Sono qui per raccontarvi le cicatrici delle tante battaglie perse e i larghi sorrisi di quelle vinte. Non si perde mai per sempre e non si vince mai per caso! Parlo al libro come a un amico intimo, e lui, grazie a me vi racconterà della vita. Sarà il libretto con le istruzioni per viverla alla grande, in lungo e in largo. Leggete in fretta, perché ogni cosa non è mai per sempre.

Una ventina di racconti brevi che regalano brividi accarezzando molteplici sfumature del thriller e dell'insolito con l'invito a riflettere su temi delicati quali solitudine, follia, guerra, dolore psichico, violenza contro le donne e i minori, discriminazioni razziali, finanche al genocidio. Argomenti forti, dunque, e il più delle volte scomodi; trasformarli in narrativa di svago è stato un modo come un altro di esorcizzarli prendendone atto. In questo tentativo, spero riuscito, di sondare gli abissi più profondi dell'animo umano ho volutamente attraversato generi letterari molto differenti fra loro, compiendo balzi significativi dalla favola gotica al thriller psicologico, dal classico hard-boiled della prima metà del Novecento allo storico con forte contaminazione dark- horror, e così via. Il volume è stato realizzato con uno stile di scrittura spesso ricercato, senza tuttavia ricorrere a un registro aulico pomposo tale da impedire al lettore scorrevolezza nella narrazione e la giusta tensione nell'evolversi degli eventi.

L'autrice, con questa raccolta, riesce a catapultare il lettore dentro il mondo delle fiabe, regalandogli tanti sorrisi e un po' di speranza. Nel fantastico mondo delle fiabe - Into the fantastic world of the fairy tales non è solo una raccolta per bambini, ma anche per tutti coloro che amano ancora sognare. Racconti ricchi di fantasia, che si svolgono in un mondo incantato abitato da principesse, fate e animali parlanti. Ogni racconto fa riflettere'. Età di lettura: da 5 anni.

Ho continuato a intercalare, studio e lavoro, senso della famiglia e impegno professionale. Sono stato anche sorpreso dallo aver ricevuto riconoscimenti culturali e istituzionali, nonostante avessi perseguito, anche a mio rischio, in più casi una condotta irregolare. Tuttavia questo mio vagabondare, nonostante io mi senta realizzato nella vita privata con Milva, Elena e Alessandro e professionale con tanti amici che mi stimano, mi ha spinto a sognare fuori del tempo e in luoghi cosmici come l'astronauta Errante. In questi miei racconti fantastici forse ci sono immaginazioni distopiche, ma in molti casi, temo che molte di queste apparenti fantasie possano diventare vere. Ho cognizione, per i mie passati di peacekeeping in zone di guerra come l'Afghanistan, che nel mondo si aggirino nuovi padroni e che stiano mettendo in atto durevoli e sconvolgenti domini sul nostro futuro. Costoro stanno diventando sempre più potenti inducendoci all'assuefazione attraverso i tempi che consumiamo sui social e attraverso la distrazione di massa organizzata in cui cadiamo per distaccarci dai problemi più essenziali.

Il libro di Giuseppe Marini è un autentico atto di devozione per il Santissimo Crocifisso di Galtellì. L'Autore ha davvero sperimentato su di sé gli effetti dell'intercessione del Santissimo in un delicato periodo della sua vita. Infatti gli sono state diagnosticate alcune gravi patologie che lo hanno fortemente condizionato in tutte le sue attività, sino ad arrivare quasi alla resa. Nel frattempo aveva già iniziato a scrivere un libro dedicato al Santissimo Crocifisso, conosciuto attraverso il suo rapporto di amicizia con Angelino Rojch. A metà della stesura, la notte prima di partire per l'ennesimo ricovero a Milano, è accaduto qualcosa di inspiegabile, che lo stesso Autore ci racconta dettagliatamente nelle ultime pagine di questo libro.

Il viaggio di Cammy e Dario. Il terzo episodio. Filippo è un ragazzino di dodici anni e vive al limitare di un bosco incantato con la sua famiglia. Un giorno, attirato da un richiamo misterioso si avventura lungo un sentiero e incontra alcuni animali magici che lo conducono da una Rupe antica e saggia. La maestosa montagna gli confida di custodire infiniti racconti ascoltati dai passanti, ma di non poterli condividere personalmente. Sarà compito di Filippo diventare la sua voce nel mondo. Dodici racconti pieni di avventure e giochi per stimolare la fantasia di ogni bambino. Età di lettura: da 7 anni.

