Nell'era dell'Antropocene lo scrittore Folco Blanc conduce la sua vita nella piccola Gaiano, tra le Alpi della Valle d'Aosta. All'arrivo di una rinomata ditta, che inizia ad abbatterne la grande foresta a scopi commerciali, un'incessante e sempre più violenta serie di cataclismi naturali si abbatte su tutta la zona, in un susseguirsi di colpi di scena fino allo sconvolgente epilogo finale, che svelerà un terribile segreto celato da centinaia di anni nei boschi di Gaiano, capace di ribaltare tutte le convinzioni dei suoi abitanti e dell'intero mondo conosciuto. Una fiaba moderna che narra di cinque persone queer in un mondo da guarire. Un romanzo di formazione gentile, caldo e dirompente che parla di diversità, della ricerca della propria identità e di quel che ci occorre per trovare le parole per raccontare chi siamo e insieme definire il nuovo mondo nel quale siamo chiamati a vivere. Una storia sorprendente sul potere dell'amore e dell'amicizia, al di là di ogni convenzione.

Nell'anno 2020 la "privilegiata nicchia" di mondo a Occidente si scopre improvvisamente impotente di fronte alla catastrofica epidemia da coronavirus Covid-19, dovendo fare i conti con i suoi limiti e, forse, con l'aver maturato grandi conoscenze tecniche a scapito di una necessaria tensione spirituale per poterle mettere in pratica con discernimento e lungimiranza. Tutto quello che si riteneva giusto, forte e inattaccabile viene messo in discussione. Dalle piccole cose, l'Autrice invita a riflettere sulle più grandi. Dal microcosmo degli atomi che ci tengono uniti alle destabilizzanti grandezze cosmiche, dalla nostra storia fin dalla comparsa dell'uomo sulla Terra alla nascita dell'universo, in un viaggio ai confini dello spazio-tempo. Filosofia trascendentalista, spiritualità e attualità toccano le religioni, la scienza, la storia, i grandi temi dell'ecologia, la vita sobria e morigerata dei padri del deserto e l'attuale globalizzazione dei Sistemi e del pensiero. Discorrendo d'infinito, ci si trova così immersi in un oceanico Giardino, il Giardino dei semplici, dove ogni cosa ne fa parte e ogni uomo è chiamato a esserne Custode.

Nella misteriosa Islanda, sulle isole Vestmannaeyjar, una pulcinella di mare parte dalle sue scogliere per attraversare l'intero Paese del ghiaccio e del fuoco, destinata a incontrarsi e scontrarsi con una natura incontaminata e indomabile, culla di miti antichi, inattesi pensieri e creature e uomini sorprendentemente complessi, in un viaggio fino ai confini del mondo e del senso dell'esistere e dell'esserci. Teatro del racconto è la stessa magica terra in cui anticamente presero vita alcune tra le più affascinanti saghe che il genere umano abbia mai conosciuto: dove anche Ódhinn, Thórr e Loki si aggiravano per le strade degli uomini, incontrandoli e cambiandone i destini; la terra in cui creature fatate e mostruose, elfi, troll e draghi sputafuoco abitavano più o meno indisturbati. 'Canto di una pulcinella di mare' è un racconto delicato e potente insieme, dedicato alla ricerca di sé e all'importanza dell'incontro con il prossimo. Un'opera allusiva, allegorica, metaforica, talvolta epica, paradossale, occasionalmente ingenua ed ermetica, e intensamente spirituale, quanto può esserlo la discesa negli abissi del pensiero e la risalita, per tuffarsi dentro un'aurora boreale.

Maristella Leandrin, saggista, astrofila e vegana etica con la passione per i gatti, realizza un romanzo in cui fantasia e realtà camminano una a fianco dell'altra: Arturo, il mastodontico Maine Coon della scrittrice diventa un gatto venuto sulla terra dalle stelle per aiutare un malinconico giardiniere friulano. I due incontrano per le strade di Polcenigo personaggi ironici, suggestivi e bizzarri; fra questi un gruppo di streghe sciroccate incapaci di fare magie. Una storia che farà la gioia dei lettori, dei gattofili, dei vegani e degli astrofili.