Con le narrazioni trapelate dalle sue lettere non solo ci mostra il suo lavoro, le conoscenze, la bellezza dei luoghi visitati, ma anche i sentimenti più intimi. Riesce a spiegare i comportamenti sociali di quegli anni e la mentalità che caratterizzava le relazioni umane in quel periodo storico. Abbandonato il suo paese d'origine, superati i duri corsi militari, ha finalmente ha avuto la soddisfazione di rivestire il ruolo di sottufficiale dei Carabinieri, di far parte di Servizi Speciali, di conoscere tante alte personalità. Anche se ha girato il mondo, il suo cuore è rimasto legato ad Avetrana. Ma la guerra lo ha condotto in Albania e gli ha fatto assaporare gli scontri con i Greci. È sopravvissuto nutrendosi del desiderio di tornare in Italia, di riabbracciare la moglie e la bambina, di conoscere la seconda figlia mai vista, di tornare a salutare il padre anziano e portare un fiore sulla tomba della madre morta lontana da lui. Dopo l'armistizio era finalmente giunto il giorno del rimpatrio, ma il destino ha voluto che prima di sbarcare gli aerei tedeschi bombardassero la nave che lo trasportava. Moriva a 31 anni sulla costa pugliese a pochi chilometri da casa.

Quest'opera di Giancarlo Parisi non solo rappresenta la narrazione storica della vita militare di tanti giovani avetranesi chiamati ad impugnare le armi nel secondo conflitto mondiale, ma soprattutto il bisogno di sentirsi avvolgere dalla crudeltà di questo mondo. Parisi ama la sua terra e la sua nazione, ma non esprime mai giudizi su una guerra che si rivela sempre lontana dai giovani protagonisti e dalle loro famiglie. Questo libro nasce dalla profonda curiosità dell'Autore e dalla sua premura a rovistare tra le carte di tutti gli archivi storici a disposizione per riuscire a conoscere gli scenari in cui si sono mossi questi piccoli eroi e vivere pienamente le loro emozioni, fotografare le loro azioni, immortalare le loro paure. Così parte il suo impegno a cercare tra i documenti tutti i passaggi delle esperienze belliche dei giovani compaesani per ricostruire la loro vita tra spari, trincee, scene strazianti. Il lavoro di Parisi non è esaltazione delle battaglie, ma angoscia, patimento e lacrime per le efferate conseguenze di questi conflitti.

'La selezione operata al momento dello scatto è già una scelta precisa che si completa con la scelta del momento in cui viene effettuata la ripresa. Per quanto un fotogiornalista si possa sforzare di essere obiettivo la sua non può che essere una visione parziale a prescindere, non foss'altro perché legata a doppio filo alla sua posizione fisica. Ha quindi senso discutere dell'alterazione di un'immagine fotografica? Se ci sono mille motivi per ritenere abbastanza oziosa la questione, per altri versi si tratta di un interrogativo centrale per ogni spettatore'. (Dalla prefazione di Sandro Iovine).

L'Universo nel quarto millennio è abitato da Belli e Brutti. Gli animali, detti Belli, chiamano gli uomini 'SubUmani', che a loro volta li definiscono 'Infami'. Ma tutti, proprio tutti sono alla ricerca di BaraBellaQu, uno scienziato matto che si divertiva a fare esperimenti servendosi di un 'cervello magico'. Durante una di queste prove presso il castello Specchio Bianco nella Foresta Nera, borgo di Germania, trasformò i torrioni in fluffe. Contemporaneamente, diventò un essere soprannaturale e sparì dalla terra per volare nell'universo. Il desiderio di ritrovarlo è tanto: infatti chi troverà BaraBellaQu avrà poteri inimmaginabili in tutto l'universo. Durante questa ricerca, alcuni Infami in vacanza si divertono passeggiando per il deserto dei deserti, nuotando in piscina e giocando a golf, mentre i loro gli seguono corsi di cosmologia e di esplorazione. In parallelo, le autorità continuano a volgere attività di comando sotto la sapiente guida del sindaco leone Lecca Baffi mentre gli scienziati, con al comando lucertola Nostramesus, scoprono il Pianeta Scalda Pancia dove vivono i fantasmi di fuoco. Tutta quest'attività sarà possibile però solo grazie all'apporto delle competenze dei SubUmani che lavorano nell'ombra per riguadagnare il loro status di razza dominante. Anche per loro, il dominio futuro passa attraverso il contatto con BaraBellaQu.