«Scrivere è per me una necessità che nasce dal mio rapporto con la vita e più nello specifico dal mio desiderio di lasciare una testimonianza, in primo luogo per me stessa, dei giorni vissuti. Infatti per me la scrittura è memoria, è un tornare 'a casa' perché i miei scritti sono una parte di me e io sono una parte di essi. Il mio desiderio di scrivere nasce dalla volontà di ridare luce e spessore al mio passato, così ricco di ricordi, di eventi, di persone, di luoghi e di atmosfere, di sentimenti ed emozioni provati. Credo inoltre che scrivere sia dare qualcosa di sé a chi legge. Scrivere significa anche guardarsi dentro per capirsi, per calmarsi, per ritrovare la voglia di essere felice anche quando questo sembra difficile. È dimenticarsi della parte peggiore di se stessi, è ritrovare la propria energia, è riconciliarsi con il mondo intero, è relativizzare il dolore, è contestualizzare la propria esistenza. Scrivere non è solo lasciare un messaggio sulla carta, è regalare una propria emozione all'eternità (non è necessario che qualcuno ci legga perché ogni parola rimane tracciata sulla mappa dell'Universo in cui tutto si genera, tutto ritorna, nulla va mai disperso).» (l'autrice)

«Vi porterò in un viaggio meraviglioso dove architettura e natura si incontreranno, dove ritroveremo i vocaboli principali che tutti noi conosciamo dei giardini storici, negli spazi contemporanei vedremo molti esempi, studieremo tanti progetti e, soprattutto, spero di suscitare in voi la stupefazione della natura e l'interesse per questa avventura meravigliosa che ci vede partecipi e visitatori dello spazio naturale. Seguitemi e non ne rimarrete delusi perché tutto quello che vi mostrerò è qualcosa che è sempre esistito e sempre esisterà, indipendentemente dalle nostre vite, dai posti dove noi viviamo e, soprattutto, partirà dall'ascolto delle potenzialità della natura e del paesaggio che dobbiamo preservare perché è l'unico luogo che ci rende possibili, che rende possibile la nostra esistenza.» (l'autrice)

La Storia ci insegna che da sempre la condotta dell'Uomo è stata dettata dal Potere, dalla assoluta necessità di tutelare particolari interessi di parte e che gli strumenti utilizzati sono le Guerre, i Conflitti che possono avvenire non esclusivamente su un campo di battaglia, ma anche in ambiti particolari, quali il mercato finanziario e la limitazione dei diritti umani. Leggere i classici, in chiave moderna, significa comprendere la vera essenza del genere Umano, ma anche condividere il pensiero di chi contrasta questo modo di esercitare il Potere. L'analisi del pensiero e delle azioni di Antigone, Medea e Ifigenia ci porta, necessariamente, a comprendere che esiste, deve esistere, il percorso per la creazione del nuovo Umanesimo, di un Uomo Nuovo, in un mondo ove prevalga la pari Dignità Sociale e, finalmente, la Legge coincida con la Giustizia.

'In quel remoto giorno del luglio 1960 io, Giulio, ho incontrato Giuliana per la prima volta. Quell'incontro ha stravolto il mio mondo, lo ha reso felice, ha dato significato e scopo alla mia vita. Oggi, dopo 60 anni di matrimonio e 64 dal nostro primo sguardo, ci teniamo ancora per mano sorridendo, un sorriso che durerà per sempre.'

