Questa pubblicazione è stata realizzata da Pracatinat, nel quadro delle iniziative dalla stessa promosse per la divulgazione dei temi riguardanti il risparmio energetico, l'utilizzo di energie alternative e la tutela ambientale. Per la sua realizzazione, Pracatinat si è avvalsa della collaborazione tecnico-scientifica e del materiale divulgativo conferito gratuitamente dal Settore Studi e Ricerche di Gemini Project, che ha messo inoltre a disposizione, come case history di riferimento, quattro esempi di case attive già realizzate e sistematicamente monitorate nel corso dell'ultimo biennio.

In questo libro Mirko Guerrini ripercorre la fulminante carriera di uno dei più sottovalutati musicisti di jazz di sempre: Oliver Nelson. Partendo da una analisi biografica si ricostruisce l'estetica musicale di un grande compositore del ventesimo secolo, la sua idea di fraseggio, di invenzione melodica sempre intrisa di sonorità blues. Il libro contiene una trascrizione integrale con relativa analisi di uno dei brani più rappresentativi: "The blues and the abstract truth" che lo portò al successo nel disco omonimo.

Si tratta della raccolta di alcuni brevi saggi del musicista Mirko Guerrini intorno all'improvvisazione e alla didattica musicale: argomenti trattati in occasione del ciclo di conferenze dal titolo "Musical Perspectives" tenutosi all'Università di Warwick (UK), Facoltà di Filosofia, nel giugno 2012. In "Sound Portraits", scritto a quattro mani con Mirio Cosottini, si discute ampiamente il progetto originale "Ritratti Sonori" ideato dai due musicisti alla fine degli anni '90 con l'intento di restituire in linguaggio musicale la rappresentazione artistica dell'immagine del volto umano. Un progetto di grande successo, andato anche in onda su importanti emittenti radiofoniche nazionali.

Con questo lavoro di approfondimento storico-musicale, l'autore analizza come e quanto cambi la poetica di Joe Henderson dagli anni '60 agli anni '90. La ricerca e lo studio si sviluppano attraverso la trascrizione e l'analisi di due versioni distinte e distanti nel tempo di due composizioni originali del famoso sassofonista: Recorda-me e Serenity. Di questi brani, tra quelli che più frequentemente ritornano nel repertorio hendersoniano e che ormai sono entrati a far parte del repertorio dei cosiddetti "standards", l'autore analizza i soli nelle versioni tratte, rispettivamente, Recorda-me da "Page One" e poi da "Joe Henderson Big Band"; Serenity da "In 'n out" e poi anche questa da "Joe Henderson Big Band". Attraverso il confronto delle due versioni delle due improvvisazioni dello stesso brano si indaga come sia maturato lo stile e il linguaggio del sassofonista nell'arco di trent'anni della sua carriera.