Questo breve saggio ha come obiettivo di ricordare Giacinto Albini in occasione della sua nascita il 24 marzo, e di uomini illustri come lui hanno saputo costruire il "poema della Rivoluzione del 1860". Uomini che hanno determinato con i loro ideali, i loro progetti patriottici e poi politici i colori della nostra bandiera, costruendone la storia e l'espressioni più belle.

Il libro nasce in un periodo di profondi interrogativi in cui mi chiedevo se amare o perdonare,o come continuare a credere pur nel male ricevuto.Cosi vuol offrire una riflessione sull'amore e come l'altro aspetto dell'amore :il perdono verso il prossimo possa attuarsi pur se si riceve del male.Inoltre racchiude due silloge uno è una ristampa di un 'altro libro "Amore e passione/odio e perdono" e nuova "Poesia è",con poesie scritte con mio marito Franco Giovanni.

Il libro ripercorre, brevemente, il periodo che va dall'alba della nuova Italia del 1799 ai moti carbonari del 1821-22, dall'Europa dei popoli del 1848 alla Spedizione dei Mille del 1860, soffermandosi in particolar modo sul contributo dato dai lucani all'Unità d'Italia. A Corleto Perticara è dedicato il post scriptum che contiene preziose informazioni sulla etimologia del nome del paese che dette avvio alla insurrezione lucana del 1860.