Il dolore percepito per aver assistito impotente a ciò che un terremoto può fare alla tua casa, alla tua città, al tuo pensiero ed alla tua vita, mi ha dato l'ispirazione per la scrittura di alcune poesie. L'angoscia per le cose distrutte è ' confortata dalla certezza che non sono perse per sempre: arriverà la primavera... e spunterà tra nuvole di biancospini la nuova vita. Ci vorrà del tempo, ma, alla fine, nei nostri cieli ritorneranno le stelle a brillare '.

Un corso di latino per obiettivi che ribalta - primo in Italia - i rapporti fra digitale e cartaceo. Un metodo innovativo impostato sul gioco, proveniente dall'esperienza biennale di 500 classi di liceo sulla piattaforma www.alatin.it.

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'Da tempo immemorabile, l'amore, l'eros e la passione, hanno camminato, camminano e cammineranno dentro di noi producendo un folle impulso. Indomabile eros, che ti avventi col timbro di voce suadente su labbra frementi, navigando su fiumi tranquilli, dilati pupille, fibrilli i cuori, lavori le anime come ferro su incudine infuocata, nessuno è trascurato dal tuo passare, le menti s'inchinano a te folleggiando il piacere.' (Maria Fontana Cito)

'Da tempo immemorabile, l'Amore, l'Eros e la Passione, hanno camminato, camminano e cammineranno dentro di noi producendo un: Folle impulso. Indomabile Eros, che ti avventi col timbro di voce suadente su labbra frementi, navigando su fiumi tranquilli, dilati pupille, fibrilli i cuori, lavori le anime come ferro su incudine infuocata, nessuno è trascurato dal tuo passare, le menti s'inchinano a te folleggiando il piacere.'

L'amore non ha età, sboccia con uno sguardo, con una voce, con una carezza, con uno scritto. Esplode in un giardino, in un ufficio, in un social, al bar, a casa di amici, in ospedale, in un club, spargendo primavere. L'amore, al tramonto dell'età dell'uomo, è prepotente, è sicuro, è maturo come vino su botti di rovere, prezioso come il diamante che riesce a scalfire la pietra degli anni, riportando il sorriso e la voglia di vivere ancora.

La guida per il docente di Alatin, il corso di lingua latina che fonde gioco e apprendimento fulcro di una sperimentazione nazionale durata un anno che ha coinvolto oltre 360 classi, fornisce una guida teorica alla didattica attraverso la pratica e le nuove tecnologie, chiarisce i motivi delle scelte autoriali che hanno strutturato il sillabo, descrive i passaggi salienti della sperimentazione e offre 12 interviste ad altrettante docenti che hanno usato intensivamente e produttivamente Alatin con le loro classi per fornire indicazioni e consigli utili agli altri docenti.

'Colui che arde non ha freddo, colui che annega non ha sete' (Margherite Porete). Ma, in questo terzo libro di poesie di Maria Fontana Cito, si arde pur avendo freddo. Il 'freddo' è dato dalla lontananza e dall'impossibilità dell'amore. L'amato è distante, a volte - per mille motivi - irraggiungibile e tuttavia accende e rapisce il cuore. E lo porta laggiù, su quella linea remota, dove fioriscono come nuvole i baci e le parole di una trasognata relazione. Laggiù, nel tremolìo dell'ultimo orizzonte, che spinge la passione sulla soglia dell'addio, dove tutto, anche l'amore, sembra avere un altro significato.

'Ogni poeta declama a se stesso i propri versi, tendendo l'orecchio verso arcane profondità. La dizione di questo quarto libro di Maria Fontana Cito è principalmente l'eco di un sottostante testo di dolore e di affanno. Ma, per chi sa ascoltare, gli umori di queste sofferenze si compongono in proporzioni riscontrabili anche nelle armonie musicali. In tal modo, se il dolore appare come una specie particolare di musica, ciò che si è vissuto, rivive, risuona e si rimodula su nuove basi. L'esperienza, come una variazione su tema, si allontana da sé e tende a ricominciare orientandosi - come dice Verlaine 'verso altri cieli e verso altri amori''.

Versi d'amore come versanti e versanti come versi d'amore. Nei disegni di André Masson, i corpi hanno l'aspetto di ondulazioni del terreno e di acque increspate. Con lo stesso senso carnale della forma, che tasta la polpa sensibile del paesaggio, Maria Fontana Cito vive la varietà dei Monti Sibillini come se fosse lo specchio multiforme dei suoi amori. I profili delle cime e gli incavi delle rocce lievitano, così, nella sua fantasia con l'ineffabile dolcezza dei volti vibranti che si aprono come valli nell'aura incantata di sempre nuovi sorrisi.

