'Il colore viola' è la storia di due sorelle, Celie e Nettie, in fuga da un padre violento e da un passato di abusi. Mentre Celie, privata dei suoi figli, si ricostruisce a fatica una vita con un matrimonio combinato e una nuova famiglia caotica e bizzarra, di Nettie si perdono le tracce. Ma l'incontro con Shug Avery, la misteriosa cantante di blues di cui suo marito è innamorato da sempre, permetterà a Celie di fare una scoperta, e i legami di sangue torneranno a riannodarsi attraverso gli anni e i continenti. Al suo primo apparire, nel 1982, Il colore viola conquistò il pubblico e la critica americani per il candore con cui affrontava temi universali come il razzismo, la violenza di genere, la sessualità femminile, vincendo il Premio Pulitzer e il National Book Award. Riletto oggi, questo originalissimo romanzo epistolare sorprende ancora per la freschezza linguistica e l'invenzione narrativa, per i suoi personaggi eccentrici e imperfetti, e per la disinvoltura con cui - sfidando le convenzioni letterarie - riesce a immergere una semplice saga familiare nei contorni drammatici della Storia e in quelli magici del mito.

Meridian sente d'istinto ciò che è giusto e ciò che non può esserlo, che si tratti delle sue scelte personali o delle cose che vede accadere intorno a sé. Sa che allevare un bambino, per lei giovanissima sposa e madre, non è l'unica possibilità che offre la vita: e così sceglie lo studio, la libertà. Il college è un'oasi di bellezza e di privilegio da cui Meridian fugge, preferendo l'avventura politica, il Movimento per i diritti civili, e quella romantica, con Truman, l'uomo della sua vita. E mentre l'America conosce il sangue, con l'assassinio di Kennedy e quello di Martin Luther King, e la spinta del Movimento si esaurisce, ancora una volta Meridian sceglie di stare a fianco degli umili e dei dimenticati: indebolita nel fisico, come chi ha vissuto sul proprio corpo il trauma di ogni lotta, ma finalmente in comunione con la persona che voleva diventare, e più viva che mai.

Schiacciato dai debiti e mosso dal proprio carattere intemperante autodistruttivo, il mezzadro di colore Grange Copeland lascia la moglie e il figlio Brownfield per cercare fortuna al Nord. Anni dopo, sconfitto per la seconda volta nella sua ricerca di una vita migliore, fa ritorno nella contea di Baker, in Georgia, solo per scoprire le terribili conseguenze degli errori del passato: ora Brownfield ha a sua volta una moglie delle figlie, sulle quali sfoga brutalmente le frustrazioni dell'abbandono e della povertà. In un mondo in cui l'ingiustizia e il ciclo della violenza sembrano non avere mai fine, sarà il legame con la nipotina Ruth a restituire a Grange il rispetto di sé e a fargli riscoprire il valore dell'amore e della compassione.

'Il colore viola' è la storia di due sorelle, Celie e Nettie, in fuga da un padre violento e da un passato di abusi. Mentre Celie, privata dei suoi figli, si ricostruisce a fatica una vita con un matrimonio combinato e una nuova famiglia caotica e bizzarra, di Nettie si perdono le tracce. Ma l'incontro con Shug Avery, la misteriosa cantante di blues di cui suo marito è innamorato da sempre, permetterà a Celie di fare una scoperta, e i legami di sangue torneranno a riannodarsi attraverso gli anni e i continenti.

Celie is a poor black woman whose letters tell the story of 20 years of her life, beginning at age 14 when she is being abused and raped by her father and attempting to protect her sister from the same fate, and continuing over the course of her marriage to "Mister," a brutal man who terrorizes her. Celie eventually learns that her abusive husband has been keeping her sister's letters from her and the rage she feels, combined with an example of love and independence provided by her close friend Shug, pushes her finally toward an awakening of her creative and loving self.

Celia Sánchez is the missing actor of the Cuban Revolution. Although not as well known in the English-speaking world as Fidel Castro and Che Guevara, Sánchez played a pivotal role in launching the revolution and administering the revolutionary state. She joined the clandestine 26th of July Movement and went on to choose the landing site of the Granma and fight with the rebels in the Sierra Maestra. She collected the documents that would form the official archives of the revolution, and, after its victory, launched numerous projects that enriched the lives of many Cubans, from parks to literacy programs to helping develop the Cohiba cigar brand. All the while, she maintained a close relationship with Fidel Castro that lasted until her death in 1980.





The product of ten years of original research, this biography draws on interviews with Sánchez’s friends, family, and comrades in the rebel army, along with countless letters and documents. Biographer Nancy Stout was initially barred from the official archives, but, in a remarkable twist, was granted access by Fidel Castro himself, impressed as he was with Stout’s project and aware that Sánchez deserved a worthy biography. This is the extraordinary story of an extraordinary woman who exemplified the very best values of the Cuban Revolution: selfless dedication to the people, courage in the face of grave danger, and the desire to transform society.

'Not for the faint of heart, Long's story is a gritty, grueling, and heartbreaking testament to one girl's unbreakable spirit.'--Publishers Weekly, starred review

When Martha Long's feckless mother hooks up with the Jackser ('that bandy aul bastard'), and starts having more babies, the abuse and poverty in the house grow more acute. Martha is regularly sent out to beg and more often steal, and her wiles (as a child of 7, 8) are often the only thing keeping food on the table. Jackser is a master of paranoid anger and outburst, keeping the children in an unheated tenement, unable to go to school, at the ready for his unpredictable rages. Then Martha is sent by Jackser to a man he knows in exchange for the price of a few cigarettes. She is nine. She is filthy, lice-ridden, outcast. Martha and Ma escape to England, but for an itinerant Irishwoman finding work in late 1950s England is a near impossibility. Martha treasures the time alone with her mother, but amazingly Ma pines for Jackser and they eventually return to Dublin and the other children. And yet there are prized cartoon magazines, the occasional hidden penny to buy the children sweets, the glimpse of loving family life in other houses, and Martha's hope that she will soon be old enough to make her own way.

Virtually uneducated, Martha Long is natural-born storyteller. Written in the vernacular of the day, the reader is tempted to speak like Martha for the rest of a day (and don't let me hear yer woman roarin' bout it neither). One can't help but cheer on this mischievous, quick-witted, and persistent little girl who has captured hearts across Europe.