Pagine in cui la magia della parola riallaccia relazioni forti e amorevoli con figli e nipoti, in cui i valori sono espressi con chiarezza, in cui c'è sempre una morale atta a educare alla vita. Età di lettura: da 6 anni.

Pagine piene di fantasia e creatività degne della migliore tradizione popolare, attraverso le quali si riscoprono speranze e ottimismo, ci si appropria di un patrimonio valoriale di eccezionale importanza.

Biljana, una giovane donna di origine slava, viene rapita e avviata alla prostituzione da esseri spietati e senza scrupoli che la tengono prigioniera in un clima di violenza e sopraffazione e in una condizione di totale asservimento. Per lei comincia un calvario che la porta a toccare le vette più alte della disperazione e del dolore. Qualcosa, però, dentro di lei la spinge a non soccombere, a reagire alla tragedia che ha cambiato la sua vita, forse per sempre. Tornare a vivere è una storia forte, ma anche tenera e struggente, una storia non solo di violenza, ma anche di amore e di amicizie, che mette in risalto l'intensità e la fragilità dei sentimenti, e racconta l'odissea di una donna sensibile e perbene, costretta a subire soprusi e violenze che, comunque, non riescono a piegare la sua naturale fierezza, e che scopre in sé insospettate risorse e il coraggio di costruirsi una nuova identità che le apre il cuore alla speranza di riuscire a dominare il destino che altri hanno scelto per lei e superare gli ostacoli che costellano il cammino doloroso della sua giovinezza negata.

Menny è una giovane donna, bella e sensibile, con un carattere forte e una intelligenza pronta e brillante. È nata in uno dei quartieri più poveri e malfamati di Napoli e ha vissuto l'infanzia e parte dell'adolescenza mettendo in atto, insieme ai suoi compagni di allora, piccoli espedienti per aiutare le famiglie a tirare avanti una vita grama e piena di difficoltà. Ma, crescendo, la sensibilità, che fa parte della sua indole, non le consente di subire passivamente le ingiustizie perpetrate sulla sua pelle e su quella della gente che non ha mezzi né voce per difendersi. Sa che non hanno nessuna colpa se non quella di essere stati dimenticati e abbandonati a se stessi, in balia di cosche camorristiche che approfittano della situazione per allargare il loro potere. Cosi Menny si sforza di escogitare un piano che le permetta di aiutare se stessa e la sua gente e di restituire alla sua città, una della più belle del mondo, la sua immagine, deturpata da una cattiva quanto immeritata reputazione. Con un impegno forte e deciso, dopo inenarrabili difficoltà, riesce, con l'aiuto di un'amica sensibile come lei e di un sacerdote-coraggio, nonché di uno degli uomini più ricchi del mondo, a raggiungere il suo obiettivo. Un libro che apre il cuore alla speranza, che ci fa capire che tutto è possibile se si va alla radice dei problemi, e se questi si affrontano con amore verso il prossimo.

Amadou è un giovane uomo di colore, è intelligente, dotato di grande capacità imprenditoriale, e ha una laurea in Economia presa a pieni voti, ma le condizioni di estrema povertà del suo Paese, il Niger, lo costringono a emigrare alla ricerca di un lavoro che gli permetta di realizzare i suoi sogni. E il lavoro lo trova, nel sud dell'Italia, dove approda dopo una serie di inenarrabili avventure, ma insieme a quello trova anche umiliazioni e maltrattamenti, condizioni disumane, che lo pongono sul gradino più basso della scala sociale, e che scoraggiano anche chi ha un carattere forte e determinato come il suo. In Italia conosce l'amore, quello vero, e anche qualche amicizia sincera, troppo poco però perché possa districarsi senza soffrire tra le maglie di sfruttatori e di gente senza scrupoli, pronti ad approfittare della debolezza e della fragilità di chi è nato nella parte sbagliata del mondo. Ma non tutto è negativo nella sua vita. A periodi di profonda infelicità si alternano momenti di ottimismo e di speranza, e alla fine qualcosa di inaspettato gli ridarà la stima di sé stesso e sancirà il suo riscatto. La storia di Amadou racconta dell'orgoglio umiliato, dei diritti rubati, dei sentimenti calpestati e dell'esigenza di giustizia e di solidarietà alla quale tende ogni essere umano.

