Un temporale improvviso, violento, e un balcone provvidenziale come riparo. Avviene così l'incontro tra Leonardo, vedovo quarantenne, e Florence, aspirante scrittrice, sposata con un iglio adolescente. Non sanno nulla l'uno dell'altra, se non quel poco che aiora in una sorta di conversazione dettata più che altro dalla condivisione forzata di quello spazio così esiguo. Eppure qualcosa accade, anche se nessuno dei due sembra esserne consapevole.

Pietro, il protagonista del romanzo, racconta le proprie frustrazioni e la voglia di rivalsa all'interno di una crisi matrimoniale generata dalla moglie Anita, compagna da vent'anni e madre dei suoi due figli, Martina e Filippo. L'incontro con un'altra coppia, Gregorio e Francesca, acuirà insofferenze e tensioni latenti, culminando in una sequenza di eventi destinati a minare per sempre il precario equilibrio di ciascuno di loro. Fanno da sfondo le particolari atmosfere di Mantova e della Val Luretta, le suggestive descrizioni di Milano e Londra. Un romanzo intenso, nel quale la ricerca della serenità si scontra inevitabilmente con i valori propri del matrimonio e degli obblighi da esso derivanti. Un cammino improbo, denso di trappole, dove il protagonista stenta a mantenere una sua identità, rischiando di distruggere irreparabilmente ogni vincolo d'amore.

Semplici coincidenze o destino? Questo è ciò che sembra chiedersi Rodolfo Accorsi, antiquario appassionato di fiamminghi che, intrecciando la propria vita a quella di altre persone, si trova coinvolto in una serie di avvenimenti destinati a segnare per sempre il suo cammino. Sullo sfondo di New York, Filicudi, Tripoli e Rabat, il racconto si snoda in un alternarsi di felicità e dramma, lasciando ai superstiti il compito di sopravvivere. Quando ormai tutto sembra già compiuto, il finale rimescola le carte e sovverte ogni presupposto.

Chi è Curzio? Un irrequieto esteta alle prese con la perenne ricerca di una propria identità o uno sfortunato sognatore ostacolato da eventi più grandi di lui? Ossessionato dal fascino delle case, dalle atmosfere insolite che esse sanno creare, dall'incanto di luoghi particolari e dalla bellezza femminile, il protagonista vorrebbe perdersi in un suggestivo vagabondare da un'emozione all'altra ed è costretto invece ad affrontare gli aspetti più prosaici dell'esistenza: trovare un'abitazione, conservare il lavoro, rassegnarsi alla perdita dell'amicizia e dell'amore. Una crescita a lungo rimandata, cullata da alibi e piccole sventure, che approda finalmente a una felicità possibile, senza fughe, cadute nel vuoto e sogni di facili riscatti. Il racconto si snoda in un arco di vita lungo venticinque anni durante i quali Curzio combatte dure battaglie con se stesso, tra momenti di fortuna e gioia profonda e devastanti sconfitte personali, inseguendo strenuamente la rinascita finale. Milano, Londra, Sidi bou Said, San Nicola sono i quattro luoghi che fanno da sfondo alla narrazione, segnando ciascuno una tappa fondamentale del lungo viaggio.