Visto da fuori, il mondo di Lucie è piuttosto ordinario e rassicurante; quello di una moglie e di una mamma, in un tranquillo appartamento di un'agiata cittadina di provincia. Le donne della sua famiglia, però, possiedono tutte un dono che si tramandano di madre in figlia. Le sue due prodigiose ragazze non fanno certo eccezione. Lucie cammina così sul filo di un rasoio: cerca da un lato di coltivare i poteri occulti delle figlie, che vede crescere e sfuggire via, e tenta dall'altro di proteggere questo segreto, da una società pronta a distruggere ciò che esula dalla 'normalità'. Il suo dono si trasformerà presto in una maledizione. Una delle scrittrici protagoniste della contemporaneità francese, 'le cui sottili incongruenze, gli effetti di straniamento, l'onnipresenza di un latente malessere persecutorio denunciano, al di là di un fantastico di vaga ascendenza kafkiana, la difficoltà d'integrazione e d'appartenenza dell'individuo moderno' - per dirlo con Treccani.

VINGT-HUIT BETES : UN CHANT D' - NDIAYE MARIE - Sodis

LA CHEFFE, ROMAN D'UNE CUISINI - NDIAYE MARIE - Sodis

From the acclaimed author of Three Strong Women: a harrowing and subtly crafted novel of a woman captive to a secret shame.

The first Tuesday of every month, Clarisse Rivière leaves her husband and young daughter to take the train to Bordeaux and visit her mother, Ladivine. Clarisse has concealed nearly every aspect of her adult life from this woman whom she dreads and despises but also pities, and who knows her as Malinka. But after twenty-five years, the idyllic life she has built from scratch cannot survive the walls she's put up to protect it. Her anguish leaves her cold and guarded, her loved ones forever trapped outside, looking in, and then everything comes crashing down. When she is brutally murdered, her daughter will try to work out what happened, and through a mystical logic NDiaye makes utterly persuasive, Clarisse's spirit will be perceived to have lodged itself in a brown dog that watches over her daughter and mother.

Translated from the French by Jordan Stump.

Il primo martedì di ogni mese, seguendo un rituale immutabile, Clarisse Rivière lascia il marito e la figlia per prendere in gran segreto un treno per Bordeaux. Lì, in un quartiere popolare vicino al porto, vive sua madre, Ladivine. I suoi familiari, però, non sanno niente di lei e sono convinti che Clarisse sia orfana. Allo stesso modo Ladivine ignora la loro esistenza: Clarisse infatti ha sempre taciuto ogni dettaglio della propria vita alla madre, una donna che teme, disprezza e compatisce al tempo stesso. Abbandonata molti anni prima dal padre di Clarisse, Ladivine lavora come domestica, ha solo sua figlia al mondo e la ama di un amore immenso e opprimente. Bianca come suo padre, Clarisse, che in realtà si chiama Malinka, rifiuta il proprio nome almeno quanto rinnega le sue origini e la pelle nera della madre. Adesso, dopo anni di inganni, la tranquilla esistenza borghese costruita da Clarisse rischia di essere soffocata dalle stesse mura che ha eretto per proteggersi. Sarà sua figlia, che porta il nome della nonna, a intraprendere un viaggio a ritroso verso la misteriosa terra da cui proviene Ladivine.

Tre donne si incontrano vicino a una casa isolata tra i campi di granturco. È il giorno della presa della Bastiglia e il caldo è opprimente, ma non c'è nessuno a godersi i fuochi d'artificio. Nuove storie vengono alla luce e si sovrappongono: la storia di un figlio e di suo padre, la storia di una madre e delle future nuore. Storie di malignità e ritorni. In quest'opera apparentemente semplice, le relazioni assumono nitidezza e brutalità. Un tour de force di una degli autori francesi più celebrati.

A New York Times Notable Book
A San Francisco Chronicle Best Book of 2012
A Kirkus Reviews Best Book of 2012

From Marie NDiaye, the first black woman to win the Prix Goncourt, a harrowing and beautiful novel of the travails of West African immigrants in France.

The story of three women who say no: Norah, a French-born lawyer who finds herself in Senegal, summoned by her estranged father to save another victim of his paternity; Fanta, who leaves a contented life as a teacher in Dakar to follow her boyfriend back to France, where his depression and dislocation poison everything; and Khady, a penniless widow put out by her husband's family with nothing but the name of a distant cousin in France. As these three lives intertwine, each woman manages an astonishing feat of self-preservation against those who have made themselves the fastest-growing and most-reviled people in Europe. In Marie NDiaye's stunning narration we see the progress by which ordinary women discover unimagined reserves of strength.

TROIS FEMMES PUISSANTES - NDIAYE MARIE - Sodis

In this new novel, the first by a black woman ever to win the coveted Prix Goncourt, Marie NDiaye creates a luminous narrative triptych as harrowing as it is beautiful.

This is the story of three women who say no: Norah, a French-born lawyer who finds herself in Senegal, summoned by her estranged, tyrannical father to save another victim of his paternity; Fanta, who leaves a modest but contented life as a teacher in Dakar to follow her white boyfriend back to France, where his delusional depression and sense of failure poison everything; and Khady, a penniless widow put out by her husband’s family with nothing but the name of a distant cousin (the aforementioned Fanta) who lives in France, a place Khady can scarcely conceive of but toward which she must now take desperate flight.

With lyrical intensity, Marie NDiaye masterfully evokes the relentless denial of dignity, to say nothing of happiness, in these lives caught between Africa and Europe. We see with stunning emotional exactitude how ordinary women discover unimagined reserves of strength, even as their humanity is chipped away. Three Strong Women admits us to an immigrant experience rarely if ever examined in fiction, but even more into the depths of the suffering heart.