Messer Tulipano e il bosco del silenzio. Il secondo episodio. Filippo è un ragazzino di dodici anni e vive al limitare di un bosco incantato con la sua famiglia. Un giorno, attirato da un richiamo misterioso si avventura lungo un sentiero e incontra alcuni animali magici che lo conducono da una Rupe antica e saggia. La maestosa montagna gli confida di custodire infiniti racconti ascoltati dai passanti, ma di non poterli condividere personalmente. Sarà compito di Filippo diventare la sua voce nel mondo. Dodici racconti pieni di avventure e giochi per stimolare la fantasia di ogni bambino. Età di lettura: da 7 anni.

Il progetto nasce dall'idea di una serie di favole improntate su oggetti di uso quotidiano che i bambini possono riconoscere con facilità e apprezzarne il valore troppo spesso dimenticato dalla frenesia dei nostri tempi. Età di lettura: da 7 anni.

Filippo e il primo incontro con la Rupe. Il primo episodio. Filippo è un ragazzino di dodici anni e vive al limitare di un bosco incantato con la sua famiglia. Un giorno, attirato da un richiamo misterioso si avventura lungo un sentiero e incontra alcuni animali magici che lo conducono da una Rupe antica e saggia. La maestosa montagna gli confida di custodire infiniti racconti ascoltati dai passanti, ma di non poterli condividere personalmente. Sarà compito di Filippo diventare la sua voce nel mondo. Dodici racconti pieni di avventure e giochi per stimolare la fantasia di ogni bambino. Età di lettura: da 7 anni.

Ogni racconto di Caterina è uno scrigno di sorprese preziose che si chiamano Meraviglia, Stupore, Incanto e che prendono vita attraverso le storie di mondi fantastici intrisi di raffinata creatività... Caterina e Gergana si sono incontrate su un giro di giostra creativa e hanno realizzato un laboratorio di Armonia perfetta. Età di lettura: da 5 anni.

'Il romanzo in questione è scritto in modo 'negherboniano', cioè nel personale stile dell'autore; si delinea attraverso frasi concise e d'impatto, azzarderei in modo socratico, nel senso maieutico del termine. Luca, così come il grande filosofo greco, riesce a trasmettere nel lettore la capacità di riflessione e immedesimazione all'interno della narrazione. Un'ulteriore particolarità del romanzo è quella di avere pochissimi dialoghi diretti e la mia memoria di lettore amatoriale mi ha ricordato un capolavoro della letteratura, anch'esso con questa caratteristica: il vecchio e il mare di Ernest Hemingway che, come il nostro 2067, ruota intorno a una profonda introspezione del protagonista, una continua autoanalisi delle proprie emozioni. Le sensazioni psichiche dei personaggi giungono in modo sensoriale; Negherbon infatti descrivendole in modo viscerale le fa percepire appieno al lettore che ne rimane spiazzato.' (dalla prefazione di Andrea Locati)

'La donna esiste come intellettuale in misura rilevante solo dall'inizio del Novecento. Il pensare avrebbe avuto una vita diversa se le donne da più di 2000 anni avessero contribuito a pensare?' Così scrive Christa Wolf. Immane spreco per l'evoluzione di tutte/i, tanta rabbia e preoccupazione perché l'assenza di lingua può diventare rapidamente assenza dell'io. Ma le donne hanno saputo mantenere un mutismo vivente uno spazio interiore e lì inarrestabili come formiche portare le loro bricioline di terracorpo e con quelle arrivare all'amalgama della parola. Dunque un luogo 'separato' dove rinnovare il patto con le forze del corpo. Pietrificare qualcosa che ci opprime per studiarlo e trovare l'antidoto. Così anche per me. Anche un ostacolo può diventare un riparo per concentrarmi su di me, per capire quello che sento invece di quello che devo sentire. (dall'introduzione di Nicoletta Nuzzo)

'Con le sue storie e filastrocche genuine e spontanee, Barbara Crepaldi avvicina i bambini al mondo dei valori e dell'affetto per la famiglia e gli amici, passando attraverso la magia che emanano gli animali e tutto ciò che li circonda. Inoltre, nei suoi scritti si possono trovare spunti realistici molto interessanti che motivano i bambini a cercare nuove informazioni riguardanti il mondo della natura. Storie e filastrocche da leggere insieme in classe, divertenti e simpatiche!' (Francesca D'Achille (maestra Franci Boss)). Età di lettura: da 7 anni.

