Una casa, un plico di litografie, una memoria che si snoda attraverso il racconto. Riccardo de Sangro intreccia la biografia della sua famiglia con la storia del suo illustre antenato, il Principe di Sansevero, in un racconto che è insieme ricerca d'identità, omaggio alla memoria e svelamento di un'eredità tanto affascinante quanto inquieta. Tra lettere inedite, ricordi d'infanzia e ritratti vivissimi di donne e uomini di un tempo perduto, 'La cera colorata' è un viaggio lucido e struggente nella Napoli aristocratica e popolare, dove il passato echeggia come una voce mai spenta. Un romanzo di famiglia che diventa specchio di una città, di un secolo e di una discendenza mai dimenticata.

Tra l'illuminazione di Ruggero e l'incontro con Jean e Susanne, acme narrativo del romanzo, lo spazio temporale corre sull'anno 2006. Il racconto però affonda le sue radici molto indietro nel tempo e si proietta in un futuro prossimo. I protagonisti, giovani e meno giovani, esposti al riso beffardo di una Dea capricciosa che pretende ristabilire un ordine sovvertito, sono chiamati in causa a diverso titolo. Il passaggio obbligato attraverso le infinite forme di cui può vestirsi l'amore, da quello parentale, che spinge per la sua realizzazione fino all'esperienza traumatica dell'inseminazione artificiale, a quello che unisce gli adulti, etero o omosessuali, fino a complessi convegni amorosi, condurrà ad una sorta di primato del corpo vissuto nella sua innocente nudità naturale. Travalicare l'esile confine che separa l'incontro fondato sulla parola dall'incontro fisico può essere vissuto nella piena consapevolezza e trasformarsi in un supremo atto d'amore, unico in grado di sconfiggere il capriccio della Dea.