La presente pubblicazione analizza le disposizioni contenute nei decreti legislativi attuativi della Legge n. 183 del 10 dicembre 2014 (ed. 'Jobs Act'), che sono intervenuti in materia di: contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti; riordino della normativa sugli ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati; riordino delle tipologie contrattuali e revisione della normativa in tema di mansioni; conciliazione delle esigenze di cura, vita e lavoro. In particolare il testo affronta, anche da un punto di vista operativo, le seguenti tematiche: revisione della disciplina dei licenziamenti individuali e collettivi; riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati (NASPI, ASDI e DIS-COLL); revisione e riordino delle tipologie contrattuali ad oggi vigenti, con particolare riguardo all'abrogazione dell'obbligo di progetto per le collaborazioni coordinate e continuative ed alle novità in tema di contratti di lavoro a termine, apprendistato, part-time, lavoro accessorio e lavoro a chiamata; revisione della disciplina della variazione delle mansioni in caso di processi di riorganizzazione, ristrutturazione o conversione aziendale; introduzione di nuova disciplina dei congedi di maternità/paternità e dei congedi parentali.

La presente pubblicazione analizza, con taglio pratico ed operativo, le disposizioni contenute negli ultimi 4 decreti legislativi attuativi della Legge n. 183 del 10 dicembre 2014 (c.d.'Jobs Act'), che sono intervenuti in materia di: riordino e revisione della disciplina degli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, con particolare riferimento alla cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria, ai contratti di solidarietà ed ai fondi di solidarietà bilaterali; semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese, con particolare riguardo all'inserimento mirato delle persone con disabilità, alla costituzione e gestione del rapporto di lavoro, alle norme di materia di salute e sicurezza sul lavoro ed all'attività di videosorveglianza dei dipendenti; riordino della normativa in tema di servizi per il lavoro, con l'istituzione della nuova Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL) e la previsione della razionalizzazione degli incentivi all'occupazione; razionalizzazione e semplificazione dell'attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale, con l'istituzione dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro' che riunifica in sé le funzioni ispettive in capo al Ministero del Lavoro, all'INPS e all'INAIL. Le disposizioni analizzate nella presente pubblicazione (Decreti Legislativi nn. 148,149,150 e 151/2015); vanno ad integrare la disciplina contenuta nei primi 4 decreti legislativi...

La versione aggiornata del testo 'Fringe benefit' esamina nel dettaglio le varie tipologie di fringe benefit (beni e servizi, telefono cellulare, auto ad uso promiscuo, alloggio, prestiti, ecc..) concessi dall'azienda al dipendente ovvero al collaboratore, nonché la disciplina delle trasferte e dei rimborsi spese, evidenziandone i riflessi sia sul reddito imponibile del lavoratore sia sul reddito d'impresa. La pubblicazione si rivolge non solo alla platea dei consulenti del lavoro e dei commercialisti ma anche a coloro i quali gestiscono quotidianamente, nell'ambito delle varie realtà aziendali, l'assegnazione dei fringe benefit. Chi gestisce l'assegnazione dei fringe benefit a dipendenti, collaboratori e amministratori, sovente si occupa della determinazione del reddito imponibile in capo al lavoratore e trova difficoltà in merito alle operazioni di rilevazione contabile e ai riflessi sulla determinazione del reddito d'impresa. Di converso, chi incentra la propria attività nell'ambito della gestione contabile amministrativa e si occupa di reddito d'impresa, evidenzia analoghe problematiche inerenti i tratti salienti dei fringe benefit sulla disciplina in capo ai lavoratori. Il testo si propone di colmare tali lacune illustrando, per ciascun fringe benefit, ogni aspetto: dalle modalità di assegnazione, alla tassabilità dei relativi importi sia in capo ai lavoratori sia in capo all'azienda.