Le avventure senza gloria di Milo sulle rotte dei focolai di guerra nel mondo, alimentate con armi prodotte e vendute da affaristi senza scrupoli dietro la loro facciata ufficiale di uomini di successo. Una vita apparentemente normale, un amore altrettanto normale, poi, nella primavera del 1999, gli aerei della Nato bombardano Belgrado, e Milo viene ferito gravemente, il vento impetuoso della storia travolge la sua esistenza, trasformandone la vita in cronaca drammatica. Da quel giorno, niente sarà più come prima per Milo, e per Ewa, dalla ricerca disperata di una guarigione impossibile, alla trasformazione del loro rapporto in qualcosa di diverso, un amore de-localizzato per ritrovare sensazioni che l'improvvisa infermità ha trasformato in ricordi. Il sesso e l'handicap, la ricerca di una felicità ancora possibile. Un confronto serrato in cui i sentimenti vengono lentamente diluiti e infine triturati, dal rifiuto dell'accettazione della propria invalidità al tentativo di rassegnarsi alle conseguenze.

'La poesia di Alessandra Agostino è una poesia che parla al lettore attraverso la spontaneità del suo vivere le emozioni e i sentimenti. Le parole che Alessandra sceglie nel comporre le sue liriche, sono parole nostalgiche, parole per certi versi timide, ma che poi rivelano passione e sorpresa.' (Luca Santilli)

Con un intreccio narrativo originale e fantastico, la vicenda narrata abbraccia la storia di due discendenti di un'antica famiglia di streghe della contea di Pendle Forest nel Lancashire orientale del Regno Unito, legati, sin dal lontano 1612 e giungendo fino a questo secolo, a una maledizione e a un destino comune che riguarda la magia e la stregoneria, tramandata da generazioni in generazioni.

'Ho scritto la prima poesia nel 1958, all'età di 14 anni, mentre frequentavo la terza media; l'ho intitolata 'Avola', in ricordo di una tragedia avvenuta, in seguito ad una rapina, in quella città. Quella ed altre sono andate perdute. Questa opera è composta di 9 capitoli, ognuno dei quali tratta di un tema specifico. Le poesie, in lingua italiana, di questo volume sono state composte negli anni compresi dal 2004 al 2024. Quelle precedenti, dal 1889 al 2004, sono contenute nel volume 'Nottambule', pubblicato nel 2009 dallo stesso editore. Il titolo dei capitoli sono in lingua latina che mi ha, da sempre interessato. All'esame di terza media ho ottenuto il voto più alto fra le altre materie. Ho letto molto la storia dell'antica Roma, i suoi re e gli imperatori, dalla nascita alla fine dell'impero, attingendo anche dai volumi universitari della figlia Tiziana.'

'Nigghiara è una densa coltre di nebbia che il mare allunga sul litorale. Questa è la definizione più ovvia, meno intricata e più scontata. Ma ce n'è un'altra... ben più complessa e nascosta. Quella che la definisce come tenace avanzata. Nigghiara proviene da una connessione più recondita, più misteriosa con il mare e, oltre, con la Vastità e l'Ignoto, i luoghi dei Poeti e dei Trasfigurati, è portatrice di visioni. Di memorie, forse? di illusioni? di speranze, di sogni, di trascendenze? anche. Nigghiara è energia che si allinea agli occhi di chi percepisce i moti dell'anima, i suoi perché, le sue domande e le sue risposte. È la compagna di avventura di chi non si adegua a una realtà che si ripete senza l'alternativa dello spirito. Ed ecco l'Amore, la Sorte, il Destino, la Memoria delinearsi in affreschi che non concludono la pagina, ma ne rimandano il colore interiore ad altri versi, ad altre storie di questo libro, a una nuova Nigghiara: al suo canto di Bellezza. Vuoi ascoltare Nigghiara, lettore? allora entra nella magia delle parole di questi versi. Le pagine di Annamaria Pajno sono un elogio alla Luce di quella nebbia a cui affida ogni sillaba per trasformarla in melodia.'

