come 13 e 20 o venti e venti o venti del mare in formato elettronico? Nulla di tutto questo; l'accezione nella fattispecie e quella di cose che accadono; quello che accade a noi e agli altri. Ma quando gli eventi si fanno straordinari, inspiegabili, fantascientifici, noi rimaniamo interdetti e cerchiamo una spiegazione logica a ciò che ci succede. Ma non sempre ci riusciamo. Come il protagonista di questo racconto di fantascienza; Giuseppe, da lui stesso narrato in questo libro. Buona lettura.' (L'autore)

'Premesso che non ho titoli per realizzare un trattato sulla didattica desidero precisare che ho acquisito nel corso della mia vita una notevole mole di insegnamenti da diverse fonti e, io stesso, sono stato, anche se non a lungo, maestro e insegnante. Vorrà dire che il mio sarà il punto di vista di uno studente, il lettore dia questo peso a ciò che scriverò in questo libro. Non insegniamo perché sappiamo ma sappiamo perché insegniamo. Non è una battuta poco felice nei riguardi di chi insegna, anzi, sottolinea come solo il porci domande e il rispondere a domande non 'autoctone' ci stimoli alla ricerca, allo studio, se possibile alla conoscenza. Insomma, una conoscenza mirata.'

Mi ha sempre colpito la grandissima curiosità e nello stesso tempo interesse di mia madre nei confronti della tecnologia elettronica ed informatica. Viviamo in un mondo permeato dalla tecnologia e spesso non ne conosciamo il meccanismo di funzionamento, ma chi guida una autovettura è forse interessato a conoscere la meccanica razionale alla base dei movimenti degli ingranaggi di un motore? Qualcuno sì. Ma non ha competenze matematiche per farlo. E allora serve un livello di informazione intermedio, colloquiale, che non sarà sufficiente a rendere il lettore un meccanico provetto, questo no; ma servirà a dare risposta a tante domande che una persona si è sempre fatte e non ha trovato il modo di placare nel senso di curiosità insito in tali interrogativi. Questo libro vuole essere un colloquio su un argomento così specialistico come la programmazione. Insomma, una divulgazione mirata.

'Con questa ennesima edizione del mio libro Racconti vorrei concludere una fase. Ma sarà difficile trattenermi dal continuare a scrivere, soprattutto avendo raccolto un pugno di affezionati lettori. Vorrei cominciare un nuovo libro e lasciare i vecchi racconti sullo scaffale. Ci riuscirò? Sarebbe l'opportunità per collaudare un nuovo titolo. Non lo so. Intanto scrivo.' (Andrea Bianchini)

''Articoli miei' è il secondo libro scritto da Andrea Bianchini, è una raccolta di racconti ideati e scritti dall'autore nel corso di alcuni anni sul suo blog al sito es-andreabianchini.it. Questo secondo libro raccoglie tutti i racconti del primo libro 'Racconti' piu altri recenti racconti. Alternate ai testi dei racconti troverete delle foto scattate dall'autore ed anche foto scattate da amici. Non sempre è facile mettere in parole i nostri sentimenti, questo ci espone, ma ci libera anche. È un po' come una terapia di gruppo. I nostri limiti, pregiudizi, difetti, vengono messi in bella mostra. E a volte chi scrive è come una barchetta nel mezzo di un oceano in tempesta a forza 7. Ringrazio tutti quelli che hanno letto il mio primo libro e leggeranno questo secondo.'