Una partita di tennis può nascondere e far dimenticare molte cose: può nascondere il segno di un'amicizia che riappare, dopo un'intensa rivalità, solo davanti alla rete nel sorriso e nella stretta di mano finale, o anche il ruolo della sorte che pure pretende un posto di primo piano assieme ai giocatori sul campo di gioco; quindi ancora una rivalità che nulla ha a che fare con chi è dall'altra parte del campo ma rimanda, talvolta, inconsapevolmente ad altre figure di riferimento. Ci si dimentica, nel frattempo, di tutto il resto, delle varie vicissitudini lavorative, dei postumi amari di alcuni amori, dei soliti disbrighi di ufficio. Se allora c'è un tempo del gioco, c'è anche un tempo della vita che qui sembra avere le sue regole, prima quello del dolore di alcune aspettative e amori infranti e poi quello curativo dell'amore, quest'ultimo unitamente all'azione lenitiva del tempo stesso, capace di creare nuovi equilibri, nuove speranze, nuova vita. Il tempo porta con sé però sempre qualcosa di imprevedibile, non sempre è così lineare, e la futura compagna del protagonista questo lo sa bene, non a caso convincerà (A) ad andare insieme da una cartomante...