Il libro parla solo di pesci, molluschi e crostacei. Pasquarelli Claudio propone di ogni piatto una foto oltre ad una scheda tecnica dei pesci utilizzati.

L'opera intende mettere in rilievo gli aspetti letterari che caratterizzano gli scritti dei primi secoli cristiani e che spesso vengono trascurati. La produzione letteraria cristiana, infatti, è stata considerata quasi sempre o come strumento per la storia della Chiesa antica o come aspetto particolare della storia del pensiero patristico. La presente "Letteratura cristiana antica", invece, vuole considerare l'apporto che il cristianesimo ha arrecato alla formazione della cultura occidentale.

La ricerca presentata in questo libro muove dall'intento di analizzare un "sistema formazione" nello stato attuale e nelle sue tendenze, per conoscere e capire le interconnessioni tra due variabili che stanno diventando sempre più critiche per il successo delle imprese: la gestione delle risorse umane e il processo naturale e sempre più accelerato di obsolescenza delle conoscenze. La ricerca, condotta su un campione di grandi imprese appartenenti a settori diversi che tradizionalmente fanno formazione, fornisce un'aggiornata interpretazione dello stato dell'arte delle funzioni formative e indica un possibile modello di riferimento per comprendere quanto ancora rimane da fare.

Fra tardo Cinquecento e primo Settecento la discussione intorno alla verità o falsità della poesia rispecchia gli sforzi con i quali la res literaria va precisando il proprio campo di indagine a confronto con il sapere speculativo e scientifico e in rapporto con le altre forme d'arte. Attraverso quel dibattito - ricostruito qui agli scritti di quattro protagonisti - la poesia diede forma alla definizione di se stessa e dei propri strumenti, la letteratura organizzò le sue di fese ed oppugnò la tendenza, risorgente ad ogni svolta della cultura, a considerare le sue operazioni teoreticamente inerti e irrilevanti sul piano della vita civile.