Perché questo titolo? Perché credo che Stella Patitucci, la mia interlocutrice, rappresenti, in un certo senso, l'incarnazione di questa disciplina, che lei stessa ha interpretato e insegnato al meglio. Stella è figlia d'arte. Non poteva non rimanere contagiata dall'aria di cultura che aleggiava in quella casa. E a ben guardare la si poteva considerare una bambina prodigio, cresciuta in un ambiente colto e affettuoso insieme. Poi, strada facendo, non sono mancate le grandi e meritate soddisfazioni nello studio e nella professione e ancor più quella folgorazione, che le ha fatto conoscere e amare il marito Giovanni Uggeri, compagno inseparabile di una vita, anch'egli grande archeologo che, come pochi, sapeva leggere il terreno.

Tratto dai suoi racconti e molteplici riflessioni, espresse in una realtà e con una mentalità del suo tempo, spesso frutto anche di amichevoli narrazioni. Le sue verità, le sue speranze, i suoi traguardi, le sue sconfitte, l'amore per la vita e la famiglia, sempre espresse con il buongusto e l'eleganza d'animo che lo distingueva in ogni occasione. Un mondo all'apparenza lontano, ma non così distante dalle nostre convenzioni di piaceri.

Chi è il Maledetto? Lo scopriremo insieme scorrendo questa storia che ha dell'incredibile. La voglio raccontare per fare conoscere a tutti la storia di Filippo, Marinotti, Don Ercole, J.P. Beltrand e il Dottor Frescioni. Gli avvenimenti non ebbero una eco a livello Nazionale ma, nonostante ciò, l'esistenza dei protagonisti ha intrapreso un percorso inaspettato, modificando il loro futuro. Cercherò di esporre gli accadimenti in maniera distaccata per quanto mi sia possibile. Inizierò l'esposizione dal punto che giudico più importante, dagli incontri che diedero un senso a cinque esistenze.

"Ci siamo conosciuti qualche anno fa ed è stata subito empatia. Ci dividono 350 km, però come ogni distanza è fatta di tanti piccoli passi; ci siamo conosciuti... Così parlando del più e del meno, di poesia, sono venuta a sapere che è nipote del famoso poeta Guido Gozzano... non ho potuto far altro che leggere anche le poesie di Giovanni. Posso solo dire che scrive in modo incantevole, le sue poesie come avrete modo di leggere in questo libro sono stupende! Per me è un onore che lui abbia accettato di fare questo libro con me! Mi ha colpito di lui la sua umiltà, dolcezza e serenità, in un uomo tre qualità incantevoli, ed è sembrato che ci conoscessimo da una vita!" (E.Venturelli, dalla prefazione)

Il confine tra scienza e pseudoscienza è sottile. Si basa su pochi principi cardine, attorno ai quali ruotano molte questioni che da anni schierano il mondo della conoscenza e della scienza in almeno due parti: chi crede e chi pensa di sapere. Il terzo schieramento è quello più affascinante: quello dei possibilisti. Affermare una verità forse indimostrabile è tanto insensato quanto negarla. E dal momento che la scienza non ha, forse, ancora tutti gli strumenti per indagare quello che potremmo definire il mondo dell'invisibile, anche in questo caso l'unica cosa sensata da fare è concedersi la libertà di fare un tentativo. Quello che sembra partire come un saggio di psicologia del profondo si rivelerà un testo che vi condurrà attraverso tempo e spazio, ma rimanendo sempre saldamente ancorato ad una base analitica rigorosa, basata sulla ricerca ma anche sull'esperienza diretta dell'autore, ed intellettualmente onesta.

Ambientato nell'Inghilterra, agli inizi del '900. Il protagonista malcapitato, Kam, racconta in prima persona di come sia stato ingannato dall'uomo conosciuto come "il torturatore di bestie", finendo a fare parte di un circo degli orrori. Il lettore verrà trascinato insieme al ragazzo in un vortice di dubbi che inizieranno a palesarsi con il passare del tempo.

Per non dimenticare la lingua dei padri. Tutte le parole fondamentali del dialetto per non dimenticare la lingua dei padri da adulatore (leccacùl) a zuccone (zucòun). Un volume che non può mancare nelle case di tutti i modenesi.