«La poesia di Alessandra Agostino è una poesia che parla al lettore attraverso la spontaneità del suo vivere le emozioni e i sentimenti. Le parole che Alessandra sceglie nel comporre le sue liriche, sono parole nostalgiche, parole per certi versi timide, ma che poi rivelano passione e sorpresa. La scoperta di poter dialogare nuovamente con se stessa e poi con gli altri attraverso lo specchio poetico permette all'autrice di raccontarsi e capire il suo mondo interiore. Ogni poesia è come un raggio di sole che affonda le sue trame misteriose in un bosco sui margini di una scogliera. Elementi naturali, quali le stelle, la luna, il mare, le rondini sono presenti in tutta l'opera. Non mancano i rimandi al passato, i viaggi e il ritornare alla terra natia 'La Calabria', tanto cara ad Alessandra. Terra che ha fecondato lo spirito di una bambina meravigliata della bellezza di quel mare che a molti fa paura.» (Dalla Prefazione di Luca Santilli)

Pagine che sussurrano alle nostre emozioni e ci fanno bene, ci conducono in un mondo che dona consapevolezza. Dovremmo imparare a leggere fra le nostre azioni quotidiane e soffermarci su cosa davvero sia importante e le fiabe di Sanja Rotim hanno questo dono, ci insegnano che ogni azione potrebbe diventare un buon motivo per cambiare il nostro punto di orizzonte. Cambiare le visioni consuete per renderle uniche nella nostra memoria. Facciamo danzare la fantasia che a volte si abbraccia alla realtà per renderla leggera ad ogni passo. 'Racconti di Natale' è la raccolta di fiabe vincitrice al premio letterario 'Il Natale raccontato da Nonna Amelia' indetto da Rupe Mutevole nel 2024.

La vita è un percorso ad ostacoli e servono diversi ingredienti: fiducia, coraggio, combattimento, l'ascolto e la comprensione delle emozioni, il saper attendere....tutte queste pozioni magiche sono ben rappresentate dai protagonisti di questo libro che rappresenta spaccati di vita....il buio assoluto se affrontato si trasforma nel buio luminoso che ci accompagna alla luce. Età di lettura: da 10 anni.

Chiunque può vivere un periodo buio, ma nessuno è tanto arrabbiato quanto la voce narrante di questa storia. È destabilizzata da un improvviso cambiamento, ma non vuole parlarne, non vuole pensarci, desidera solo delle distrazioni. Le troverà nelle nove pillole amare, i nove racconti di questa raccolta, che le terranno compagnia, insegnandole qualcosa di inaspettato. Una raccolta preziosa e raffinata da non perdere

Tolkien asseriva che la realtà interior e di uno scrittore fosse così diversa dagli avvenimenti della sua vita che descriverli ed enumerarli non aiuta affatto a comprendere la sua opera e il suo pensiero. 1 Per tale r agione, nella seguente ricerca, preferisco rifarmi ai testi che ci ha lasciato, e per me glio comprenderli, mi propongo d'attingere agli studi critici da lui elaborati parallelamente alla sua opera creativa. Tolkien non si considera 'un inventore di storie, ma uno scopritore di leggende', e fa di tutto per indurci a credere che scoprì ed elaborò 'la struttura di leggende più o meno connesse comprendenti temi elevati, cosmogonici e fiabe romantiche.'

Il titolo di questa raccolta è molto più di un semplice invito: è un richiamo profondo e filosofico. Oltre a richiamare la poesia vincitrice del Premio Nazionale di Poesia 'La brace dei ricordi' 2024, traccia un percorso esistenziale, un viaggio attraverso l'essenza della condizione umana dedicato alla continua ricerca della felicità. Una felicità che non è mai lineare, ma si snoda tra le inevitabili delusioni e le gioie più pure, passando per l'amore filiale e fraterno, e abbracciando una solidarietà universale verso i nostri fratelli meno fortunati

La filosofia può diventare cura? Maria Giovanna Farina lo racconta in questo libro mostrando come il dialogo filosofico si possa applicare alle difficoltà della vita grazie a Platone e al maestro Socrate che per primo si è occupato dell'interiorità umana. Immaginando la nascita della filosofia dall'unione di Eros e Sofia, una coppia di innamorati, il libro si snoda attraverso vari casi reali che si intrecciano con la vita dei due interpreti capaci di unire amore e sapienza per condurre alla guarigione interiore. La leggerezza con cui l'autrice descrive le situazioni accompagna il lettore in una dimensione nuova, la scrittura è scorrevole, i contenuti sono fertili e forniscono strumenti da applicare alla nostra vita. Gli argomenti spaziano nei diversi campi delle relazioni, vengono trattati la maternità mancata, l'amore di coppia, la politica, l'amicizia, l'orientamento sessuale, la verità, la musica, la bellezza, il potere, la politica... Platone insieme all'amore in tutte le sue declinazioni può davvero aiutarci e Maria Giovanna Farina lo sa dimostrare.

