Un viaggio lungo quindici anni, trasformerà il Templare Antoine di Nanterre, da giovane pieno di nobili ideali e desideroso di adempiere al compito che il Gran Maestro gli aveva affidato, in un uomo disilluso dalla vita e pieno di dubbi. Soltanto l'amore sincero di una donna riuscirà a donargli la serenità e la pace che aveva tanto cercato.

'Mauro conduce una vita che non era quella che sognava, ma per stare con la donna che ama, ha accettato la tirannide del suocero. Nonostante il costante rimpianto per aver rinunciato ai suoi sogni, ha una bella famiglia, una bella casa e un lavoro gratificante. Ben presto, nuove sensazioni, mai provate prima, lo porteranno ad allontanarsi dalla famiglia e in poco tempo perderà tutto. Vivrà per il resto della vita nel rimorso di aver fatto soffrire l'unica persona che aveva veramente amato, che veramente contava e che gli aveva sempre voluto bene.' Manuela Guldin

'Spesso mi ritornano in mente luoghi, profumi, odori e struggenti ricordi della mia infanzia. Ripensando a quando ero bambina mi rendo conto che sono stata molto felice e molto, molto amata. Questo mio romanzo autobiografico altro non è che un nostalgico tuffo nel passato, un breve salto nell'immediato dopoguerra. Quando Trieste era territorio libero e tutto era semplice, dolce, sincero. Quando le persone avevano il cuore buono e un'immensa voglia di ricominciare a vivere. Ricordi di una Trieste e di una famiglia che non ci sono più.'

Greta ha tutto quello che una giovane donna di fine '800 può desiderare. Ma le manca uno straccio di marito che nemmeno la dote da favola può comperare perchè non è ne bella ne simpatica. La prima ed unica delusione d'amore la umilierà a tal punto che, senza rendersene conto, per pura sete di vendetta, la porterà su una strada di 'non ritorno' e rovinerà per sempre ed inesorabilmente la sua vita.

Miro è un ragazzo che nasce in terra d'Istria, quando ancora Istria significava Italia. È un ragazzo che ha una famiglia forte, numerosa e legata alla propria terra da un amore viscerale, una famiglia che con quella terra è un unico corpo, un'unica vita. Ma arriva la guerra. Inaspettata. E Miro deve partire, lasciare i suoi cari, la sua terra. Miro torna a casa, ma la situazione che trova è diversa. Pericolosa, crudele. Questa è l'Istria che Miro vede al suo ritorno. È debilitato, stanco e deve fare i conti con una società ingiusta. Con l'oppressione di un invasore che tiene la testa di quella terra sotto le sue scarpe chiodate.