Da osservatrice acuta e dall'animo delicato, nella libera espressione del suo viaggio personale, la scrittrice esprime emozioni in modo efficace e coinvolgente, offrendo uno spaccato esistenziale dei suoi affetti, e con maestria fa sì che il lettore rifletta sui versi scritti con uno stile semplice e fluido. Nel suo mondo fatto di immediatezza ella si ferma e resta in silenzio, nel momento in cui coltiva l'attenzione a sé e intorno a lei, mentre incontra deserti interiori, spaesamenti, fatica, dolore e gioia in un contatto con l'io autentico, ma soprattutto con un'intensa partecipazione all'esistenza, così come le viene incontro. (Dalla prefazione di Mary Potenza)

«Gli ambiti delle relazioni, del lavoro e anche del divertimento sono ormai diventati, seguendo la nuova metafora, le nostre insidiose giungle: cerchiamo di procacciarci le risorse per sopravvivere e spesso gli altri sono dei temibili predatori da cui difenderci ed è sempre più difficile trovare un rifugio sicuro in cui accoccolarci e recuperare fino in fondo le energie spese e godere di quello che si è conquistato. A volte siamo simili a una zebra, altre volte siamo simili a un leone, ma qualcuno si è mai preso l'onere di interrogare il mondo animale per raccogliere un suo punto di vista? Gli autori di questo libro hanno dato vita a questo dialogo dando corpo a una conversazione 'possibile' tra aspetti diversi della 'cura', facendo quello scomodo esercizio di superare l'evidente differenza e accollandosi nello stesso tempo il rischio di non farla» (dalla prefazione di Matteo Canato)

'Per l'essere' rivela strati di Bellezza in una dimensione sovrasensibile. È un libro che invita l'umano alla completezza della sua latente coscienza di Essere, nella magica e sterminata energia della Natura. Nei Giardini di Bellezza l'Essere si completerà e si definirà.

Ogni favola una morale, ogni filastrocca il suo insegnamento. All'interno del libro schede riassuntive per laboratori didattici. Età di lettura: da 7 anni.

Poesie oltre lo sguardo nelle strade percorse, nei passi che portano alla scoperta di un dettaglio, di un sentimento oppure di un momento che rimane nel tempo. Immagini fresche e presenti nel quotidiano della memoria mentre le esperienze conosciute hanno il desiderio di un nuovo viaggio senza limiti fra tempo e spazio. Sguardi e incontri che lavorano trame di tessuto e narrano, a chi sa leggere fra le pause e sopra le righe, quelle impronte lasciate senza dimenticanze. Chi le riconoscerà, immaginando ogni attimo, camminerà fra gli stati d'animo che proiettano immagini e solcano orizzonti. Ogni dettaglio distingue un giorno dall'altro e si immergerà in ogni sensazione, pronta a creare meraviglia.

Ha ancora senso leggere ai nostri bambini le filastrocche? Talvolta ancora oggi nella scuola dell'infanzia le si impara per apprendere i mesi, i giorni, le stagioni o i numeri o il nome degli animali o dei fiori. Una volta era consuetudine insegnarle anche alla scuola primaria e oltre, o ripeterle per gioco a casa. E oggi? In questa nostra era di internet, di giochi al computer, di smartphone dati fin da piccoli ai nostri bambini per passare il tempo, perché leggere e scrivere filastrocche? Dal mio punto di vista i motivi sono tanti. In primo luogo per ridere, per divertirsi con i giochi di parole o con le situazioni più assurde e quindi ridicole o paradossali, senza senso, almeno apparentemente, perché a pensarci bene, a leggerle soffermandosi sui particolari, un senso lo si trova sempre, nascosto tra le rime. In secondo luogo per imparare, appunto. Che cosa? Certamente i giorni della settimana o le ore dell'orologio e tantissimo altro, ma anche il valore dei sentimenti, delle emozioni, l'importanza dei comportamenti quando, in quelle piccole storie che sono le filastrocche, troviamo l'amicizia, la solidarietà, la sincerità, la gentilezza, l'empatia, il rispetto per l'altro. Età di lettura: da 7 anni.

