Ne "L'oscurità sarà come l'aurora" il protagonista senza nome ripercorre gli avvenimenti passati cercando di cogliere i legami invisibili che hanno portato la sua vita umana a terminare in un apparente suicidio. Nato e cresciuto in una famiglia di artisti, opta per un percorso di studi e di lavoro in ambito economico, conducendo un'esistenza piuttosto routinaria. Un avvenimento apparentemente banale, tuttavia, fa riaffiorare un tema che pensava di aver messo per sempre da parte. Le riflessioni sull'arte, sul carico di sensibilità e sulla necessità di espressione artistica che sente come un dovere ereditato nei confronti della famiglia lo estraniano a tal punto dalla vita lavorativa da farlo decidere di abbandonarla. Comincia così un periodo di attesa e ricerca della propria identità, in ambito artistico, umano e spirituale. Vari personaggi compaiono e scompaiono, come la sorella Miriam, il collega Cosimo, i genitori o la prostituta Lélija. La persona che più lo aiuta in questa ricerca è il monaco iconografo Amedeo, amico di uno zio. Accettato l'invito di quest'ultimo a passare alcuni giorni in monastero si immerge in un'esperienza spirituale che pare colmare il suo vuoto esistenziale. Ma nemmeno lì troverà la soluzione al suo male d'esistere, che non accenna a migliorare. Quella che per tutti rappresenta la fine, però, per lui si trasformerà in un inaspettato inizio.