La politica estera italiana, dall'Unità ad oggi, ha incontrato storiche difficoltà ad affermare il proprio interesse nazionale sul continente, in un contesto dominato dall'asse franco-britannico - prima - e franco-tedesco - poi. Oggi, globalizzazione e crisi dello Stato nazionale sembrano favorire tuttavia l'ascesa di un paradigma nuovo, basato sulla maggiore rilevanza delle singole città, nelle relazioni internazionali (City Diplomacy). Potrà dunque una simile novità condurre all'affermazione di nuovi equilibri continentali, favorendo un ruolo di maggiore influenza per l'Italia, il Paese - appunto - "delle cento città"?

Questa storia, anche se il titolo parrebbe suggerire diversamente, tratta della vita e delle vicende di Alejandro Lopez de Cuellar, di professione tiranno, personaggio irrealmente esistito in un Cile di fine secolo/inizio millennio che assolutamente non lo ricorda, né tanto meno lo annovera tra le sue pagine di storia. Tale racconto non vuole essere di critica né di ammonimento; si basa anzi su fatti non verificati e non verificabili, su dicerie, populismi, illazioni, sentito dire e motti di spirito. Però indubbiamente ci potrebbe essere una piccola parte di verità tra le righe che seguono, che permetterà, forse, di gettare ulteriori ombre sulla figura di questo piccolo grande uomo, più di spettacolo che di politica, ultimo dittatore, primo dell'era moderna".