"I racconti sono nati nelle atmosfere del paese descritto, alcuni con l'intento di offrire un legame tra il sogno e la burla, altri in cui gli effetti delle storie possono essere ricondotti a quel termine che viaggia fra il mistero e il luminoso avvicendarsi di parvenze, azioni, oggetti, suoni, colori, i quali colpiscono intensamente la fantasia, sospesa tra sorpresa, stupore e sbigottimento: la "fantasmagoria'". Dall'introduzione dell'autore.

Una società del futuro ha imparato a funzionare al meglio a seguito di una pandemia che ha portato la popolazione sull'orlo dell'estinzione. In un'attualità dove tutto funziona perfettamente, un'oscura situazione relativa ad un improvviso distacco nei rapporti umani e nei confronti della natura sta provocando una malattia inspiegabile fra alcune persone. Due giovani studiose si accorgono del grave problema che sta per rivelarsi in tutta la sua desolante drammaticità.

La separazione dal possesso materiale e la liberazione dell'animo umano, sono il focus sul quale poggia il lirismo di Marco Biffani, autore eclettico capace di regalare un percorso variegato, ricco di emozioni e sentimento. Le pulsioni che fuoriescono da ogni singolo componimento, fungono da anello di raccordo tra l'anima dell'artista e quella del lettore conducendo a una poetica di profonda riflessione.

Filippo D'Amico, con un passato giovanile da pugile dilettante, è oggi un abile e rispettato top manager di una multinazionale del software. Vive a Madrid, dove la sua vita agiata, apparentemente appagante sul piano professionale, è segnata da un profondo vuoto interiore che cerca di soffocare nella vita notturna della capitale spagnola, tra alcol e relazioni fugaci. Proprio quando, grazie all'aiuto di un noto psicanalista, sembra iniziare a intravedere una via d'uscita dai suoi tormenti, la sua esistenza viene travolta dalla drammatica notizia che il figlio Giacomo, un promettente lottatore di MMA che vive a Milano con la madre, è in coma dopo essere stato brutalmente aggredito. Un'aggressione che si rivela presto legata al mondo oscuro delle scommesse clandestine.

Il titolo del libro, "Vita", prende il nome dall'ultima poesia della raccolta. L'immagine che ne ha accompagnato la realizzazione è quella di una pianta, la cui crescita risulta visibile solo in parte a coloro che ci circondano e a volte anche a noi stessi. Parallelamente al procedere lineare del tempo, alle prove, ai cambiamenti, alle gioie e ai dolori, alle illusioni e alle speranze, alle emozioni e ai pensieri, esistono momenti in cui il tempo sembra fermarsi. Si tratta di piccoli spazi fecondi di opportunità e di incontri, di scelte e di situazioni speciali che ci espongono al calore dello stesso raggio di sole che consente la fioritura di qualsiasi forma di vita... è proprio lì che a volte nasce la poesia. Dalla presentazione dell'autore.

...Le donne attraverso l'arte, la poesia comunicano i loro sentimenti, la loro vita e spesso anche il loro disagio. Sono donne che escono allo scoperto e sono le protagoniste dei loro eventi. Questo significa raccontare un lato della luna italiana che finalmente appare, non più oscuro, non più invisibile, ma al contrario ricco di interesse e valenze, sociali e culturali... . Dalla presentazione di Margherita Mencoboni.

"Tutto è già nel titolo... Non si parla, però, di un sentimento maturo, consapevole, appagato, sereno... Si canta l'amore balbettante, assetato, visionario, barcollante, disperato, folle, tremante... Non abituato alle certezze del giorno, ai fasti della luce del sole, ma abbacinato dai fari notturni, incantato dai mezzi toni dei tramonti, sferzato nel buio da piogge improvvise, sorpreso dalla sua stessa essenza. Sublimato nella meraviglia del vivere o nella rabbia del sopravvivere." Dalla premessa dell'autore.

