Non è un giallo, anche se c'è il morto, non è un libro a tema religioso anche se è presente Dio, ma un Dio per nulla compassionevole e macerato dai suoi errori umani. Si parla dei sette vizi capitali, ma anche di montagne e libertà, di sfruttamento e di valori. Un uomo anziano, dopo una vita tribolata, si trasferisce in un paesino che rappresenta l'anticamera dell'aldilà. Qui si inseguono figure raramente positive e appare un uomo vestito di bianco con una soffice barba dello stesso colore: sarà Dio, un assassino o un folle? Il romanzo è stato realizzato quasi interamente sul blocco note di un iPhone. 

'Poesia intensa, questa di Giovanni Cristianini, strettamente legata alla realtà, nel suo contesto più oggettivo, più materico, vorrei dire più sensuale. Sa di cose vissute, cioè vedute, toccate, odorate, ascoltate e quindi successivamente approdate al cuore, attraverso quell'iter misterioso e sempre diverso che trasforma le nostre esperienze in sentimenti, ricordi e... rimpianti' (Vera Franci Riggio).