'Penso che il recupero di un immaginario erotico femminile, in poesia, non possa avvenire che fuori dai traumi sentimentali, dai giochi della vita e dai suoi trabocchetti, nella dimensione dell'essere più che del bene. E la mia misura non ha niente di morale e niente di tragico, non si rileva nella seriosità-adeguatezza di un discorso che pretenda di ridirne il senso (L.Irigarj) sta sia nei confronti dell'uomo, sia senza l'uomo. Rimane, infine, il tentativo umile di realizzare la profezia di Rimbaud, toccando la veste della poesia, fino a scioglierla.'

Con 'Il Canzoniere Unico', che comprende anche degli inediti, viene completata la ristampa delle opere poetiche, dal 1998 al 2008, di Maria Grazia Lenisa, dopo l'antologia Verso Bisanzio (Bastogi, Foggia, 1997) che raccoglieva i testi precedenti. Si tratta di un doveroso e gradito omaggio ad una poetessa che così tanto ha operato, con molto merito, e che ho sempre stimato. Con lei a partire dal 1986 si è sviluppata una intensa e fattiva collaborazione che la portò anche alla direzione della collana di poesie 'Il Capricorno'. Il rapporto è diventato negli anni sincera amicizia, estesa anche alle nostre rispettive famiglie, e ora, con l'aiuto prezioso di sua figlia Marzia, ha portato a questo volume conclusivo. Molto vasto è stato anche il lavoro critico di Maria Grazia e in un prossimo futuro è nostra intenzione raccogliere tutti gli scritti critici in modo da completare la ristampa delle sue opere letterarie. Devo aggiungere che un aspetto non secondario di questa eccellente autrice è quello umano, così pieno di gentilezza e generosità, che ha lasciato in quanti l'hanno conosciuta e apprezzata un vivo ricordo e un grande rimpianto.