Thriller con rimandi storici al 1350, al periodo di Amedeo VI Conte dei Savoia.

Ispirato a una storia vera. Età di lettura: da 12 anni.

Riflessioni di un vecchio ottimista. 'Il Buon senso, che un dì fu caposcuola, oggi in parecchie scuole è morto affatto. La scienza, sua figliuola, l'uccise per veder com'era fatto'.

È un romanzo epico. La storia è quella del Far West. Il protagonista è Zanna di Latte, un giovane garibaldino che nel 1860 invece di imbarcarsi alla volta di Marsala opta per la traversata che lo porterà a Boston dove viene adottato da una guida mezza indiana e mezza bianca, Oro Hondo, che gli insegnerà a sopravvivere.

Età di lettura: da 10 anni.

Gaetano Orsini ha trent'anni o poco più, abita in una città di provincia qualsiasi. È intelligente e colto, anche se un po' indolente. 'Marrò' perché ama vestire di marrone, colore non certo vivace, come il resto della sua vita. Nel suo microcosmo infatti è ben attento ad evitare qualsiasi scossone che possa disturbare la quiete esistente. Almeno finché non diventa protagonista involontario di una storia più grande di lui quando scopre che il padre, morto improvvisamente, era un affiliato del fantomatico 'Gruppo Interforze Alfa 2', un organo del governo, poi distaccatosi e dedito ad ogni sorta di crimine. Gli eventi lo porteranno a rinascere a nuova vita e ad un nuovo nome.

Le luci dell'alba hanno appena iniziato a colorare il cielo immenso e venefico di Kinshasa, i rumori del traffico ed il vociare della folla non hanno mai smesso di riempire l'aria per tutta la notte. Nel quartiere di Kasavubu, una piccola e fatiscente strada si separa dalla rumorosa via principale e comincia a riempirsi di piccole ombre. Sono sottili, esili, e di bassa statura, una alla volta od a gruppi di tre o quattro. Man mano che ci si avvicina si definiscono i lineamenti di queste ombre. Sono perlopiù bambine, altre si possono già definire ragazze poche di loro hanno cominciato ad assumere le sembianze di donna. Tornano tutte dall'ennesima lunga notte passata per le strade di una città che le ha accolte e maledette. Alcune hanno le crepe agli occhi a causa dei fumi della colla e della benzina, altre si trascinano dopo la sbornia di pombe, una bevanda locale ricavata dalla fermentazione del mais, altre camminano a gambe strette e si sorreggono l'un l'altra. Tutte loro hanno le occhiaie e le facce stanche, nell'espressione del volto custodiscono rabbia e paura, alcune portano i segni dell'Hiv-Aids, sembra che abbiano una gran voglia di coricarsi e spegnere i pensieri per qualche ora.

In questo romanzo, Felli si addentra in una trama che riprende quanto lasciato in sospeso sia in 'Camerata addio', romanzo d'esordio, che ne 'L'amor teppista'. Lo scenario in cui si svolge la vicenda, infatti, è anche il Sudafrica, dove si stanno per inaugurare i campionati mondiali di calcio 2010. Il 'mondiale' non è però solo la meta di trentadue nazionali, ma anche la destinazione finale di killer e di bersagli, di presidenti di Stato e di presidenti di club, di tifosi veri e di infiltrati tifosi laziali in missione. E soprattutto dei Dead Cats, il gruppo ultras protagonista nel romanzo 'L'amor teppista', e della voce narrante in 'Camerata addio', quel mercenario neofascista di nome Sante Corsara, ucciso in Rhodesia da Otto Pezzi, il sanguinario generale che fino al 1981 stava a capo solo della guerriglia indigena mentre nel 2010 ce lo ritroviamo addirittura nelle vesti della massima autorità dello Zimbabwe, nazione confinante ed un tempo, quando si chiamava ancora Rhodesia, 'alleata' con il Sudafrica.

Esponente di quella corrente letteraria denominata 'hard boiled' e usando lo stile 'duri dal cuore tenero', Felli propone l'avventura dell'investigatore privato Andrea Doria ( già protagonista di 'Nella coda il veleno') impegnato ad uscire fuori dai guai incontrati nell'ambiente camorristici di Cuma e partire di conseguenza verso una meta, Haiti, apparentemente inspiegabile. Solo seguendo le tracce lasciate da un uomo oramai folle si riuscirà a comprendere il segreto della fine di un amore. Un segreto che porterà prima Andrea Doria e poi uno scrittore male in arnese a veleggiare verso l'isola della magia nera, dove verrà risolto l'atroce mistero della Sposa Cadavere.

A Felli, linguaggio spiccio alla Humphrey Bogart, basta disseminare un indizio a capitolo, metter su un ritmo incalzante e provocare un'emozione a pagina. 'Nella coda il veleno' è un giallo classico in puro stile pulp. Dopo venticinque anni l'investigatore privato Andrea Doria torna a Latina. La città è cambiata, troppo, e gli amici di una volta non sono più quelli di prima. La morte di uno di questi fa scattare un'indagine a binario portata avanti 'insieme' al commissario Alfredo Notte. La chiave di volta è nel passato che ritorna. Da lì ne uscirà fuori una storia di lolite, d'usura, di amori, tre uomini e una donna potremmo dire, e di scherzi tra universitari forse troppo pesanti per non lasciare il segno.

'L'uomo è un piccolo mondo' affermava Democrito di Abdera. E Rodrigo de Triana, personaggio realmente esistito ma sconosciuto ai più, in una serena alba di più di cinquecento anni fa, per primo scorse il mondo 'Nuovo'. Quello che cambiò per sempre la storia di tutti gli uomini. Un romanzo storico, intenso, scritto con una prosa gradevole e curata, ambientato in Spagna e nell'area caraibica, tra il 1470 e il 1535. La narrazione si dipana, sulla base di rigorose fonti storiografiche, attraverso la febbre esplorativa del tempo, il fascino della vita dei conventi medioevali (macchiata dalla profanità di laidi delitti), la crudeltà della Santa Inquisizione, la difficile convivenza tra cristiani e musulmani (oggi così attuale) e la misteriosità delle pratiche alchimistiche. Il lettore avrà anche l'occasione di addentrarsi nei dettagli della vita quotidiana di un'epoca di grande fermento, quella di passaggio dal Medioevo al Rinascimento.