"Il vero valore di padre Candido è la stretta relazione di dipendenza con le apparizioni mariane di Ghiaie di Bonate, delle quali egli fu il primo grande interprete. In questo, fu sempre unito alla veggente Adelaide, anche se durante la vita si videro pochissimo. I due formano un binomio indistruttibile che, se li unisce nel dolore, li accomuna anche nella verità. Beati lo furono insieme, a distanza, nel misterioso senso biblico della sofferenza" (dalla prefazione di Serafino Tognetti).

Guidato da una misteriosa bambina con un grembiule nero, nel giorno di Natale il protagonista incontra alcuni bambini da cui apprende le loro storie di dolore, per poi approdare a una grande festa organizzata nei giardini pubblici. Qui i bambini corrono felici in un grande girotondo attorno a Gesù Bambino, e nella loro gioia il narratore ritrova il padre scomparso, scoprendone il legame con la bambina in grembiule nero, morta nell'eccidio dei piccoli martiri del 20 ottobre 1944. Una storia toccante tra memoria e futuro.

Per completare la ricostruzione degli ultimi giorni di guerra civile in città, un professore sale all'ospizio ad intervistare un anziano testimone ancora in vita. La sua storia lo colpirà nel profondo. Il dolore inconsolabile di quel testimone, che ha perduto la donna amata negli scontri sanguinosi di quei giorni, aprirà in lui una crisi profonda. Le idealità nutrite fino a quel momento si mostreranno come prodotto di una forza selettiva, soggiogante, padrona del tempo e della vita. Si ritroverà senza più certezze. Scosso dai marosi della memoria, dovrà continuare nel vuoto dell'anima, lacerato dal contrasto fra il desiderio di felicità e la ferocia che domina la natura e la storia. Troverà l'approdo nell'amore di una donna.