Sono molti i personaggi, nel campo dell'arte e della cultura, che hanno compiuto un 'viaggio sentimentale' in Toscana. Tutti - da Michel de Montaigne a Mozart, da Stendhal a Lord Byron, da Carlo Goldoni a Shelley, da Vittorio Alfieri a Manzoni, da John Ruskin a Dostoevskij, da William Turner a Camille Corot - sono stati attratti dal mito del Rinascimento, dalla bellezza paesaggistica o dalla purezza della lingua. Tutti hanno viaggiato nelle terre degli Etruschi, visitando i borghi e le città d'arte più importanti. Ovunque - a Firenze come a Pisa, a Siena come ad Arezzo, a Lucca come a Pistoia - hanno lasciato i segni o anche soltanto il ricordo del loro passaggio.

Nell'immaginario collettivo, Bologna - vuoi per l'arte culinaria e il brioso stile di vita, vuoi per la lunga storia culturale, scientifica e industriale - è sinonimo di città operosa e di sopraffina eleganza. Nel corso della sua plurimillenaria vicenda storica, Bologna ha legato il proprio nome a inedite esperienze di vita sociale, culturale e artistica che l'hanno resa famosa nel mondo. È sede della più antica Università dell'Occidente.

Una storia di amore e di amicizia nell'Italia di oggi, tra ideali smarriti e contorsioni populistiche. Elvio Beggi è un giovane cronista emiliano che, sollecitato anche dalla fidanzata Mirta, va a lavorare a Milano al Messaggero italiano, il più importante giornale del paese. Nella metropoli lombarda Elvio ritrova Marco, suo compagno di banco al liceo e ora assistente universitario. Entrambi hanno lasciato la piccola città di provincia in cui sono cresciuti per inseguire i loro sogni di gloria. Marco riuscirà nell'intento, mentre Elvio no.