In Italia, contrariamente a quanto accade nel resto d'Europa, si è minimizzato, sino ad ignorarlo, il principale momento fondativo della sua identità impedendo che la gran parte dei suoi cittadini virtuosi fosse ricordata per le sue azioni valorose. Durante la Grande Guerra, oltre al sacrificio dei caduti, ci sono stati quasi 130 mila decorati per atti eroici ai quali avrebbe dovuto essere riservata la fama e il dovere civico del ricordo, e che invece sono stati colpevolmente ignorati. Solo attraverso la memoria del proprio passato e di quanti hanno sacrificato la vita per il proprio Paese, un popolo acquisisce consapevolezza di sé contribuendo alla definizione di un'identità di cui essere orgogliosi.

In '5 tamburello solos' convergono i risultati della personale ricerca dell'autore degli ultimi anni e, chiaramente, il suo 'stile' sul tamburello; ciò nell'intento di proporre nuove sonorità, nuove diteggiature e una particolare attenzione alla linea melodica per sperimentare e sviluppare le infinite potenzialità di questo strumento meraviglioso. L'inserimento della 'vocalizzazione' (Konnakol) dimostra quanto quest'ultima sia determinante per ottenere un buon sound e un giusto groove nell'esecuzione. Il materiale utilizzato (korai, cadenze, etc...) deriva in gran parte dalla musica dell'India del Sud.