Il pullmann arranca sull'erta salita sollevando polvere sulla stradina tortuosa che conduce al piccolo borgo. Mi guardo attorno alla ricerca di luoghi riconoscibili, di crinali sulle colline, di scorci di viuzze che spuntino all'improvviso, cristallizzati nella mia memoria, ma qualcosa è cambiato, sento i miei ricordi stridere su questa lastra di lavagna che è la mia vita passata. Questa zona della Sicilia non sembra più la stessa, le colline hanno la stessa dolce pendenza e sembrano rincorrersi, incise ed affettate da filari di vigna perfetti, ortogonali e paralleli in un reticolo meticoloso. Una sensazione di un rigore geometrico che non ricordavo e che costringe entro regole il fluire del respiro della campagna. Gli olivi sono più fitti, potature replicate ne regolano con tagli aggressivi, la crescita. Il colore è lo stesso e mi rassicura, un indefinibile verde argento che invano ho provato a imitare nei miei quadri. Segni di una profonda antropizzazione hanno appesantito l'immagine dello stato dei luoghi che ricordavo

Prefazione della prof.ssa Angelica Boschi 'Quale forza della natura è così potente da cambiare nell'attimo la concezione dell'universo, se non l'amore?... L'amore è nell'essere delle cose e null'altro, è semplicemente tutto'. Queste sono due delle tanti frasi dove l'autore sogna e vive l'amore. Le parole corrono sfrenate come cavalli selvaggi su un crinale, si raggruppano e si disperdono, ma il capobranco li tiene uniti, come unisce l'amore, in un sogno che è la vita e oltre. Il libro si muove tra realtà e fantasia, tra personaggi veri in una realtà crudele e amarissima, ma l'amore è l'acqua della vita che si anima di colori, suoni, canti, odori: è insieme un acquarello e una sofferenza del cuore. Il linguaggio dei personaggi è colorito e li rende vivi e nello stesso tempo l'autore ci parla di sé con parole che vengono dal suo io più profondo che vuole esprimersi più che farsi capire. Storia e vita vissuta si intrecciano in una narrazione che nasconde tra le righe delle verità che toccano il cuore e la mente del lettore, lo spingono a lasciarsi travolgere senza porsi tante domande, ma assaporando con piacere fino all'ultima frase, all'ultima parola.

L'immediata riflessione dopo la lettura di queste pagine evoca la purezza di una narrazione unica, originale e carica di intuizioni luminose. Solo chi vive consapevolmente ogni respiro può offrire tanto Sentire. L'intrecciarsi delle emozioni nella fantasia di Vincenza Cucco dà vita a un carosello di racconti fiabeschi mentre gli spazi si dilatano colorando i dettagli cangianti che inventano mondi. Forse fantastici. O forse più reali di quanto si creda. La vita di un robot, avvilito dal solito percorso quotidiano che si srotola su binari prestabiliti, cambia non appena quell'unica scintilla di umanità, rimasta in un minuscolo ingranaggio, rinasce alla Verità e nel vorticare frenetico di eventi ci ritroviamo a vivere ogni parola. Allora assaporiamo la Libertà, quella assoluta, attraverso un luogo che è già in noi, attende solo che la nostra scintilla finalmente prenda vita per rivelarci il non-tempo in uno spazio infinito. Vincenza ha la capacità di aprire gli scrigni più segreti e raffinati per regalarci visioni lucenti. La traccia da seguire in questo cammino è la trasformazione, ogni personaggio non vuole accettare limiti, attraversa tutte le sfide, le cerca, le assapora.

