Prisca indomita quanto irascibile è una gnoma custode delle stagioni. Ovviamente è convinta di essere l'unica anche perché mai si è presentata a nessuna delle riunioni cui è chiamata. Ma visto che il clima non segue più le sue dritte e gli esseri umani le stanno sul gozzo decide per una volta di recarvisi. Ne esce quasi subito, anche perché non c'è molto tempo per recuperare. E dal suo regno fatto delle sue preziosissime cascate chiama a raccolta una sua vecchia conoscenza. Mazapegul è un folletto eccentrico almeno quanto lei e, almeno quanto lei, non vede di buon occhio gli umani. E da sempre vuole togliere il denaro dal mondo. Non è lui il re degli scherzi? Bene, dopo averne fatti ventiquattro che racchiudono ventiquattro potenzialità positive, potrà farlo, questa è la proposta di Prisca. Non sarà certo facile, ma la caparbietà è specialità della casa. Capiranno gli umani?

Un elenco di sei persone uccise, di cui una, un gerarca fascista, specificata come errore. Al fianco dei sei nominativi, la medesima scritta "carnevale 1944", trentasette anni prima. Roberto Claps, detective quasi privato come il suo parigrado Carlo Tariani, è molto reticente, ma quei puntini di sospensione dopo il sesto e ultimo nominativo reclamano a gran voce il loro intervento, anche perché trovandosi sotto il sesto nome fanno presagire che il prontuario sia molto più lungo. Le indagini e le intuizioni dei due, accompagnate da un'omertà malcelata di alcune delle protagoniste di allora, faranno sì che l'elenco sarà l'ultimo dei loro problemi.

Sul cammino già casuale di Nestor, un gufo petulante e rinsecchito, e Krawl, una pantera sovrappeso, s'incroceranno un abete e due sassi padre e figlio, tutti con l'intenzione di ripristinare il Sacro Cerchio dell'Armonia, deformato dall'uomo e, prepotentemente, orchestrato da quella che i nostri chiameranno zia Frenesia. Serviranno anche aiuti esterni, ma chi può essere esterno al mondo in cui viviamo? L'esterno e il reale pronti a fondersi, se solo lo permetteremo...