Un fenomeno di energia, di ritmo, di presenza fisica. Una forza della natura, un uragano di smorfie, di improvvise esplosioni grottesche e imitazioni insuperabili. Prodigioso nel rendere simpatici personaggi e caratteri umani tanto comuni quanto generalmente insopportabili. Sorprendente nei suoi travestimenti o esilarante nel fingersi disperato e debole. Genio dell'improvvisazione e perfezionista maniacale. Colui che è stato definito 'l'uomo dalle quaranta espressioni al minuto'. Il comico che è riuscito di gran lunga a sfondare il tetto dei cento milioni di spettatori al box office in Francia. In una parola: Louis de Funès. Tutto ciò lo troverete nella prima opera italiana dedicata interamente alla vita e all'attività artistica di questo grande attore. Il libro presenta al suo interno anche alcune voci utili per una maggiore comprensione dello spessore artistico di de Funès: cronologia della vita, filmografia completa, elenco delle rappresentazioni teatrali, delle interviste rilasciate e dei documentari a lui dedicati, bibliografia, sitografia, immagini di repertorio.

La biografia di Michele Bianchi presenta alcuni elementi di singolarità e rilievo tali che lo studio della sua figura appare come indispensabile al fine di comprendere in pieno non soltanto le vicende che conducono all'avvento del fascismo in Italia, ma anche la complessa opera di consolidamento del nuovo regime. Bianchi ha avuto una parabola politica particolare. Prima sindacalista rivoluzionario, poi segretario del Pnf e quadrumviro della marcia su Roma, infine uomo di governo (fino alla morte prematura a causa della tubercolosi). La vita di questo poco noto, ma interessante, personaggio storico è segnata in maniera determinante dalla dura esperienza della Grande guerra. Durante il conflitto nel suo pensiero politico si verifica un importante processo di trasformazione che si conclude nell'approdo a una visione reazionaria intrisa di spunti patriottici e vicina al produttivismo mussoliniano, mentre sul piano della politica estera si concretizza in una concezione di stampo nazionalistico. Dopo aver seguito le principali tappe attraverso le quali si snoda la maturazione politica di Bianchi, nella seconda parte viene analizzata da vicino la sua azione come uomo di Stato, chiamato tra l'altro a intervenire su questioni fondamentali riguardanti l'assetto e l'equilibrio interni del Pnf. Di grande importanza sono i suoi progetti di riforma elettorale che portano al varo della famosa legge maggioritaria del 1923, tappa cruciale nel processo di mutamento dello Stato liberale in regime autoritario. Attenzione particolare viene infine dedicata al rapporto con la sua terra di origine

Le avventure di Toro in piedi è una fiaba rivolta ai più piccoli e pensata anche per i loro genitori. L'idea di partenza è quella di giocare con i luoghi comuni degli indiani d'America così come ci sono stati descritti attraverso i film della Hollywood classica. Toro in piedi è figlio del gran capo Toro seduto della tribù dei Sioux. Tutti si aspettano grandi cose da lui. Ma Toro in piedi è un po' imbranato. Non sa andare a caccia, non ama camminare in fila indiana e non è proprio bravo a fare i segnali con il fumo. Lui ama vivere in sintonia con la natura e quando può non perde occasione per schiacciare un bel pisolino all'ombra di un grande albero. Alla guerra poi preferisce di gran lunga la pace. Insomma non rispecchia proprio il prototipo del pellerossa guerriero e sicuro di sé. Forse però un giorno queste sue caratteristiche faranno la fortuna del suo popolo. Corredato da allegre e funzionali illustrazioni Le avventure di Toro in piedi narra una storia divertente e istruttiva.