Viola la protagonista del romanzo è un'adolescente che incarna esperienze, pensieri ed emozioni tipiche della propria età. In un momento particolare della propria esistenza si ammala di una malattia invisibile, il mostro, come la chiama lei, che la porterà ad intraprendere un percorso personale irto di dolore e sofferenza ma che la spronerà ad ottenere il suo riscatto.

"Un viaggio solitario e delicato attraverso parole ed emozioni che nascono dal mio animo sognante, durante il caldo abbraccio del sole estivo. Una raccolta di versi alla scoperta di me stessa e del mondo circostante, che si intrecciano tra le pagine, per me variopinte, di questo kaleidoscopio di imprevedibile sincerità. Metamorfosi di idee, esperienza a cuore aperto che ha trovato ispirazione nei dettagli della mia estate, tra famiglia, profumi, ronzii incessanti di cicale, cinguettare spensierato di uccelli e sole cocente." (dalla presentazione dell'autrice)

Dopo aver superato alcune perplessità iniziali una giovane donna sposata che non può avere figli mette in atto un piano segreto per diventare madre con l'aiuto determinante della sorella. Un politico cattolico oltranzista e la moglie, un'insegnante progressista, stanno per avere il loro primo figlio ma la sua nascita si rivelerà una spiazzante e dolorosa sorpresa. Una studentessa transgender, che frequenta con profitto il liceo artistico ed è molto benvoluta dai suoi compagni, suscita per il suo comportamento indipendente una forte contrarietà nei genitori e nel fratello, che decidono di darle una lezione. Famiglie che amano il figlio che non possono avere, famiglie che non sanno amare il figlio che hanno avuto. Il racconto delle tre vicende familiari si snoda in parallelo con un unico punto di condivisione, una singolare manifestazione di protesta. Il pregiudizio e la normalità sono i temi chiave della narrazione che sollecita una risposta consapevole ad un accorato interrogativo: siamo tutti diversamente normali?

Clara, Sara e Mara sono le protagoniste di una Storia "on the Road" dove il viaggio in senso lato si ripresenta come mito della gioventù e come esperienza di crescita personale. Diverse le avventure narrate che coinvolgono le tre amiche, catapultate in realtà dissimili da quelle della provincia dove vivono abitualmente. Le emozioni vissute sotto forma di esplorazione, eros, ed avventura le porteranno ad un grande cambiamento interiore. Il romanzo un vero e proprio memoir di viaggio è di fatto un inno alla femminilità, alla leggerezza ed alla straordinarietà dell'esistenza.

C'è qualcosa d'inquietante in questo tenebroso, controverso e tormentato Presente, che sembra aver perso la bussola; e, proprio per questo motivo, quotidianamente s'accende la vis polemica del poeta inducendolo, sebbene controvoglia, a prendere posizione su quanto accade, sente e legge. Nel Diario romano Brancati scrive: "...la prima regola dei veri poeti è di non volerlo essere...". Come dargli torto! Il poeta non vorrebbe -per nessun motivo- concionare con chi manifesta modi di pensare, di dire e di scrivere da sé lontani; e non vorrebbe interessarsi di modelli di comportamento che lasciano perplessi e stupefatti, a un tempo, quanti non si sentono coinvolti e partecipi del quotidiano teatrino, dove burattinai e burattini s'esibiscono con sempre nuove sceneggiate e canovacci, inverando il detto che sovente la realtà supera di gran lunga la fantasia e che al peggio non c'è mai limite.

Le gocce d'amore non cadono, non fanno rumore, non provocano inquietudine come la goccia di buzzatiana memoria, che saliva le scale nel silenzio della notte, lasciando solo l'effimero piacere nel constatare che, fortunatamente, non si era soffermata alla nostra porta (oscuro presagio o presa coscienza del male procurato?); le gocce d'amore viaggiano intensamente, invece, nell'animo della scrittrice che ne sa percepire il messaggio puro e dolce che portano, e da ogni goccia nasce un pensiero del cuore, che rilascia ogni volta un sussulto d'amore universale, che mai nulla ha di stereotipo o di "già detto"; un messaggio che non fatica mai a esprimere e a condurre nelle pieghe delle sensazioni dell'anima del lettore."

