Dopo 'Il generale francese', pubblicato con Robin nel 2006, ecco il nuovo libro di Luigi Pateri. Un libro di racconti brevi che indaga la oscura e impercettibile presenza del nemico. L'antico Semaforo di Capo Sperone, corroso dal tempo e dalla poca memoria degli uomini ha spiato ogni giorno il mare perfetto e vuoto. La remota contrada dove si attendeva il nemico qui è appena oltre l'orizzonte, a un'ora di navigazione. Durante la seconda guerra mondiale, molti hanno lasciato l'isola trascinati verso mondi oscuri e sconosciuti, tra popolazioni ostili, alture gelide e fiumi immensi, nella direzione vaga del nemico. A qualcuno la sorte aveva riservato l'ultimo combattimento con un nemico inimmaginabile eppure vicinissimo, che parlava la stessa lingua e camminava sulle stesse strade.

Attraverso le lettere e i documenti conservati in un oscuro archivio, viene riscattata dall'oblio l'avvincente esistenza di Alexandre Perrégaux, consumata sui campi di battaglia di mezza Europa come ufficiale dell'Armata napoleonica, per terminare, dopo la caduta dell'imperatore, in terra d'Africa durante la conquista coloniale. Dal sogno infranto di dominare il mondo al fianco di Napoleone alle sabbie insidiose del deserto algerino, la vita del generale Perrégaux attraversa le stagioni tormentate della Storia, in un susseguirsi ininterrotto di epici scontri e feroci lotte per il potere.