Il libro è composto da un condensato di tre diari manoscritti. Il primo, dove descrive la sua infanzia è stato con ogni probabilità scritto durante i mesi che ha trascorso presso le scuole di formazione di Pola. Il secondo è uno dei quattro diari di guerra che è rimasto in nostro possesso ed è un vero e proprio diario di guerra ove giornalmente annota tutto quanto accade durante l'imbarco sul Vivaldi. Un terzo diario, che si compone di tre quaderni, inizia a scriverlo a casa nel 1969. In questi tre quaderni riporta le sue memorie di quel che ha passato durante il periodo bellico; le vicissitudini, le peripezie, gli scampati pericoli, l'incontro con colei che, il due dicembre del 1944, diverrà la sua sposa ancora nel pieno della guerra. Quest'ultimo diario è rimasto incompleto in quanto muore in circostanze tragiche, come riportato all'inizio di questa sorta di prefazione o per meglio dire sintesi di quanto troverete scritto su questo libro.

'Madre, amante, complice, anima... la tristezza è seduzione e lenimento, condizione e necessità, tormento e dolcezza. È un'ala femminile che si fa pelle, imbozzolando nel calore del rifugio. Un dentro e fuori in cortocircuito, che dà adito a voci incluse in altre voci: dubbi, allontananze, disillusioni, derisioni, sberleffi... Tutto può affastellarsi, apparire, svanire, tra squarci di memorie e realtà. Un ciclico avvoltolarsi dove poche parole-tema (ombra, nebbia, neve...) metamorfizzano il tempo, lo rinnovano - immutabile e pur sempre mutato - nella ricerca d'un guado, d'un passaggio, d'un oltre da varcare. Allontanando, sì, ma solo quel tanto che basta per non essere troppo distante, per rimanere sé, integro, e nel contempo tristezza, in una simbiosi che è un camminare al fianco'. (Alfonso Cipolla)

In questa raccolta di poetica traspare la sofferenza, la triste visione dell'abbandono, ma quello che più fa bene proseguendo la lettura è la trasformazione che l'autrice mette in atto nella sua anima. Si rivolge alla natura per alleviare il dolore e ne riceve risposte attese e sognate. Il mare e il cielo si incontrano per dar vita alla trasfigurazione. Mentre le riflessioni danzano, Annamaria Pajno indaga fra i sentimenti e propone una forma chiara nell'ombra tra mare e cielo mentre si materializza ogni respiro di sfumatura, ogni battito d'ali assetate di vento, e il mosaico di memorie si compone di nuove luci. Forse quei gabbiani custodiscono messaggi per un attimo di eternità e in un balzo dell'anima si percepisce tutta l'Essenza vissuta. Ma è un battito di ciglia, una lacrima della memoria e ogni cosa riprende il cammino, in una sintesi di ignoto percepito e desiderato, nel mistero dell'orizzonte.

L'altro insieme agli altri non è solo, ma diviene un coro di voci che può sollevare e cambiare le sorti di un'umanità sofferente, un'umanità aggiungerei che sta correndo il rischio di disumanizzarsi. Un'umanità che non è più in grado di elaborare un dolore, un lutto, una perdita. Un'umanità che sta dimenticando di assaporare il tempo che le viene concesso. Un'umanità che non sa rallentare, che non sa prendere tempo per decidere la cosa giusta da fare o da dire. Viviamo come se fossimo agli argini di noi stessi, su lembi di isole che non ci riconoscono. Provo un senso di lontananza quando penso al mare, quando il Mediterraneo si agita e si schianta con le sue onde sui barconi dei clandestini. Quando le riprese dall'alto dagli elicotteri ci mostrano salvagenti vuoti, quando un corpo di madre tiene stretto a sé il corpicino del suo bambino e sul fondo del mare si addormentano per sempre. Ecco in quei momenti in cui la vita si fa feroce, la poesia in me si innalza a vessillo di una sana rivoluzione. Oltremare ci sarà un altro me che piange, un altro me che prega la notte, un altro me che non vuole morire sotto le bombe, un altro me che viene accudito in un letto, un altro me (...)

Il racconto narra le vicende di una bambina, Lina, che, dopo aver incontrato un uomo malvagio, finisce in disgrazia, sola e senza aiuto, ed è costretta a seguirlo. Crescerà nei boschi, vivendo di ciò che trova, sporca e affamata. Vivere in questo modo la fa crescere piena di rancore e di rabbia per chi ha più di lei, finché capisce che per uscire dai guai, può contare solo sulle sue forze. Si riscatta, ma la sete di vendetta continua a covare dentro di lei, portandola a compiere azioni malvagie, finché si rende conto che, solo ricordando la bambina che era e gli insegnamenti ricevuti potrà ritrovare la serenità perduta. Età di lettura: da 10 anni.