Attraverso uno studio in chiave esoterica e filosofica della 'Divina Commedia' e del 'Secretum', l'autrice propone un viaggio nell'animo dei due grandi poeti. Chiaro esempio di virtus e voluptas, i due autori sintetizzano la condizione dualistica del pensiero medievale. La Commedia è, infatti, un viaggio verso la conquista di sé, il raggiungimento di un'identità personale, una metamorfosi, un cambiamento; mentre, il Secretum è la presa di coscienza, il conflitto tra anima e corpo che esplode nella lotta interiore tra desiderio e senso di colpa. Da queste pagine si evince l'assoluta modernità dei due poeti medievali, in quanto, le loro opere, sintetizzano il sentimento di laceramento e di inadeguatezza che accompagna l'uomo contemporaneo.
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