Percorriamo i molti cammini che la parola, libera e liberante, consente. Ci concediamo soste di stupore, pause di silenzio, folgorazioni di luce, per poi ripartire alla ricerca dell'anima mundi, senza bastone né bisaccia, ma nudi e liberi.

Attingere alla sorgente è attingere alla vita: situazioni, cose, luoghi, persone, vissuto esperienziale e percorso interiore, in un rapporto empatico sempre più intimo e intenso, da cui scaturisce la linfa poetica. Attingere alla sorgente significa, in definitiva, attingere alla Sorgente Prima di ogni cosa.

Respirare vita, restituire poesia: ascoltando voci e silenzi nelle giornate di luce e nelle zone d'ombra del quotidiano vivere, cogliendo l'anima di ciò che esiste, cercando orizzonti nuovi per sguardi sempre più ampi. E chiamare bellezza la cura sapiente della parola, guida sicura e fedele compagna di molti cammini.