«La storia si svolge a Hollywood, mentre la città è stretta nella morsa di un ciclo di film religiosi. Un regista neorealista italiano gira un film su una santa alla Bernadette che fa miracoli e cura gli infermi. Ha appena licenziato la diva protagonista rimpiazzandola con una dattilografa che gli sembra più spirituale. Stanno girando una scena in cui ci sono molti storpi e l'italiano ha insistito che siano storpi autentici. La dattilografa li benedice e quelli gettano via le grucce! Sono guariti! Hollywood diventa la nuova Lourdes. Frammenti di pellicola vengono venduti come reliquie... ma gli affari vanno a rotoli. L'industria si salverà solo con l'arrivo di un Arcangelo che convoca i capi degli Studios e fa un patto con loro: il Cielo è disposto a sospendere ogni miracolo, a condizione che Hollywood smetta di fare film religiosi...». (Orson Welles)

"A Londra, nel 1955, il Moby Dick, che da sempre aveva affascinato Orson Welles, trova finalmente la sua definitiva forma teatrale, che Welles con uno dei suoi abituali colpi di genio ha trasformato da semplice riduzione a qualcosa di più e di diverso. Come sottolinea da subito il titolo: Moby Dick Rehearsed, dove il participio passato aggiunto al titolo del romanzo ne sottolinea la particolare natura di spettacolo «messo in prova», «provato». Magia sembra proprio la parola giusta per questa messa in scena, dove Welles dà l'impressione di aver ritrovato l'entusiasmo e la capacità inventiva di cui aveva dato prova negli anni Trenta ai tempi del Mercury Theatre." (Paolo Mereghetti)

Che ruolo possono avere i media nel generare situazioni di panico, confusione, allarme? Questo libro riporta l'attenzione su un caso, in questo senso, emblematico: è infatti costruito attorno al testo della celebre trasmissione radiofonica che l'attore e regista Orson Welles ha recitato con la sua compagnia la sera del 30 ottobre 1938. Una trasmissione che si basava sul romanzo "La guerra dei mondi", nel quale lo scrittore Herbert George Wells raccontava l'invasione della Terra da parte dei marziani. Si tratta probabilmente della più riuscita e importante beffa mediatica mai trasmessa, capace di suscitare un'ondata di panico potente presso moltissimi ascoltatori statunitensi. Insieme al testo integrale del programma di Welles, ribattezzato dai suoi autori "Invasione da Marte", il libro propone anche un articolo scritto dai giornalisti Alva Johnston e Fred Smith, che descrive efficacemente le dirompenti conseguenze che il programma di Welles aveva determinato nella società americana dell'epoca; in conclusione, un saggio del curatore analizza il notevole impatto che il caso di questo programma ha avuto rispetto agli studi sui media e si concentra sulla fondamentale questione degli effetti che essi sono in grado di produrre.

"A me non piacciono, i film. Mi piace farli". Una delle battute più celebri di Orson Welles sembrerebbe un paradosso, se si considera che di film propriamente intesi questo puro genio ne ha girato uno solo, a 24 anni, nel 1939, e che da quel momento fino alla sua morte i film li ha più che altro raccontati, immaginati, cominciati, interrotti, perduti, ritrovati - o se li è fatti massacrare. Ma per chi conosce bene la sua storia il paradosso è un altro, e cioè che proprio quella specie di fantasticheria permanente in 35 millimetri, che Welles sottoponeva a chiunque avesse voglia di ascoltarlo, ha finito nell'immaginario di tutti per diventare il cinema - una sostanza quasi alchemica che i film in sala contengono spesso solo in tracce. Per tutti gli altri, che magari di Welles conoscono solo l'immagine, o il frammento di una delle innumerevoli leggende da lui stesso messe in circolo, queste conversazioni settimanali con Harry Jaglom a un tavolo del Ma Maison di Los Angeles costituiscono la migliore introduzione possibile a una biografia per definizione più grande del vero, raccontata quasi dalla stessa voce che aveva tanti anni prima reso celebre, alla radio, il suo protagonista.