'Ciò che Maria Fontana Cito ha vissuto rivive sempre nei versi e si rimodula su nuove basi. L'esperienza, come una variazione su tema, si allontana da sé e tende a ricominciare orientandosi - come dice Verlaine - verso altri cieli e verso altri amori. L'Amato è distante, a volte - per mille motivi irraggiungibile e tuttavia accende e rapisce il cuore. E lo porta laggiù, su quella linea remota, dove fioriscono come nuvole i baci e le parole di una trasognata relazione. Laggiù, nel tremolio dell'ultimo orizzonte, che spinge la passione sulla soglia dell'addio, dove tutto, anche l'amore, sembra avere un altro significato.' (Paolo Ramaccioni)

Nella sua opera prima, le 'Favole della dittatura', Leonardo Sciascia affida al parlato degli animali, al linguaggio universale della favola, pur modificandone la millenaria tradizione, i temi portanti di tutta la sua opera futura, quella letteratura civile che vive un complesso rapporto con le valenze educative. Eppure, nell'Opera omnia di Leonardo Sciascia pubblicata da Bompiani le 'Favole' furono escluse intenzionalmente, per volontà dell'autore. L'indagine critica e in gran parte inedita di Maria Fontana Ardito offre significativi spunti di riflessione nel commento alle 27 favole sciasciane, che concretizzano in nuce la futura scrittura di denuncia del moralista scrittore agrigentino. Le 'Favole della dittatura' risultano essere, secondo la lettura della Ardito, cuore e genesi dello Sciascia uomo e scrittore, sintesi perfetta di pedagogico e letterario.

Questo libro offre una visione il più possibile ampia dell'esperienza traumatica, nelle sue varie implicanze sulla psiche umana. Dai più recenti studi emerge l'importanza di una buona conoscenza teorica dei processi psichici sottostanti ad ogni esperienza stressante o traumatica; il libro ha una parte teorico-introduttiva che illustra gli aspetti neurobiologici, neuroendocrinologici e neurofisiologici essenziali per comprendere il trauma, puntualizzando le differenze tra stress ed evento traumatico. Successivamente il problema viene valutato a livello di comunicazione delle informazioni, di come cioè l'evento traumatizzante distorca tutto il sofisticato processo di informazioni a livello cognitivo, emozionale e pulsionale. L'evento traumatico è stato così affrontato nella sua dinamica sociale interpsichica, accanto a quella personale intrapsichica. Un capitolo è stato dedicato alla storia della psicotraumatologia: è infatti importante sottolineare che questa branca della ricerca è sì recente, ma di fatto è sempre stata presente in altra forma in tutta la storia dell'umanità, visto che l'esperienza del dramma, del dolore, dell'orrore accompagna l'essere umano dalle sue prime origini.

On September 11, I dropped my son off at his second full day of kindergarten. The sky was so blue it looked as if it had been ironed. I crossed the street, ordered coffee, and sat to wait for my husband to meet me. It was our eighth wedding anniversary and Dave and I were about to begin a new chapter in our seventeen years together. Sipping coffee, I watched as a line of thick black smoke crept across the sky from Manhattan, oblivious to the fact that my life was about to change forever.

On September 11, 2001, Marian Fontana lost her husband, Dave, a firefighter from the elite Squad 1 in Brooklyn, in the World Trade Center attack. A Widow's Walk begins that fateful morning, when Marian, a playwright and comedienne, became a widow, a single mother, and an unlikely activist.

Two weeks after 9/11, the city attempted to close Squad 1, which had suffered the loss of twelve men. Known for her feisty spirit and passionate loyalty, Marian, who was still reeling from her profound loss, began to mobilize the neighborhood to keep the firehouse open. From this unlikely platform the 9/11 Widows and Victims' Families Association grew. Over the next twelve months, Marian struggled with the tragedy's endless ripple effects, from the minute and deeply personal -- she wonders who will play Star Wars with her son, Aidan, and carry him on his shoulders; to the collective: she works to get families and widows necessary information about the recovery effort and attends private meetings with Governor Pataki, Mayor Giuliani, Senator Clinton, and Mayor Bloomberg.

Through it all, Marian's irrepressible humor is her best armor, as well as evidence of her buoyant strength. Written with great heart and humanity, A Widow's Walk is a timely opportunity for remembrance and a timeless testament to love's loss and the resilience of the human spirit.