La città nelle cartoline postali illustrate raccolte da Alessandro Simonini e raccontate da Sandro Bellei. Un meraviglioso viaggio a ritroso nel tempo nell'album di famiglia dei modenesi.

"30 gennaio 2013 Oggi nasce il mio nuovo blog intitolato "L'opinione". Conterrà interventi che potranno spaziare dalla cronaca locale a quella nazionale, ma potranno anche riguardare approfondimenti di fatti appartenenti alla Storia della nostra comunità, locale o nazionale. L'opinione è aperto a tutti, e ognuno potrà intervenire per dire la sua."

«... il cibo diventa fondamentale dal punto di vista nutrizionale se ci sono patologie, diventa integratore se ci sono carenze precise (es. carenze vitaminiche o di oligoelementi) ed infine può essere un elemento "nutraceutico" se nel cibo ci sono sostanze precise capaci di curare alcune patologie. ... Comunque sia è il piacere che guida alla fine i nostri comportamenti. Pensateci bene... il piacere vince su tutto... il bene? il male? Il nettare che le api portano in giro per impollinare mezzo mondo è dolce, è piacevole. Se così non fosse addio riproduzione. Il cibo è uno dei piaceri essenziali. ... Filosofi, storici, patologi, scienziati, antropologi, cineasti, scrittori famosi si sono occupati del cibo.... mentre pochi poeti hanno dedicato le loro rime espressamente ai piaceri dell'alimentazione»

"Asino!", "Porco!", "Vacca!", sono tutti epiteti ingiuriosi che riportano come esempio il mondo animale ma che in verità sono riferiti a comportamenti degli esseri umani. Molto spesso gli animali sono presi come punto di riferimento per definire gli errori, gli sbagli e la cattiveria degli uomini. Giuliano Bagnoli in questo suo nuovo viaggio del mondo delle nostre tradizioni indaga questo strano rapporto tra uomini e bestie, ne esce una raccolta talvolta amara, talvolta commovente ma sempre divertente e musicale.

"Asino!", "Porco!", "Vacca!", sono tutti epiteti ingiuriosi che riportano come esempio il mondo animale ma che in verità sono riferiti a comportamenti degli esseri umani. Molto spesso gli animali sono presi come punto di riferimento per definire gli errori, gli sbagli e la cattiveria degli uomini. Giuliano Bagnoli in questo suo nuovo viaggio del mondo delle nostre tradizioni indaga questo strano rapporto tra uomini e bestie, ne esce una raccolta talvolta amara, talvolta commovente ma sempre divertente e musicale.

"L'amore è tutto". In questa verità ci si immerge lasciandosi condurre dai versi di Demetrio Mannino. Un viaggio nelle stanze sacre dell'amore espresso in tutte le sue forme. Forme diverse, ma nelle quali si trova un comune denominatore: la profondità, la ricerca della purezza e di una perfezione luminosa cui sempre si anela. In questa seconda edizione, il poeta Mannino si ripropone e si rinnova in una consapevolezza più forte e impetuosa che evolve e cresce, che celebra e conduce. Una rinascita, voluta e cantata in uno dei capitoli; essa risiede nella dolcezza di lei, il suo sguardo accarezza il cuore e allontana il timore, il suo sorriso conduce in alto, donando pace e "sostegno ai suoi pensieri". Il "Tutto" che si concilia e riconcilia con se stessi.

Vita e opere di Enrico Stuffler - Fulminant e traduzione in lingua italiana del racconto «Semper cla fola».

Sono molti i personaggi, nel campo dell'arte e della cultura, che hanno compiuto un "viaggio sentimentale" in Toscana. Tutti - da Michel de Montaigne a Mozart, da Stendhal a Lord Byron, da Carlo Goldoni a Shelley, da Vittorio Alfieri a Manzoni, da John Ruskin a Dostoevskij, da William Turner a Camille Corot - sono stati attratti dal mito del Rinascimento, dalla bellezza paesaggistica o dalla purezza della lingua. Tutti hanno viaggiato nelle terre degli Etruschi, visitando i borghi e le città d'arte più importanti. Ovunque - a Firenze come a Pisa, a Siena come ad Arezzo, a Lucca come a Pistoia - hanno lasciato i segni o anche soltanto il ricordo del loro passaggio.

