Silvia, insieme a una bambina, Serena, rimembra tutta la sua vita, ripercorrendola tramite i ricordi. La vita di Silvia è arricchita da molti dettagli e particolari: sono momenti della sua infanzia e della sua vita, impreziositi da piccole cose e da immagini nitide. I colori delle stagioni, per esempio, intensi e che appaiono come reali a chi sta leggendo. I personaggi sono tutti descritti in modo molto accurato ed emerge il carattere fatto di emozioni. Il lettore trova un'analisi precisa di ciascuno, come fossero voci ben distinte; i genitori di Silvia hanno un ruolo molto importante nella storia, escono i loro modi litigiosi, si ripercorre tutto un passato doloroso per la protagonista, segnata da eventi familiari. In questo, emerge l'attaccamento al padre, la sua presenza costante nella vita e nei pensieri di Silvia.

Adagiandosi contro il tronco chiuse gli occhi. Il profumo degli ulivi arrivava con la brezza leggera, mischiandosi a quello del mare sottostante; tutto intorno era silenzio e pace, solo il rumore delle fronde, e di qualche oliva gettata a terra da quel vento mite. Ascoltando la voce sottile che l'ulivo gli mandava attraverso il fruscio delle foglie Emanuele iniziò a scrivere senza interrompersi. Raccontò del tempo vissuto con la lontananza del padre, di quello successivo al suo ritorno, descrisse le sere trascorse nel pasto tra gli adulti riuniti, il loro discutere sulla riuscita dei raccolti, i loro progetti, le loro speranze, parlò delle loro mani callose che portavano i segni della terra, dei loro volti che emanavano un'energia più forte del sole che li cuoceva. Memorie, aneddoti, sentimenti, intreccio di vite che riempirono fogli. Tornò spesso sotto quell'ulivo, condividendo solo con lui il segreto del suo primo libro...

'Letì, Letì, corri, corri, si sono rotte le acque!' In un attimo tutti furono pronti ai posti giusti, l'acqua calda, gli asciugamani. 'Corri, presto, vai a chiamare la levatrice!' Figlio e marito, nel cuore della notte, si precipitarono in mezzo alla neve. Era un maschio: Alfonso. All'alba di quel cinque dicembre, mentre i fiocchi di neve coprivano ogni cosa, era nato 'Gesù Bambino' pronto per il Presepe. Capelli neri, grandi occhi scuri, affamato più del nonno e dello zio Beppe messi insieme! Trascorsero la mattina a trastullarlo; fu un giorno di festa e di gioia per tutti. Donna Letizia mise un fiocco azzurro sopra al banchetto, e quel giorno caldarroste e vino furono offerti a tutti i viandanti...