Non si tratta di un discendente della famiglia reale né del celebre tessuto delle giacche da uomo, ma di un vecchio teatro diventato cinema e che ora rivive come pub al centro di Cardiff. È qui che si danno convegno il passato di Bobby e il presente di Kim e di Peter. Una giovane 'pappona' e due giornalisti intrecciano le loro vite nei meandri del porto della capitale gallese, dando vita a un giallo che John William regala al pubblico italiano.

Uno spaccato dell'ultimo ventennio del Portogallo, un periodo in cui si afferma una generazione di scrittori non più preoccupata di dover dare un senso al passato storico, ma che invece affronta la contemporaneità e un presente vissuto a un ritmo che ha radicalmente modificato il volto del paese. Da Direitinho a Peixoto, da Tavares a Duarte Mangas, da Cachapa a Rui Zink e altri ancora, tutti i migliori giovani talenti portoghesi per la prima volta riuniti in un film letterario che racconta gli 'anni europei' di un Portogallo dal fascino inedito e tutto da scoprire.

Anna e suo fratello Joona sono due ragazzi finlandesi cui il paese civile, libero e indipendente nel quale crescono, sembra promettere un futuro radioso. Ma l'infelicità della loro famiglia spezzerà il fragile equilibrio di Joona e sarà Anna, come spesso fanno le donne, a caricarsi sulle spalle tutto il dolore: di suo fratello, dei suoi genitori e anche del suo uomo, Ian, giunto a Helsinki da New York, all'indomani dell'11 settembre. Un romanzo sulla famiglia e sul Nord Europa dei nostri giorni, attraversato da correnti forti, pieno di neve, ma anche di luce.

La cucina stravagante dello chef Art Troost è molto apprezzata e premiata a livello internazionale. La gente viene da ogni luogo per vederlo al lavoro nel suo ristorante, la sua fama cresce a dismisura, articoli, interviste e persino un programma televisivo in cui ogni settimana due ospiti vengono invitati a cucinare con Troost, fino a quando un filosofo dandy e una voluttuosa scrittrice rosa ... E il suo successo comincia a sgretolarsi. Un romanzo che offre un attacco feroce e ironico nei confronti della gastronomia-spettacolo e della televisione odierna, sempre più finta e deviante.

'Un gruppo romagnolo porta il suo folk sui palchi consumati di provincia, su e giù per mezza Italia, tra balere e festival dell'Unità. Fausto Tramonti, il caporchestra, si copre le spese, non tanto di più. Che sia Ravenna o Sorrento, a destinazione ci arrivano stipati su un pulmino insieme agli strumenti, carica e scarica, si torna che è l'alba. La vita è come l'andirivieni della fisarmonica, non solo per i viaggi. Sì, perché sul palco di una balera, con la giacca di raso e le scarpe lucide capita di sentirsi un coglione, ma quando un dj vuole mettere in versione elettronica Il Tango del Ragioniere, viene su un po' d'orgoglio. Meglio un assolo di clarino e restare chi sei.'

Ventotto storie scritte dalle migliori penne portoghesi, da Herberto Helder a Helena Marques, da Ernesto Leal a José Viale Moutinho. Ventotto racconti sfilano intorno all'Idea di Madeira, giungono sulle sue coste come ritmi sommessi d'oltreoceano, sbarcati insieme a chi ritorna. Vibrazioni che nascono dalle profondità dell'isola, risalgono le sue rocce, i suoi pini e si lanciano a inseguire le navi che salpano. Ventotto pasodobles con i piedi in mare.

Il libro, esordio letterario di Scoles, racconta la storia di Augusto Central, un ragazzo che è cresciuto da solo, attraversando la vita al ritmo dondolante del vagone che l'ha portato, più d'una volta, dalla sua città in cima all'Europa a uno sparuto paesino della Versilia. Intorno a lui tutto è estemporaneo: i suoi genitori, i libri gialli che ha l'abitudine di tenersi in tasca, gli incontri con scrittori senza nome ai tavolini dei bar. Un giorno, mentre la famiglia Central è in visita a una cava di marmo, Augusto si perde. Il percorso a ritroso per ritrovare la strada in quel maestoso teatro bianco gli regalerà una folgorazione che cambierà per sempre la sua esistenza. Lorenzo Scoles, nato nel 1971, è conduttore e autore radiofonico e televisivo.

Ecco il romanticismo nel ventunesimo secolo, avventure e disavventure di una gioventù appassionata, innamorata ma anche no. Intorno, la volontà di essere tutto allo stesso tempo. Un'avida e struggente collezione dove l'amore è maltrattato perché nasce in cuori troppo grandi. Pagine scritte da uno dei personaggi più seguiti e apprezzati del Portogallo di questi tempi.

Il ritratto straziante di un'esistenza sempre al limite, la storia on the road di una giovane eroinomane in viaggio nel sud degli Stati Uniti attraverso carceri e dosi da procurarsi, in compagnia di uomini sempre sbagliati, fino al compimento di un difficile e profondo percorso interiore che le darà la forza per affrontare un prudente passo verso la speranza.'

'Per andare avanti bisognerebbe retrocedere', questo, tra le altre cose, dice Adriano Sofri. E Giorgio Porrà, più che intervistarlo, lo induce a svelare una passione, quella del calcio, attraverso ricordi e abitudini di un quotidiano da recluso.

'Pagine che raccolgono le annotazioni disordinate, le scalette delle interviste, i fogli strappati da un'agenda, ma anche, e soprattutto, le emozioni attraverso le quali una giornalista racconta i reportage che ha realizzato per 'Zona Mondo'. Autentiche perle da piccolo schermo, incontri casuali e appuntamenti procurati al prezzo di salti mortali tra un aereo e l'altro, immagini che sfilano davanti alle telecamere e parole spontanee a microfoni spenti.'

Una storia seducente ambientata sotto il cielo di Cardiff e le sue strade. Un romanzo che racconta la storia di una band, un gruppo di amici che si ritrova al funerale di uno di loro e che decide di provare a ricostruire sentimenti e relazioni umane che sembrano persi per sempre. John Williams ci descrive un'affascinantissima Cardiff e ci svela Butetown, la prima comunità multirazziale europea.

Il racconto delle lotte per l'identità in una grande famiglia, della tristezza di bambini smarriti, dell'avvicinamento all'insuccesso e alla disperazione, ma anche dell'ottimismo sprigionato da un eccentrico e bizzarro matrimonio.

Una storia che parla di famiglie, quelle in cui siamo nati e quelle che ci creiamo. Una prosa asciutta ed evocativa che racconta la storia di quattro persone, tra malattia e salute, sentimenti profondi e violenti e tutto quello che c'è tra queste esistenze fratturate. Vite dolorose che, di ritorno dai rispettivi esili, si scontrano per ridefinire il concetto di famiglia e riplasmarne una del tutto nuova.