Semestrale di storia, cultura e ambiente delle omonime valli dell'Appennino bolognese, a cura del Gruppo di Studi Savena Setta Sambro. Il territorio di riferimento è quello dei comuni di Monzuno, Castiglione dei Pepoli, San Benedetto Val di Sambro, Monghidoro, Loiano, Pianoro, Sasso Marconi, Grizzana Morandi, non senza sconfinamenti nelle zone circostanti.

Trent'anni fa ci radunammo intorno ad un pilastrino pericolante a Trasasso. Il rischio, nel nostro immaginario, era quello di un pericoloso effetto domino: la caduta di quel semplice pilastro avrebbe innescato la caduta di un intero patrimonio storico, artistico, culturale, naturalistico di ricchezza impensabile e inesauribile. Nacque così l'esperienza del nostro Gruppo di Studi, tenuto a battesimo da attenti e intelligenti esperti locali, vere e proprie 'miniere' di passione e conoscenza. Dal dicembre 1991 esce la rivista Savena Setta Sambro che ancora oggi, ogni semestre, continua con determinazione e sacrificio a raccontare storia, cultura, ambiente e tradizioni delle nostre valli.

Semestrale di storia, cultura e ambiente delle omonime valli dell'Appennino bolognese, a cura del Gruppo di Studi Savena Setta Sambro. Il territorio di riferimento è quello dei comuni di Monzuno, Castiglione dei Pepoli, San Benedetto Val di Sambro, Monghidoro, Loiano, Pianoro, Sasso Marconi, Grizzana Morandi, non senza sconfinamenti nelle zone circostanti.

La salvaguardia dell'ambiente, la necessità di una più efficiente gestione delle risorse naturali che il pianeta ci offre, anche nell'ottica del perseguimento degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile di cui all'Agenda ONU 2030, sono, oggi più che mai, alla base delle tante sfide politiche ed economiche dei paesi moderni. In particolare all'autrice è parso opportuno raccontare la storia dell'acqua che sgorga copiosa dalle montagne del nostro Appennino, scende dalle pendici attraverso percorsi più o meno tortuosi, solca le valli, si distende sulle vaste pianure, portando con sé tracce di vita e di memorie, fino a perdere la propria identità nell'immenso mare che la travolge e la ingoia nel vortice delle sue poderose onde. Con alcune note tecniche di Gualtiero Francia.

Rita Giovanna Cavicchi è dotata di una vena poetica ricca di contenuti, estremamente emozionante, coinvolgente e, molto spesso, commovente. La sua lettura della vita è sempre accompagnata da una luce particolare che accarezza il cuore. Tra l'altro è anche pittrice, usa uno stile fresco ed immediato per trattare dei sentimenti, desideri ed aspettative di tutta l'umanità, ponendo interrogativi e questioni di grande profondità. Età di lettura: da 6 anni.

Talora la curiosità spinge a cercare delle risposte ed è per questo motivo che abbiamo iniziato a cercare e leggere libri che parlassero della storia delle nostre vallate, principalmente dell'alta valle del Gambellato-Setta, della Stura, Santerno, Savena e in particolar modo di Bruscoli (paese che mi ha dato i natali) e del territorio ad esso circostante. A poco a poco ci siamo appassionati, sempre più desiderosi di conoscere e di sapere, spesso trascurando gli amici e gli affetti più cari. Vaghiamo così come cacciatori di fantasmi di un remoto passato, camminiamo per montagne, campi, attraversando vecchi borghi nella speranza di trovare una traccia, una pietra con qualche segno, una notizia, una storia, che ci faccia intravedere la presenza di antiche genti ignare che, delle loro gesta quasi mai eroiche, qualcuno ai giorni nostri si sarebbe interessato.

Cos'è un paese? Un gruppo di case lungo la strada. Una chiesa e un campanile. Un nome. Una comunità di persone che di mese in mese, di anno in anno, nascono e muoiono, vengono e vanno. Persone che condividono il senso di appartenere a un luogo attraverso legami di parentela e di amicizia, esperienze condivise (la scuola, il lavoro, lo sport, il bar, il mercato...) e ancora ricordi e racconti. Il passato è importante per ogni gruppo sociale che abbia una sua coesione, e questo libro racconta sessant'anni di vita - dal primo Novecento al boom economico - di un paese chiamato Loiano.

Semestrale di storia, cultura e ambiente delle omonime valli dell'Appennino bolognese, a cura del Gruppo di Studi Savena Setta Sambro. Il territorio di riferimento è quello dei comuni di Monzuno, Castiglione dei Pepoli, San Benedetto Val di Sambro, Monghidoro, Loiano, Pianoro, Sasso Marconi, Grizzana Morandi, non senza sconfinamenti nel territorio circostante.

Raccolta di articoli su San Benedetto Val di Sambro (Bo) apparsi negli ultimi 30 anni sulla rivista Savena Setta Sambro. 'Trent'anni fa ci radunammo intorno ad un pilastrino pericolante a Trasasso. Il rischio, nel nostro immaginario, era quello di un pericoloso effetto domino: la caduta di quel semplice pilastro avrebbe innescato la caduta di un intero patrimonio storico, artistico, culturale, naturalistico di ricchezza impensabile e inesauribile. Nacque così l'esperienza del nostro Gruppo di Studi, tenuto a battesimo da attenti e intelligenti esperti locali, vere e proprie 'miniere' di passione e conoscenza. Dal dicembre 1991 esce la rivista Savena Setta Sambro che ancora oggi, ogni semestre, continua con determinazione e sacrificio a raccontare storia, cultura, ambiente e tradizioni delle nostre valli.'

