'Nonna mi racconti la storia?' 'Ma no, Yeshua, di nuovo! Ma non ti stanchi mai!?' 'Per favore, nonna, per favore, raccontamela di nuovo! È così bella!'. Ruth chiuse gli occhi e rimase in silenzio un attimo. 'Sì' pensò 'anche allora era una giornata come questa, posso ancora ricordare nitidamente il vento fresco e il profumo di fiori. Come ora c'era il sole... ma in me tutto era tenebra'. La voce infantile la riscosse...

Gaeta, 55 a.C.: un fausto intervento della Dea Fortuna, e Valeria, giovane nobildonna romana prematuramente vedova, assistendo da ospite ai Ludii, intercede per la salvezza del famoso gladiatore Valentiniano. Un altro colpo fortunato al gioco e la donna, scommessi tutti i suoi gioielli sull'affascinante schiavo, lo vince e lo affranca. Inizia così una nuova vita per il Germano divenuto liberto, sotto il segno della completa dedizione alla propria Signora, da amare e proteggere anche a costo della propria vita dai molteplici sconvolgimenti della sorte e dell'Urbe. Una storia nella Storia, una lunga lettera a due voci dedicata a colui che forse, con l'aiuto degli Dei, potrà esserne il degno frutto.

In una lunga lettera memoriale indirizzata da Stazio, il generoso e fedele liberto di Quinto Cicerone (fratello del ben più noto Marco), al genero Gaio, rivivono gli intrighi, le lotte politiche, le campagne militari, le forti passioni e il cieco odio che segnarono a Roma il drammatico tramonto della repubblica e l'incerta alba del nuovo stato creato da Ottaviano. La sofferta pergamena di Stazio trasuda di lacrime e di ricordi di battaglie, trasporta il lettore dentro gli accampamenti cesariani in Gallia e nei palazzi dei potenti, precipita nel livido cuore degli interessi di parte, usa come inchiostro il rosso sangue delle tante vittime dei delitti politici che si susseguirono in quegli anni torbidi e concitati.