Guy Van Stratten è soltanto un piccolo delinquente impegnato nel trasporto di merce di contrabbando. Durante uno scalo nel porto di Napoli si imbatte in un uomo che pochi istanti prima qualcuno ha ferito con un coltello. Prima di morire Bracco, questo è il suo nome, vuole regalare allo sconosciuto che cerca di soccorrerlo due nomi che potrebbero, dice, fare la sua fortuna: il primo è Gregory Arkadin, mentre l'altro, un nome di donna, risulta incomprensibile. Ma chi è Gregory Arkadin? Di lui si conoscono l'immensa ricchezza, le feste sontuose che organizza e la soggezione che incute il suo grande potere. Il suo volto è tuttavia sconosciuto e anche dell'origine della sua fortuna non si sa nulla. Van Stratten si mette sulle sue tracce cercando di fare breccia nel cuore della figlia Raina, ma a quel punto è lo stesso Arkadin a offrire all'avventuriero, forse soltanto per allontanarlo dalla ragazza, una missione che mai si sarebbe aspettato: svelargli il suo passato, ignoto perfino a lui. Per aiutarlo gli fornisce alcuni indizi da cui partire, ma forse la chiave di volta del mistero è proprio quel nome che le labbra di un moribondo non hanno saputo scandire.

The only novel by Orson Welles, a witty, madcap, pulp-noir adventure of international intrigue, blackmail, and murder

The mysterious Mr. Arkadin claims he cannot remember anything of his life prior to the moment in 1927 when he found himself alone in Zurich with two hundred thousand Swiss francs in his pocket, a sum with which he subsequently built a vast fortune. Now a fabulously wealthy and influential financier, he enlists the services of one Van Stratten, a small-time smuggler and racketeer, charging him with the task of investigating Arkadin’s forgotten past. Traveling across the world—and through the seedy underworld of postwar Europe—Van Stratten begins piecing together information for his confidential report. But for some unknown and sinisterly suspicious reason, everyone he speaks to soon turns up dead.

The work of an acknowledged genius of the stage and cinema, Mr. Arkadin: Aka Confidential Report is the basis for the controversial motion picture written, directed by, and starring Welles himself—the movie the great auteur bemoaned as “the most butchered film of my career.” Welles’s hauntingly strange and exhilarating novel remains an enigmatic expression of his intentions and an enduring example of his storytelling brilliance.

Un indimenticabile "incontro ravvicinato" con uno dei cineasti più innovativi e rivoluzionari di tutti i tempi. In queste interviste Welles si racconta a tutto tondo con la sua inconfondibile ironia e ripercorre per intero la sua carriera di attore, sceneggiatore e regista, dalla celebre trasmissione radio "La guerra dei mondi" - con cui nel 1938 gettò l'America nel panico, mettendo in scena con grande realismo un'invasione aliena - agli scontri con le major hollywoodiane per il controllo artistico sui suoi film, fino ai suoi ultimi progetti geniali e incompiuti. Il libro è arricchito da un ricordo di Welles scritto da Gore Vidal, e da un saggio di Serafino Murri sull'estetica dell'incompiuto in Welles. In allegato il dvd "Rosabella. La storia italiana di Orson Welles", un viaggio attraverso gli anni italiani di Orson Welles, ma anche la storia di molti professionisti del nostro cinema la cui vita è stata segnata dall'incontro con il grande regista. Contiene testimonianze, fra gli altri, di Lello Bersani, Walter Chiari, Arnoldo Foà e dello stesso Orson Welles.

It's elementary that any Conan Doyle fan will want this splendid set of Sherlock Holmes mysteries—twelve timeless classics performed as radio theater, linked by violin music interludes.

The great Sir John Gielgud stars as the sleuth of Baker Street, with Ralph Richardson as his venerable companion, Dr. Watson, and Orson Welles as the nefarious Professor Moriarty. With three giants of the theater in such colorful roles, it's no mystery why this collection is so popular.