Ha l'aria di essere un paese povero e onesto. Circondato da abeti e pini, è un paese naturale, dove veder gli animali del bosco è un fatto assai normale. Non ci sono grandi strade e negozi tra le case, solo qualche bottega, vicoli, sentieri, e persone che praticano gli antichi mestieri. Età di lettura: da 4 anni.

Questo libro racconta la mia rinascita, perché finalmente metterò in chiaro tutto quanto... cose brutte, ma anche belle cose! È proprio vero, la fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo, e io sono davvero un bersaglio. Oltre a quello che ho raccontato nel primo libro, il dolore più grande doveva ancora abbattersi sulla mia vita. (Eliana Cugnetto)

Incastonato tra le piccole montagne della Valceresio, Villa Cicogna Mozzoni si fa notare da lontano per la sua lunga scalinata che si trova al centro di un immenso parco. Mi è capitato molte volte nell'arco degli anni di passare davanti al vialone che porta all'entrata della villa, ricordo anche di averla visitata da ragazzina ed evidentemente all'epoca ne sono rimasta talmente colpita che quando mi sono ritrovata a pensare a dove ambientare un progetto a cui stavo lavorando mi è subito tornato alla memoria questo posto meraviglioso. è nata la mia idea di fare rivivere i personaggi immortalati nei dipinti e nelle sculture di questa meravigliosa villa centenaria. Un racconto che spero incuriosirà i suoi lettori tanto da invogliarli ad andare personalmente a visitare questo luogo che ha davvero molto da dire sulla storia della Valceresio. Età di lettura: da 10 anni.

Età di lettura: da 4 anni.

Un destino che porterà la protagonista del romanzo Maria Laura, ad abbandonare la propria terra, la sua adorata famiglia in Argentina per trasferirsi in Italia in cerca di lavoro. Il distacco da ciò che piu ama al mondo aprirà una ferita così profonda che non si rimarginerà mai. Sarà questo il suo sacrificio piu grande, lasciare tutto per poter dare ai suoi cari una vita migliore e degna di essere vissuta. E per compiere il suo più grande progetto, dovrà attraversare tante frontiere, e non solo fisiche, ma anche psicologiche, frontiere di dolore, di nostalgia, ma anche di felicità suprema.

Tanti sono gli autori che incontrerete. Ogni giorno un sogno, un autore e un'idea di lettura, seguendo quel filo narrativo ed espositivo proposto dalla scrittrice Giovanna Fracassi, in un dialogo puntuale e suggestivo con gli scritti degli autori più noti e costituito dalle sue poesie, dai brani tratti dai suoi racconti, dai suoi saggi, senza dimenticare l'attenzione particolare da lei riservata al mondo emotivo dell'infanzia attraverso le sue fiabe, le favole e le filastrocche per coccolare il 'fanciullino' che alberga in ognuno di noi. Questa agenda vi accompagnerà con i dettagli, i suggerimenti e le emozioni, letture che saranno una strada per conoscere, approfondire, comprendere coloro che hanno lasciato tracce e coloro che ancora lasciano impronte letterarie

'Le Metavisioni di Corrado Tringali partono dalla fotografia ma vanno oltre essa, si collocano al limite tra l'iconico e l'aniconico, tra il reale e l'astratto. L'artista fotografa l'oggetto, sceglie un preciso referente, ma interviene sullo scatto facilitato dalle possibilità del digitale e, in qualche caso, anche dall'Intelligenza Artificiale. L'Occasione, l'Incontro, il rapporto col Reale, per citare il Roland Barthes de La camera chiara, costituiscono solo l'inizio di un percorso che conferisce alla fotografia uno statuto metamorfico, che fa della visione una metavisione. L'arte dello scatto recupera così il rapporto col fantasma pittorico a cui spesso è stata rapportata: è utile ricordare che la stessa origine della fotografia riconduce alla camera obscura dei pittori, già in voga tra i secentisti, usata sistematicamente da Caravaggio. L'arte visuale di Tringali riesce a riconnotare il referente, lo investe di un diverso significato o ne evidenzia significati impliciti, trasforma il 'Particolare assoluto', la 'Contingenza suprema' dello scatto (Barthes) in un paesaggio interiore' (Dalla prefazione di Dario Stazzone).

