'L'insegnamento della 'meditazione' è uno dei principali obiettivi di questo mio saggio proprio perché essa è, per il sottoscritto, il mezzo più idoneo per il risveglio della consapevolezza, il superamento dell'ignoranza dell'illusione (my), il ravvicinamento alla natura essenziale (il Sé). Con l'aiuto della meditazione si impara a confidare anche in altre facoltà percettive, oltre a quelle dei cinque sensi, oltre che in poteri mentali diversi da quelli che fanno capo al raziocinio e alla condizionante e condizionata memoria. Per questo mi sento di suggerire come via d'esperienza lo yoga il quale, attraverso la disciplina, accresce la capacità di concentrazione. Esso, diminuendo la nostra irrequietezza, consente di raggiungere un più elevato livello di coscienza mettendo il praticante in condizione di superare i limiti imposti dalla comune esperienza umana fatta di sopravvivenza e identificazione in beni materiali.'

Considero i marmni un prezioso gioiello della medicina ayurvedica, un'inestimabile conoscenza della quale, secondo alcuni studiosi, già si ritrova traccia nell'Atharvaveda. Essi, sono punti vitali disseminati sulla superficie del corpo, stazioni o punti chiave di un intricato ma sacro sistema i quali, insieme a nd+ (canali sottili dove scorre il prna), cakra (i sette centri energetici e metafisici posti lungo la colonna vertebrale) e involucri energetici, vanno a costituire la fisiologia cosiddetta sottile, proposta nei testi di yoga e di yurveda. Il presente volume è corredato di 26 tavole grafiche, di cui 4 di grande formato, per lo studio dettagliato di questi punti vitali.

L'attitudine corretta è componente importante nella pratica dello yoga, dove si ritiene che una buona realizzazione materiale, unita ad una altrettanto valida realizzazione spirituale, conducono l'uomo a sperimentare stati di appagamento e di gioia che sono premessa di tranquillità e pace. Sono fermamente convinto che l'umanità sarà sempre più impegnata sulla via che conduce al ritrovamento o al recupero di discipline che l'Occidente definisce 'psicosomatiche', così come del resto questi ultimi anni stanno dimostrando, sempre più radicata appare, infatti, la consapevolezza della differente qualità del risultato in funzione della più generale salute personale.

Nell'atto respiratorio c'è il segreto della vita ed il respiro è altresì un mezzo che per sua sottile natura facilita il contatto con la nostra parte non fisica. Oggi, come abbiamo stabilito attraverso un'indagine condotta alcuni anni fa, sette persone su dieci soffrono di disturbi di origine non fisica, i più comuni dei quali sono: lo stress, il panico, l'ansia, la depressione, l'ipocondria, l'anoressia, la bulimia di origine nervosa, disturbi del sonno, dell'umore, della sfera sessuale, intestinali ecc. Tracce di questi disturbi si trovano ovviamente persino nell'atto respiratorio ma, dal momento che psiche, mente e respiro sono tra essi collegati, instaurare una corretta respirazione significa creare i presupposti per il superamento di tali disagi. Questo libro, per questa ragione, presenta un ordinato sistema di rieducazione all'atto respiratorio e propone, oltre alla teoria, anche pratici esercizi che gradualmente possono condurre chiunque ad un utilizzo sempre più corretto dell'elemento aria.