Includes:

“The Blue Carbuncle”

“A Case of Identity”

“Charles August Milverton”

“The Dying Detective”

“The Final Problem”

“The Golden Pince-Nez”

“The Norwood Builder”

“A Scandal in Bohemia”

“The Second Stain”

“The Six Napoleons”

“The Solitary Cyclist”

“The Speckled Band”
 

Presents a collection of classic British and American short stories and excerpts from novels.

Guy Van Stratten è soltanto un piccolo delinquente impegnato nel trasporto di merce di contrabbando. Durante uno scalo nel porto di Napoli si imbatte in un uomo che pochi istanti prima qualcuno ha ferito con un coltello. Prima di morire Bracco, questo è il suo nome, vuole regalare allo sconosciuto che cerca di soccorrerlo due nomi che potrebbero, dice, fare la sua fortuna: il primo è Gregory Arkadin, mentre l'altro, un nome di donna, risulta incomprensibile. Ma chi è Gregory Arkadin? Di lui si conoscono l'immensa ricchezza, le feste sontuose che organizza e la soggezione che incute il suo grande potere. Il suo volto è tuttavia sconosciuto e anche dell'origine della sua fortuna non si sa nulla. Van Stratten si mette sulle sue tracce cercando di fare breccia nel cuore della figlia Raina, ma a quel punto è lo stesso Arkadin a offrire all'avventuriero, forse soltanto per allontanarlo dalla ragazza, una missione che mai si sarebbe aspettato: svelargli il suo passato, ignoto perfino a lui. Per aiutarlo gli fornisce alcuni indizi da cui partire, ma forse la chiave di volta del mistero è proprio quel nome che le labbra di un moribondo non hanno saputo scandire.

Dopo Lars Von Trier, Martin Scorsese e i registi della Nouvelle Vague, la collana minimum fax cinema punta l'attenzione su Orson Welles: quattordici interviste e un ricordo di Gore Vidal che guidano il lettore in un "incontro ravvicinato" con il cineasta. "Un'ape che sta sempre preparando il miele": così Welles, una delle personalità più eclettiche e innovative del cinema del Novecento, attore, sceneggiatore e regista dal genio inquieto e anticonformista, si presentava in una celebre intervista del 1967.

This book brings together an exceptional array of interviews, profiles, and press conferences tracing the half century that Orson Welles (1915- 1985) was in the public eye. Originally published or broadcast between 1938 and 1989 in worldwide locations, these pieces confirm that Welles's career was multidimensional and thoroughly inter-woven with Welles's persona.

Several of them offer vivid testimony to his grasp on the public imagination in Welles's heyday, including accounts of his War of the Worlds broadcast. Some interviews appear in English for the first time. Two transcriptions of British television interviews have never before appeared in print. Interviewers include Kenneth Tynan, French critic André Bazin, and Gore Vidal.

The subjects center on the performing arts but also embrace philosophy, religion, history, and, especially, American society and politics. Welles confronts painful topics: the attempts to suppress Citizen Kane, RKO's mutilation of The Magnificent Ambersons, his loss of directorial authority, his regret at never having run for political office, and his financial struggles. "I would have sold my soul" to play Marlon Brando's role as Don Corleone in The Godfather, he tells a BBC interviewer.

Welles deflates the notion of the film director's omnipotence, insisting that it is only in the editing studio that he possesses "absolute control." With scholarly erudition, Welles revels in the plays of Shakespeare and discusses their adaptation to stage and screen. He assesses rival directors and eminent actors, offers penetrating analyses of Citizen Kane, Touch of Evil, Chimes at Midnight, and The Third Man, and declares that he never made a film that lacked an ethical point-of-view. These conversations reveal the majestic mind and talent of Welles from a fresh perspective.

Mark W. Estrin, a professor of English and film studies at Rhode Island College, is editor of Conversations with Eugene O'Neill (University Press of Mississippi) and Critical Essays on Lillian Hellman and the author of numerous articles on film and dramatic literature.

This volume is the only publication available of the fully annotated playscripts of Wells' W.P.A Federal Theatre Project and Mercury Theatre adaptations, including the "Voodoo" Macbeth, the modern-dress Julius Caesar and Welles' compilation of history plays, Five Kings.