Seconda edizione con allegato album musicale di musiche originali composte da Mark Drusco Un profumo d'Ottobre risveglia segni. Imita gesti conosciuti nello specchio che rimanda un limite di Tempo. Oltrepassato. Ora. Ed ecco che la voce dell'acqua, i sussurri degli alberi non hanno modificato la loro melodia, penso che all'inizio proprio nell'attimo della loro apparizione i loro suoni erano proprio questi e il solo pensiero mi porta a immaginare il momento in cui tutti questi dettagli hanno preso forma perché arrivassero fino a noi. Il viaggio di Luca Santilli fra i sentimenti, la storia, l'amore e fra i suoni della natura e di ogni elemento è Armonia.

'La Fondazione Giacomo Ascoli, che opera da anni con i suoi bambini, è una realtà che conosco bene e con cui collaboro da molto tempo. I suoi fondatori sono veri sognatori. Hanno scelto di affrontare la malattia con un approccio rivoluzionario e agiscono concretamente per alleviare le sofferenze dei malati e delle loro famiglie. Difficile dire fin da ora quanto questa favola potrà aiutare la Fondazione, ma non è difficile intuire che ogni contributo derivante dalla sua vendita rappresenta un piccolo, concreto sostegno. Più persone la leggeranno, più alto sarà l'aiuto per la Fondazione; ma non fatelo solo per questo - leggere per obbligo rischierebbe di rendere sterile anche il dono. Leggete per imparare a sognare, perché sognare ci rende persone migliori. Buona lettura... e buoni sogni!' (dalla prefazione di Max Laudadio). Età di lettura: da 5 anni.

«'La letteratura è una difesa contro le offese della vita', scrisse Cesare Pavese sul diario che tenne lungo tutto il corso della sua vita: Il mestiere di vivere. Si pensa che la stessa cosa possa essere detta per Antonello Di Carlo, infatti dai suoi versi emerge una condizione esistenziale e una riflessione su alcune problematiche attuali che nel momento stesso in cui il poeta le esplica, determinano interiormente nell'io non solo una liberazione, una catarsi, una barriera difensiva contro le offese che la vita riserva, ma anche il raggiungimento della verità. Dotato di solida cultura, egli spazia anche nel mito greco per dare voce al suo poliedrico sentire, ma soprattutto per esplicare il suo amore per lei, il vuoto creato dal suo allontanamento e dalla sua assenza, infatti '... non è amore \ se muta al realizzarsi \ di un cangiamento \ o si affievolisce \ quando l'altro si allontana \...' (Impavido amore).» (dalla prefazione di Francesca Luzzio)

Le pagine cristalline, in equilibro fra le emozioni, sanno di buono, ci consegnano genuine visioni che trasmettono pace. La Natura nei suoi dettagli e nel suo universale respiro ci spiega la Vita. Quella che davvero conta. Se da un seme possiamo veder germogliare una nuova piantina, allora ritengo che ogni poesia contenuta in questa silloge risvegli la nascita di sentimenti e visioni di Bellezza. La semplicità di ogni poetico raccontare è come un gioco raffinato che veleggia nella Natura. Barbara Crepaldi si fa interprete dell'incanto che ci avvolge e ha la capacità di porre domande per farci proseguire nell'oltre, e allora... come cresce un fiore? quali le dinamiche del suo quotidiano esistere? La nostra attenzione viene subito catturata, e riconosciamo la nostra visione in piena Luce per affrontare ogni misteriosa ombra. Immagino l'autrice avanzare nel bosco appena umido di rugiada, mentre il vento soffia innocenza sul palcoscenico di fronte, verso l'orizzonte. Ogni emozione è svelata con accuratezza. Uno scatto fotografico fissa la magia e il foglio accoglie la giusta narrazione.