La guerra in Iraq è finita, ma il Paese è precipitato nel caos più totale. Continui attentati minacciano la vita della popolazione e lotte settarie insanguinano strade e moschee in uno stillicidio quotidiano di morti e feriti. In questo scenario allucinante si snoda la storia di Ludovico, medico senza frontiere che aiuta vittime di violenti conflitti, i cui tragici eventi imprimono una svolta inaspettata e radicale alla sua esistenza, travagliata fino allora da incomprensioni e amarezze nell'ambito della famiglia. Nei suoi frequenti ritorni conosce Farah, donna bellissima e con un carattere fiero, ma vessata da continui soprusi, che mal sopporta il controllo sulla sua vita, in un Paese dove le donne non hanno voce e sono costrette a subire imposizioni e leggi assurde, e il piccolo Haidar, un bambino ferito gravemente dallo scoppio di una granata, che si lega a lui in modo indissolubile. Due persone che in maniera diversa cambieranno il destino di Ludovico: nel buio si aprirà uno spiraglio di luce che gli darà di nuovo la speranza che aveva perso, facendogli intuire un futuro che dopotutto è ancora possibile.

Uno stimato professionista all'apice della carriera e del successo compie un atto estremo con l'intenzione di mettere fine alla sua vita. Le ragioni affondano in un passato remoto, che ha mandato la sua famiglia alla deriva e del quale affiorano alla memoria solo pochi frammenti. Inchiodato a un letto d'ospedale, ha l'occasione di fare un'attenta autoanalisi, coraggiosa e audace, un viaggio a ritroso all'interno di sé stesso, che lo mette a nudo, scorticandogli l'anima, e lo costringe a raccontarsi la verità, la quale gli restituisce un'immagine di sé accentratrice ed egoista, padre indifferente e marito egocentrico. Ma da quell'attento scavarsi dentro emergono lentamente anche le ragioni, un passato doloroso che sembrava sepolto dentro di lui, sbiadito e scialbo, e che invece viene fuori con violenza, riportandogli solitudine, luoghi, odori e paure. Si sgretola così la sua maschera di autoritario cinismo: disarmato e nudo davanti ai frammenti della sua vita, arriva alla resa dei conti con la propria coscienza. Un romanzo che racconta di sentimenti fragili, di ribellioni portate all'estremo, di dolori incontenibili, ma anche di una rinascita alla vita, di una conversione sofferta e della speranza che piano piano finalmente si fa strada in una famiglia nella quale un destino subdolo non ha risparmiato nessuno dal dolore.

Età di lettura: da 10 anni.

'Oltre l'amore' è una storia che apre il cuore alla speranza e ci fa capire che nulla è impossibile se si è mossi dall'amore per il prossimo e si da tutto se stessi per aiutare chi è in serie difficoltà e che non vede nessuna luce all'orizzonte. Milena, la protagonista del libro, è un medico ricercatore che vive e svolge il suo lavoro in una città del Medio Oriente, dove è stata costretta a trasferirsi da Roma (sua città natale e dove ha vissuto fino alla laurea), per nascondere un passato difficile che ha affrontato per permettersi gli studi e realizzare il desiderio di una vita, diventare medico, obiettivo che, essendo la sua famiglia di umili origini, non avrebbe mai potuto raggiungere se non avesse fatto quel 'lavoro sporco'. Con i suoi colleghi ricercatori, che come lei lavorano con passione nel centro di ricerche, riesce ad arrivare alla radice dei problemi che sono alla base di una buona parte delle malattie invalidanti considerate finora incurabili e a trovare le cure adatte. Oltre al miglioramento iniziale i pazienti riescono a giungere, nel tempo, alla completa guarigione, e persone che fino allora non avevano avuto nessuna speranza di uscire da una situazione umiliante, dolorosa e senza futuro, possono finalmente tornare alla vita, ricevendo anche l'aiuto necessario per trovare una occupazione e finalmente uscire dalla solitudine. Milena in quella città troverà anche l'amore della sua vita: un medico che, come lei, si cala pienamente nei problemi delle persone sofferenti.

