The creative evolution and versatility of the dress over the past century is showcased in 101 groundbreaking pieces by iconic fashion designers. Featuring one dress from each year since 1914, this timeline of extraordinary dresses charts the creative evolution of fashion over the past century. These experimental designs reveal the potential of the dress both as a wardrobe item and as a work of art. A multitude of top international designers are featured including Yves Saint Laurent, Chanel, Dior, Vivienne Westwood, Martin Margiela, Kenzo, Helmut Lang, Comme des Garçons, Paco Rabanne, Dolce & Gabbana, Lanvin, Thierry Mugler, Elsa Schiaparelli, Yohji Yamamoto, Alaïa, and many more.
Curators at the Musée des Arts Décoratifs in Paris delved deep into their archives to select the most iconic and revolutionary dress of each year. Specially commissioned photographs are accompanied by detailed captions indicating the dress’s name, brand, designer, season, and fabric or material, along with a quotation contextualizing the dress in its time. Bursting with color and full of extravagant textures, shaping, and detailing, these dresses mark the metamorphosis of culture and serve as a regenerative form of inspiration. From sequins to silk, corsets to kimonos, designers continually seek fresh and daring ways to create memorable garments and mark fashion history.

Gli obiettivi che la scienza moderna agli inizi si è posta erano 'grandiosi': essere la vera filosofia, che rivelava il mondo com'è realmente, alleviare le fatiche degli uomini, rendendoli padroni della natura, e renderli felici, insediandoli nel posto che spetta loro nel creato. Anche il suo procedere dal Seicento a oggi è stato apparentemente un grande successo, ma di fatto si è tradotto in un 'itinerario dello smarrimento', che ci ha condotti all'insignificanza. Questa è la tesi provocatoria, ma purtroppo ben motivata, che scaturisce dall'analisi della scienza moderna dipanata in questo consistente saggio da Olivier Rey, matematico e filosofo, perciò esperto conoscitore dall'interno del mondo scientifico dei temi che affronta. Ripercorrendo il cammino della scienza nelle sue tappe più rilevanti, come la matematizzazione della natura e l'adozione del metodo sperimentale, Rey evidenzia come il soggetto (divino e umano) sia svanito nel processo di oggettivazione del reale e anche l'oggetto sia poi stato risolto negli schemi e parametri in funzione dei quali è spiegato il suo comportamento nelle diverse circostanze. Così, gli interrogativi filosofici sul mondo sorti sin dall'antichità non possono più essere posti, perché non ci sono più azioni libere: ciò che l'uomo credeva di trarre dalla propria interiorità non è che il risultato di processi anonimi che lo determinano interamente.