"Cari lettori, benvenuti a Cherry Town: una radiosa cittadina popolata da persone gentili e premurose. Come tutti sanno, però, anche i paradisi terrestri nascondono, in fondo, alcuni segreti tra i più brutali. In questo libro di otto racconti vi svelerò alcune delle vicende che hanno caratterizzato questo luogo, inserendolo tra le leggende metropolitane più famose del genere umano. Il mio tempo di narrazione è terminato, lascio a voi le porte aperte per viaggiare tra i meandri più oscuri della follia umana".

Un traguardo importante, per il Camping Florenz di Lido degli Scacchi che meriterebbe sicuramente il gradino più alto del podio per quanto concerne l'accessibilità. Sessanta anni la dicono lunga sulla capacità imprenditoriale di questa famiglia di autentici pionieri della storia e dello sviluppo del litorale comacchiese. Situato nel cuore di quello che era un tempo l'antico Lido di Magnavacca, la cui estensione si protendeva dall'attuale Porto Garibaldi sino a Lido delle Nazioni. Lo stesso Garibaldi sbarcò, il 3 agosto 1849, inseguito dai soldati austriaci, nel luogo in cui sorge il capanno omonimo. Andando più a ritroso nel tempo, scopriamo che su questa area trovava posto l'antico Bosco Eliceo o dell'Elisea, celebre riserva di caccia dei Signori Estensi, che, come ricorda il nome, era ricca di lecci. Magnavacca, che il 13 aprile 1919, in omaggio allo sbarco dell'eroe dei due mondi, diventa Porto Garibaldi, è stata per lungo tempo l'unica spiaggia del litorale comacchiese. In seguito, a partire dal secolo scorso, nasceranno altri Lidi: Volano (metà anni Venti), Estensi (1954, Pomposa (1957), Scacchi (1959), Nazioni (1961) e Spina (1962).

Esiste un bellissimo marmo di Apollo su onfalo pensato perduto dal Cavedoni ad inizio Ottocento, marmo invece che abbiamo ritrovato. Eppure, lo stesso non era altro che uno splendido tassello di quel complesso mosaico che fu la trasposizione della contesa celeste per il tripode. Ci riferiamo allo scontro tra Ottaviano ed Antonio per il controllo di Roma. Il culto così dimenticato di Apollo di Modena cela, infatti, anche questi fondamentali rimandi storici. Anzi, con una lettura dei grandi autori del periodo una passeggiata per il ricchissimo lapidario della città emiliana può rivelare nuovi scorci e perfino un'inattesa soglia per giungere agli dèi.

Questa ricerca intende presentare una documentazione originale sulle terre dell'Abbazia di Nonantola concesse in enfiteusi o livello nel Modenese e nel Bolognese dall'anno 1700 al 1879 a diversi beneficiari, e poi da questi progressivamente affrancate, con l'esito finale di portare alla definitiva dissoluzione di un patrimonio fondiario ecclesiastico di origine medievale. La documentazione archivistica reperita è ordinata in regesti di investiture e in prospetti sintetici, che contengono una cospicua messe di dati inediti, consultabili con diverse chiavi di lettura: dalla presenza di famiglie alle trasformazioni del paesaggio rurale, ad altri aspetti dell'economia e della società locale.

Eve Summer ha ventinove anni, una laurea in legge ad Harvard e la passione per la criminologia; Maria Stella Altavilla ha diciannove anni, è orfana e crede nel suo futuro; Axel Britti ha trentasette anni, è bello ed intelligente, ed è a capo di una delle squadre di profilers più importanti dello Stato; Martin Brain è ricco, filantropo e molto potente. Hanno tutti dei segreti ben custoditi e nessuna voglia di scoprire le carte. La vita e la magia faranno cambiare loro idea.

Il senso profondo di questa raccolta di opere poetiche si può intuire dal titolo che ho dato al libro. Ho definite "nude" le mie poesie perché non sono altro che visioni trasferite sui sentimenti, visioni però reali del nostro tempo.

