Nel 1872 lo storico e avvocato milanese Pier Ambrogio Curti realizzò questa guida, proponendo escursioni nel territorio del Lago di Come e nel Pian d'Erba, ottenendo un notevole successo per l'opera di facile consultazione con itinerari attraverso interessanti borghi, con descrizione di ville e castelli, senza dimenticare di inserire curiosità ed aneddoti storici. In verità egli aveva realizzato non una semplice guida, ma un vero libro dove geografia, arte e storia s'intrecciavano in un piccolo Tour tra le rive del Lario e del Pian d'Erba nella verde Brianza. In questa nuova riedizione a blocchi omogenei, con itinerari mirati alla scoperta di territori legati da una certa vicinanza, il lettore potrà scoprire oltre alla bellezza naturalistica anche un aspetto di valore storico di testimonianze del passato. In questo libro, l'aggiunta in fondo ai suoi capitoli originali di un accenno di semplici 'riflessioni' vuole essere un contributo moderno di nuovo materiale informativo o complemento degli argomenti trattati con suggerimenti e notizie inerenti alle località trattate.

Ci sono racconti che si sono tramandati per secoli, leggende, tradizioni e storie che hanno radici lontane e difficili da individuare. In questo libro ci sono tredici racconti con cenni storici e ricerche effettuate negli anni dall'autore. Hanno tutti origini, giustificazioni e ambientazioni brianzole e lariane. Un libro per tenere vivi alcuni racconti che, una volta, prima dell'era della comunicazione 'in tasca' accompagnavano le serate nelle case vicino al fuoco. Un immaginario di storie e vicende di altri tempi che raccontato ai bambini di oggi assume al contempo il sapore di fiabesco e di nostrano. Età di lettura: da 6 anni.

Nonostante il clima umido e piovoso, la Brianza è sempre stata terra di produzione per la vite ed il vino; numerosi erano coloro che coltivavano, per uso personale o per la vendita, le vigne, insieme a grano e segale. La tradizione viticola brianzola è così antica che ne parla lo storico greco Strabone, presentandoci i Galli ubriachi, per aver abusato dei nostri vini. Ma è nel periodo romano che la vite ha una maggior diffusione nel territorio dell'Alta Brianza.

A partire dal medioevo il territorio dell'Alta Brianza, che prendiamo a esaminare raccontando in parte la sua storia, era conosciuto con il nome di 'Squadra di Canzo' ed era inserita nella più ampia 'Pieve di Incino'. È proprio nel 1348 che furono istituiti gli statuti delle Strade che regolavano il mantenimento delle strade del Contado di Milano nella misura proporzionata alla grandezza dei borghi e così ritroviamo questi luoghi con precise indicazioni di competenze territoriali.

'In questo libro, frutto di diversi anni di lavoro, ho voluto inserire non solo l'aspetto naturalistico dei piccoli laghi dell'Alta Brianza, ma anche le conoscenze storiche e le curiosità che appartengono a questo territorio della conca dei laghi briantei. Il lettore potrà trovare, oltre al germano reale e allo svasso che nuotano sulle acque del lago del Segrino, anche la storia del pittore divisionista Segantini. Leggendo le caratteristiche del suggestivo Lago di Pusiano potrà scoprire l'antica presenza delle palafitte e delle testimonianze lasciate dall'uomo primitivo e conoscere che ancor oggi il lago è ricco di pesci e che i pescatori vengono qui da tutta Europa per poter pescare le carpe.' (L'autore)

Piuttosto isolato, fuori dai soliti itinerari turistici della Brianza, quasi nascosto alla massa, indifferente al trascorrere degli eventi, vi è un angolo che trasuda dalle sue pietre aliti di storia medievale. È l'antico borgo di Villincino di Erba con le sue torri, le sue finestre antiche, le sue porte rugose che ben esprimono il passare del tempo. Oggi vogliamo togliere quella polvere e quelle ragnatele che lo hanno per decenni relegato in un angolo nascosto dalla vecchia Erba e presentarlo agli amanti della storia e delle cose belle in tutto il suo splendore. Il Borgo fortificato di Villincino è uno scrigno del tempo passato e tra le testimonianze rimaste in provincia di Como del periodo medievale si può considerare uno dei meglio rimasti ancora visibile.

Qualche storico aveva segnalato come il termine 'Brianza' volesse indicare un luogo collinoso ricco di castelli. Di certo sappiamo che, già luogo di confine, ha visto, fin dai tempi antichi, predisporre delle strutture difensive a guardia del nord e assistere così, nel trascorrere dei secoli, al sorgere sia di importanti torri di avvistamento, che di castelli di carattere militare e castelli di rappresentanza.

L'arte romanica ha sempre affascinato l'animo umano. Entrare nel silenzio di una chiesa medievale e lasciarsi avvolgere, come avveniva nei secoli passati, dalle forme e dai colori in essa racchiuse diventa una conseguenza naturale. Il misticismo della penombra, i giochi di luce creati dalle monofore, l'immagine del Cristo Pantocratore che ti osserva dal catino absidale, ti colpisce nel profondo. Poi quando gli occhi si adattano alla penombra scopri la meraviglia delle figure dei capitelli che si aggrovigliano, si insinuano, si confondono nelle pieghe della pietra. È la meraviglia del lavoro dei maestri Comacini che esplode nella sua interezza sia nelle piccole chiese di campagna che nelle grandi basiliche delle città d'Europa. Ma è soprattutto girando per l'Italia che si scopre come i maestri campionesi, i maestri intelvesi e i maestri comacini hanno lasciato le loro splendide testimonianze partendo dal territorio lariano e diffondendo ogni dove stupendi capolavori. Questo libro vuole essere un omaggio a queste maestranze ma soprattutto uno strumento per meglio conoscere e leggere l'arte romanica nelle sue diverse espressioni.

La presente pubblicazione raccoglie immagini e testimonianze della Vallassina e di alcuni comuni limitrofi quali Canzo, Civenna e Bellagio. Secondo gli storici la Vallassina è quel territorio che si inserisce nel cuore del Triangolo Lariano e che ne prende il nome dalla sua località più importante; il borgo di Asso. L'inizio della Vallassina si colloca al punto in cui si trova la Cascata della Vallategna, tra Canzo ed Asso, e termina nel comune di Magreglio. Il volume è un piccolo scrigno di cose preziose, dalle immagini fotografiche alle cartoline d'epoca rese disponibili anche grazie alla generosità di collezionisti che hanno voluto rendere più ricca la pubblicazione concedendo la riproduzione anche di rare immagini d'epoca ed illustrazioni appartenenti alle loro raccolte private. Dopo una breve introduzione sul territorio il libro si apre con notizie ed immagini.

Cartoline e fotografie dei mestieri di una volta in Brianza.