..."Il mare dentro" non è solo espressione della bellezza e della passione che il mare sprigiona, ma è pure un inno al sogno ecologista e un grido di libertà e pace, perché il mare è di tutti!

La raccolta poetica "La bambina di Auschwitz" si muove all'interno del tema della Shoah. Difatti, l'attenzione viene posta su quelli che sono i momenti cruciali di quella tragica pagina storica; sulla breve ed emozionante storia della bambina ebrea di nome Ester; sulla deportazione degli ebrei nel campo di sterminio di Auschwitz fino al giorno della Liberazione e infine, all'agognata pace raggiunta dai prigionieri sopravvissuti. Le poesie descrivono l'angoscia, il dolore, le difficoltà, i sogni e le speranze degli internati.

"Le poesie sono incisioni di vita quotidiana che accompagnano il cammino lasciando ricordi o ferite che sono parte pulsante del nostro respiro come il vento e tutte le sue forme. Emozioni che ci permettono in ogni caso di proseguire nel nostro unico, misterioso ed infinito sentiero." (dalla presentazione dell'autore)

Eleonora e Daniele si incontrano a Roma, per caso. Lui giovane e intraprendente avvocato in un attimo intuisce che lei, bellissima e dolce, è la donna della sua vita, quella che ha sempre desiderato e che sarebbe ideale come madre dei suoi figli, una rocambolesca serie di situazioni mette però a repentaglio quello che doveva essere un perfetto idillio.

"Se un gatto ha deciso di amarvi, non c'è nulla che possiate fare" (Katrina S.) Età di lettura: da 4 anni.

In "Tacite Ombre", l'autrice ci guida in un viaggio poetico avvolgente, dove i versi liberi esplorano l'amore, la mancanza e la resilienza. Ogni poesia è un dialogo introspettivo, un cammino tra passioni e solitudini, desideri e distacchi, riflettendo il tumulto di sentimenti che abita ogni cuore umano. Qui, l'amore si rivela in tutte le sue forme: come una forza naturale, impetuosa e vibrante, o come un silenzio soffocato, simbolo di un dolore nascosto. La silloge si trasforma in un invito a navigare nelle ombre dell'amore, attraversandone le mutevoli sfumature e scoprendo, nell'oscurità, una luce di comprensione e forza interiore. "Tacite Ombre" è più di una collezione di poesie, è un percorso emotivo che ci insegna a rinascere dalle tempeste dell'anima, offrendo una visione che unisce pathos e un fascino profondo.

Una Venezia senza maschere, per la sospensione del carnevale in pandemia, riporta alla mente di Eva un martedì grasso di 10 anni prima. Il racconto della protagonista parte da una festa organizzata nella sua casa romana, poi disertata per partire alla ricerca di uno zio segreto. La sua amatissima nonna, in punto di morte, le aveva confidato di aver avuto un figlio durante la guerra. Un indirizzo sulla busta di una vecchia lettera, scritta dal padre del bambino, conduce Eva a Venezia, ma l'impresa non sarà semplice. La sua vicenda si snoda in parallelo con quella delle amiche, a cui aveva lasciato la gestione della festa, e degli invitati. Il tema scelto da Eva per i costumi ("personaggi letterari") svelerà molto delle personalità di ciascuno. Tra dialoghi ironici, capitoli sceneggiati alla "Sex& the city" e momenti in cui si tocca il dramma, l'intreccio che si snoda nell'arco degli anni, fino al maledetto 2020, porta i personaggi a scoprirsi completamente diversi da come pensavano di essere. Perché spesso la vita stravolge i progetti personali, soprattutto quando le maschere che indossiamo cadono.

Chiudi i tuoi occhi inizia un bel viaggio in quel miraggio sei nata tu... Età di lettura: da 6 anni.