"Il muso del Lupo" racconta la storia di vita, di corse e di lavoro di Ermes "Lupo" Luppi. Dall'infanzia all'arrivo a Modena, dal lavoro in fabbrica alla "scoperta dell' America", alla scoperta di quella New York da cui nasce il sogno che diventa realtà: la creazione dell'impresa "LUPO SPORT".

Desidero portare alla conoscenza dei nostri lettori alcune teorie o convinzioni che circolano in quest'epoca di transizione terrestre, teorie ispirate a nuovi studi di antiche scritture, di nuove scoperte archeologiche e di nuove influenze dai Cieli, le idee sono infinite ma la verità è una sola e ciascuno di noi la raggiunge con molta determinazione ed immancabili incidenti di percorso durante il proprio cammino.

Romanzo a sfondo religioso con una forte carica visionaria e profetica. La narrata conversione del protagonista porta il lettore a vivere una originale avventura umana e mistica, alla luce delle rivelazioni del cielo sui tempi presenti e futuri.

"C'è l'otturatore, ci sono il diaframma e l'obiettivo a comporre la macchina fotografica, poi c'è la sensibilità dietro al mirino, quando si inquadra e si scatta catturando un momento di vita che sarà conservato. C'è l'occhio e la luce, c'è il cuore, l'emozione, quindi l'arte, poi c'è il pensiero, c'è il cervello, la scienza perfino... questo è quanto Diego Poluzzi ha fatto, con delicatezza e con passione..."

Divulgazione, formazione e proposte operative: sono le tre colonne su cui si sostiene questo libro, destinato agli appassionati e a tutti coloro che lavorano sul campo. Nella pallamano il portiere determina il risultato più di qualsiasi altro giocatore: sono i numeri a dirlo. Eppure il tempo che gli viene abitualmente dedicato in allenamento è del tutto insufficiente. Il più delle volte il portiere è solo, tanto nel suo percorso di crescita quanto nella delicata gestione della gara. Si tratta di una lacuna penalizzante, che espone al rischio concreto di dover assistere, nel prossimo futuro, a massimi campionati privi di atleti italiani di livello nel ruolo. All'origine del presente volume risiede pertanto l'obiettivo di dotare gli allenatori di oggi e di domani di uno strumento agile, maneggevole e in grado di fare realmente la differenza. Il libro è molto di più di un classico manuale, non foss'altro per il fatto che si mantiene costantemente aggiornato attraverso un QR code che rimanda ad una cartella drive riservata, contenente materiale didattico, la bibliografia di riferimento e una ricca proposta di esercitazioni filmate. In continuo divenire, con frequenti integrazioni.

Demetrio Mannino muove i suoi primi passi, all'età di ventuno anni, nel mondo dell'imprenditoria, occupandosi dello sviluppo dei franchising, nel settore dell'automotive, per due multinazionali e per l'azienda di famiglia, seguendo le orme di suo padre, modello da cui attinge valori e attitudini e che costituisce le fondamenta della sua lunga ed importante carriera. Dopo la morte del padre e della madre che hanno rappresentato per lui un'esperienza traumatica, si apre alle arti, divenendo promotore e sostenitore di varie iniziative cittadine. Nella sua storia personale, il dolore e l'amore lo spingono oltre, offrendogli nuove visioni, possibilità, aprendolo ad un mondo emozionale più intimo, segreto. Le corde toccate da queste emozioni diventano accordi sui quali lui scrive nuove melodie, pezzi di nuova vita.

Questa ricerca si propone di delineare le vicende del patrimonio fondiario dell'Abbazia di Nonantola dalla fine del Settecento al primo decennio dell'Unificazione italiana: un consistente nucleo di poderi dati in affitto, dislocati nella bassa pianura modenese e bolognese, che, per effetto di provvedimenti legislativi di carattere generale del governo rivoluzionario giacobino e dei governi liberali post-unitari, vengono sottratti all'ente ecclesiastico con la devoluzione al demanio statale e la successiva vendita a privati. Ampio spazio è riservato alla trascrizione dei documenti più significativi di diversi fondi archivistici e ai rilievi cartografici che identificano i poderi abbaziali nel territorio.