Alex è un bambino siciliano che ama i vestiti della madre e sogna senza sapere ancora cosa desidera davvero. Diventa un adolescente, un ragazzo con i capelli lunghi, le unghie colorate e troppi segreti da portare sulle spalle. E quando sua madre scompare nel nulla, il suo mondo si frantuma. Anni dopo, Alex è Zucker. Un campione olimpico, un simbolo, una maschera perfetta per nascondere le ferite. Ma i fantasmi del passato non si lasciano mettere al tappeto, e il bisogno di tornare a casa diventa più forte di qualsiasi vittoria sul ring. Centomila è una storia di identità e resistenza, di rabbia e amore, di viaggi che cambiano la pelle, di incontri che salvano l'anima e di centomila barchette di carta che custodiscono desideri e speranze. Un romanzo che colpisce, forte, come un pugno in pieno petto. E che lascia il segno. Per chi avesse già letto Il muto, questo è il seguito, anche se si può leggere da solo.

«Mi chiamo Oscar, e sono un uomo. E sono imperfetto. Faccio il pugile, non so parlare d'amore. Sono 'Il muto'. Quando avevo quindici anni hanno provato a spezzarmi, ma mi sono piegato e rialzato. A venticinque sono stato giudicato ancora imperfetto, ma ancora una volta ho trovato la forza di affrontare chi mi crede diverso. La mia è la storia di un ragazzo qualunque, che viene invitato a partecipare alla competizione più importante, che viene deriso, che viene sottovalutato. Ma è anche la storia di Gloria, una ragazza qualsiasi a cui la vita non ha donato mai niente, che è però il regalo mio più grande. Gloria non ha paura, Gloria è la mia luce dentro al tunnel. Ci siamo persi tanti anni fa, ma lei già mi aveva lasciato un segno indelebile, sul volto e nel cuore. E un giorno me la sono ritrovata davanti».