I racconti su Gesù hanno da sempre suscitato, nell'immaginario collettivo sentimenti di meraviglia e di emozioni, accompagnato la crescita del fanciullino che è dentro di noi fino a condurlo ad accettare, sebbene con interrogativa perplessità, l'amore come mezzo di riscatto e superamento della morte. Ma allora come mai un: 'uomo saggio, un profeta, che compì opere sorprendenti e fu maestro di persone che accoglievano con piacere la verità' viene condannato ad una morte infamante? Per rispondere alla domanda bisogna scartare la confezione evangelica entro cui dimorano gli episodi, decostruire le narrazioni e diradare la foschia che per millenni le hanno avvolte. 'Cristo. La storia inversa' rappresenta un tentativo di ricostruzione e riscoperta storica, - più affascinante delle novelle proposte -, delle vicende della Palestina del I secolo preda di bande nazionaliste oltranziste vocate alla liberazione della propria terra dal dominio romano. In un contesto di lotte e spargimenti di sangue si leva alta la figura di Yehoshua ben Youssef, nazireo e maran di Gerusalemme, e dei suoi fratelli trasformati, per mezzo di un abile gioco di specchi, in innocui apostoli. Egli, al prezzo della vita, annuncerà che la libertà dell'uomo non può soggiacere alla fede sotto l'auctoritas e sugellata da Dio. Un tema che non ha mai smesso di essere attuale.

Tre ragazzini, Davide, Giulia e Marco studiano all'Istituto delle Scienze Antiche per diventare archeologi. Giulia e Davide frequentano il terzo anno del Protos, sezione Arcturus. Marco, subentrato ad anno scolastico inoltrato, viene inserito nella sezione Berenices. Grazie alle spinte di Marco, un ragazzino estremamente indipendente e schivo alle illazioni dei compagni, avulso dal fare domande sulla scomparsa della madre, una rinomata archeologa, Davide è, quasi, costretto ad affrontare, anzitempo, la questione della dualità della propria natura e a considerare la necessità di accettare di essere la '???a, la porta di ingresso degli dèi in questo mondo'. All'insolita coppia si unisce Giulia. Tallonati dalla compagna, sempre alla ricerca di nuovi scoop da pubblicare su Hermes, il giornalino della scuola da lei diretto, e le loro storie condotte alle estreme conseguenze. Ma nessuna parola sulla condizione di ???a trapelerà dalle labbra di Davide né vi è certezza sull'accettazione del grande potere...

Al termine degli esami di fine ciclo, alle classi Arcturus e Berenices, del terzo anno del Protos, viene offerto uno stage, presso l'Antica città di Selinos, ricostruita dai docenti dell'Istituto delle Scienze Antiche, della durata di una sessione estiva. Qui gli alunni, affiancati da una moltitudine di studiosi provenienti dal Bacino del Mediterraneo, hanno modo di apprendere e sperimentare le originarie tecniche costruttive, architettoniche ed artistiche che resero unico il mondo antico. Per Davide, lungi dal mostrare interesse per le dinamiche della Polis, la nuova esperienza assume i contorni di un'inquietante ricerca introspettiva che lo condurrà ad indagare la dualità del proprio essere. Con l'aiuto di Marco, dei mentori e tallonato, fino al soffocamento, dall'irruente Giulia, il venire a capo delle numerose anomalie presenti a Selinos diviene pretesto per il superamento delle proprie peculiari inquietudini. Quando Davide e sul punto di accettare la condizione di Giulia, felice per l'esaudimento del suo desiderio - trovare una via per un contatto con il passato - non immagina di aver liberato 'lo spirito più potente dell'antichità'.

Un pacco dall'aspetto singolare, senza alcuna indicazione esterna, viene recapitato a casa di Davide, un ragazzo di 13 anni che vive da solo con una strana governante, una giovane interprete somala che ha rinunciato ai suoi studi per accudirlo dal giorno in cui la madre archeologa, è scomparsa. È questo l'avvio dell'opera prima di Calogero Bugio. Si dà così inizio ad una serie di avventure che, procedendo progressivamente nella lettura, vengono coinvolti oltre a Davide, anche Marco e Giulia, due ragazzi che frequentano insieme a lui il primo ciclo di studi dell'Istituto archeologico di una città in un'isola posta al centro del Mediterraneo, in cui è facile ravvisare delle evidenti somiglianze con Palermo e la Sicilia.