Rossella è una donna bella e sofisticata, che dà un'immagine di sé appagata e serena ma che nasconde invece un passato doloroso fatto di abusi e di violenze perpetrate su di lei da un essere ignobile che si è spacciato per un benefattore in un periodo buio della sua infanzia, un passato che nasconde dietro un aspetto freddo ed enigmatico, una maschera che si impone per nascondere agli altri i suoi sentimenti e che ha come conseguenza l'abbandono di suo marito e il disprezzo di chi non fa nessuno sforzo per capirla. Ma è anche una donna forte, che lotta con tutta se stessa per evitare ai figli, che hanno pagato sulla propria pelle le conseguenze della sua infanzia negata, il suo stesso dolore. La sua vita sofferta la rende sensibile ai problemi degli altri, e anche se con il tempo, e dopo innumerevoli delusioni, è diventata una donna di successo e con poco tempo libero a disposizione, si impegna con grande sollecitudine per dare una mano a chi ha bisogno di aiuto, in tutti i sensi. Ma è durante un pellegrinaggio a Medjugorje che trova un appagamento insperato e una grande pace interiore, insieme alla speranza di poter riunire finalmente la famiglia, specialmente dopo che a spingerla a visitare quel luogo è stato il suo ex marito, anche lui in cerca della felicità perduta. Un romanzo che racconta con tenerezza e grande partecipazione l'amore immenso di una mamma per i suoi figli, un amore che travalica tutte le enormi difficoltà che si frappongono tra il dolore personale e un futuro di felicità...

Età di lettura: da 10 anni.

Età di lettura: da 10 anni.

Età di lettura: da 10 anni.

Menny è una giovane donna, bella e sensibile, con un carattere forte e una intelligenza pronta e brillante. È nata in uno dei quartieri più poveri e malfamati di Napoli e ha vissuto l'infanzia e parte dell'adolescenza mettendo in atto, insieme ai suoi compagni di allora, piccoli espedienti per aiutare le famiglie a tirare avanti una vita grama e piena di difficoltà. Ma, crescendo, la sensibilità, che fa parte della sua indole, non le consente di subire passivamente le ingiustizie perpetrate sulla sua pelle e su quella della gente che non ha mezzi né voce per difendersi. Sa che non hanno nessuna colpa se non quella di essere stati dimenticati e abbandonati a se stessi, in balia di cosche camorristiche che approfittano della situazione per allargare il loro potere. Così Menny si sforza di escogitare un piano che le permetta di aiutare se stessa e la sua gente e di restituire alla sua città, una della più belle del mondo, la sua immagine, deturpata da una cattiva quanto immeritata reputazione.

Amadou è un giovane uomo di colore, è intelligente, dotato di grande capacità imprenditoriale, e ha una laurea in Economia presa a pieni voti, ma le condizioni di estrema povertà del suo Paese, il Niger, lo costringono a emigrare alla ricerca di un lavoro che gli permetta di realizzare i suoi sogni. E il lavoro lo trova, nel sud dell'Italia, dove approda dopo una serie di inenarrabili avventure, ma insieme a quello trova anche umiliazioni e maltrattamenti, condizioni disumane, che lo pongono sul gradino più basso della scala sociale, e che scoraggiano anche chi ha un carattere forte e determinato come il suo. In Italia conosce l'amore, quello vero, e anche qualche amicizia sincera, troppo poco però perché possa districarsi senza soffrire tra le maglie di sfruttatori e di gente senza scrupoli, pronti ad approfittare della debolezza e della fragilità di chi è nato nella parte sbagliata del mondo.

La guerra in Iraq è finita, ma il Paese è precipitato nel caos più totale. Continui attentati minacciano la vita della popolazione e lotte settarie insanguinano strade e moschee in uno stillicidio quotidiano di morti e feriti. In questo scenario allucinante si snoda la storia di Ludovico, medico senza frontiere che aiuta vittime di violenti conflitti, i cui tragici eventi imprimono una svolta inaspettata e radicale alla sua esistenza, travagliata fino allora da incomprensioni e amarezze nell'ambito della famiglia. Nei suoi frequenti ritorni conosce Farah, donna bellissima e con un carattere fiero, ma vessata da continui soprusi, che mal sopporta il controllo sulla sua vita, in un Paese dove le donne non hanno voce e sono costrette a subire imposizioni e leggi assurde, e il piccolo Haidar, un bambino ferito gravemente dallo scoppio di una granata, che si lega a lui in modo indissolubile. Due persone che in maniera diversa cambieranno il destino di Ludovico: nel buio si aprirà uno spiraglio di luce che gli darà di nuovo la speranza che aveva perso, facendogli intuire un futuro che dopotutto è ancora possibile.