Con questo nuovo romanzo Adriano Simoncini ci regala una storia da leggere tutta d'un fiato. Una storia di vita vissuta, storia di luoghi e persone, storia di borghi, di vita contadina e di vita al fronte. Storia di violenza, terrore e morte, ma anche storia di solidarietà umana e profonde relazioni sociali. Racconto quasi pittorico di una dimensione paesana, fatta di odori di cucina, del focolare, di vecchie usanze, di proverbi montanari, superstizioni e credenze, preghiere e gesti quotidiani. Questo è il quadro narrativo che fa da sfondo al nuovo romanzo che Simoncini ha ambientato sul nostro Appennino, tra Castelluccio, Monte Adone, il fiume Savena, La Pianella e dintorni. Luoghi reali, nei quali la vita e le storie delle famiglie protagoniste scorre tra cose semplici, intrecci amorosi, regole non scritte, finché la guerra irrompe con prepotenza a coinvolgere e straziare le vite e gli affetti di chi si è trovato strappato alle pratiche nei campi scandite dalle stagioni e catapultato sotto i bombardamenti, tra mine, nemici agguerriti, fame e paura.

Semestrale di storia, cultura e ambiente delle omonime valli dell'Appennino bolognese, a cura del Gruppo di Studi Savena Setta Sambro. Il territorio di riferimento è quello dei comuni di Monzuno, Castiglione dei Pepoli, San Benedetto Val di Sambro, Monghidoro, Loiano, Pianoro, Sasso Marconi, Grizzana Morandi, non senza sconfinamenti nelle zone circostanti.

Ristampa anastatica del volumetto di istruzioni del 1874 delle Ferrovie dell'Alta Italia con le istruzioni sul movimento dei convogli ferroviari: circolazione sulle linee a semplice e doppio binario, spazzaneve, intervalli da mantenersi fra i convogli, treni facoltativi - speciali - bis o supplementari, soppressione dei treni ordinari, lavagna, servizio manutenzione, locomotive di soccorso, disposizioni speciali sulle sezioni Busalla-Pontedecimo, Marzabotto-Pistoia, Valmadonna-Valenza, Bussoleno-Modane, Serravalle, Pieve a Nievole, Savona-Cairo.

È proprio vero che una foto nel cassetto può raccontarci tante storie inaspettate! Scorrendo le pagine di questo libro, la messe di immagini delle vecchie attività commerciali di Monzuno è davvero impressionate. Ed è altrettanto interessante scoprirne o riscoprirne la storia attraverso le fotografie e i racconti o i ricordi ad esse indissolubilmente collegati. A ben vedere, però, questo ripercorrere le vicende di commercianti e artigiani che si sono succeduti nel tempo non è soltanto fare una storia del commercio, ma l'angolo di campo si allarga e bottegai ed esercenti diventano il tramite, o il pretesto, per ripercorrere i trascorsi di un'intera comunità. Le autrici di questo bel libro, hanno saputo creare una sapiente miscela di immagini e ricordi, che riesce a trasmetterci il sapore di un epoca perduta, poiché passata, ma anche a farla presente e viva pure a chi , per ovvie ragioni di età, quei momenti non li ha vissuti.

Questo libro presenta un quarantennio di storia fotografica delle classi delle scuole elementari di Monzuno e delle sue frazioni, dall'anno scolastico 1934-1935 fino a quello 1974-1975. L'autrice ha insegnato per 42 anni tra scuola dell'Infanzia (17 anni) e scuola elementare (25 anni) dei quali 22 a Monzuno. La raccolta è dedicata a tutti gli scolari monzunesi e a tutti gli insegnanti, specialmente i 'pionieri' e soprattutto le 'pioniere': le maestre delle scuole di montagna una volta avevano vita dura; in genere venivano da via e dovevano adattarsi ai disagi della montagna: locali di fortuna, freddo, isolamento, gente sconosciuta...

Trent'anni fa ci radunammo intorno ad un pilastrino pericolante a Trasasso. Il rischio, nel nostro immaginario, era quello di un pericoloso effetto domino: la caduta di quel semplice pilastro avrebbe innescato la caduta di un intero patrimonio storico, artistico, culturale, naturalistico di ricchezza impensabile e inesauribile. Nacque così l'esperienza del nostro Gruppo di Studi, tenuto a battesimo da attenti e intelligenti esperti locali, vere e proprie 'miniere' di passione e conoscenza. Dal dicembre 1991 esce la rivista Savena Setta Sambro che ancora oggi, ogni semestre, continua con determinazione e sacrificio a raccontare storia, cultura, ambiente e tradizioni delle nostre valli.

Le fazioni politiche, come medici attorno al capezzale di un moribondo, fanno a gara non a guarirlo, ma a farlo sopravvivere qualche giorno in più. E questo fa crescere la sfiducia nella politica. C'è bisogno di un nuovo umanesimo, di rifondare una nuova etica non basata sulla mercificazione. Lasciando perdere le 'etichette' del passato e le logore categorie politiche che non sanno più interpretare la realtà.