"La storia raccontata è una storia vera. Un esempio di come due persone anziane, ispirate dal sacro sentimento di un'amicizia quotidianamente coltivata, abbiano trovato la felicità vivendo insieme e in modo indipendente. Va da sé che ne abbiano trasmessa un pizzico anche ai loro diretti famigliari, contenti di vederli invecchiare così e liberati dal tormento di dovergli rimediare la migliore delle soluzioni possibili, per assisterli degnamente." (dalla presentazione dell'autore)

Elly, la protagonista del romanzo, si ritrova sola dopo la morte di Anna l'amica del cuore. Da quel momento nulla è più come prima e lei comincia ad isolarsi e ad escludere dalla sua vita tutte le persone che l'amano. Un potenziale magico incontro darà nuova linfa a tutta la sua esistenza.

«...Amori sbocciati, scintille accese nei cuori di innamorati, costretti a non poterli vivere, obbligati a spegnerli perché impossibili» (dall'introduzione dell'autrice)

Gli abitanti del piccolo comune appenninico di Borgo Pace, in provincia di Pesaro e Urbino, ricevono una email con la quale un'ignota organizzazione comunica l'avvenuta creazione di Borgo Pax, un paese in tutto e per tutto uguale a quello in cui vivono, ma collocato nel Metamondo, una realtà parallela abitata da loro stessi, ma replicati in ogni dettaglio sia fisico che psicologico e alla cui esistenza potranno accedere grazie a un semplice strumento che potranno ricevere direttamente a casa. Superate le prime incredulità e diffidenze, gli abitanti di Borgo Pace scopriranno che trasferendosi nella dimensione di Borgo Pax potranno vivere un'esistenza nella quale le aspirazioni si concretizzano, i desideri si realizzano, le paure si dissolvono. Ma l'arrivo di un giornalista turberà in modo drammatico il meccanismo e rivelerà il mistero che si cela dietro la creazione di Borgo Pax e del Metamondo.

Il direttore di una banca di San Gimignano viene preso in ostaggio da una banda di rapinatori. I carabinieri, dopo poco, lo trovano privo di vita con il foro di un proiettile in fronte. La circostanza appare subito strana: perché ucciderlo? Era realmente solo il direttore della banca o dietro la facciata si nascondeva qualcosa di diverso? Gli inquirenti di San Gimignano cercheranno di scoprire la verità aiutati dall'amico netturbino Galliano.

Eros e Thanathos si intrecciano, si attraggono e si combattono in una storia dalle tinte forti dove la protagonista femminile Anastasia disvela man mano le contraddizioni di una personalità ora ingenua, ora perversa. La relazione amorosa tra lei e Brando nel quale la ragazza cerca costantemente la figura di un padre assente, assumerà contorni inquietanti.

Giorgia e Chiara sono due adolescenti, amiche e compagne di classe, messe a dura prova da eventi inaspettati. Chiara comincia ad estraniarsi da ciò che la circonda, ma Giorgia abbatte le sue barriere e prova a comprendere i suoi strani comportamenti. Chiara, presa alle strette, le rivelerà di essere una setacciatrice, scelta da un popolo alieno, per sussurrare parole chiave all'orecchio della gente e condurla a scegliere da che parte stare, quella della luce o dell'ombra, in vista di un'apocalisse imminente. Il braccio di ferro tra la semplice quotidianità e l'inaudita eventualità sarà estenuante .Per Giorgia, credere, sarà un atto di fede che solo l'amicizia, quella vera, può davvero concedere.

«...È complicato affidare alle parole quello che si prova; è solo attraverso un lavoro interiore immane su sé stessi, mediante lo scandagliarsi nel profondo e indugiando sui solchi, che riesco a produrre composizioni di parole. Ed ecco Rubick» (dalla presentazione dell'autrice)

Sara è una ragazza piena di speranze, innamorata dell'amore e della vita. Ruben è solo un bambino, non sa cosa significa vivere, non sa cosa aspettarsi dal suo futuro, ed è alla continua ricerca della sua identità. Le loro storie procedono in parallelo in un susseguirsi di vicende dolorose. Sara deve affrontare un marito violento e una vita che incede senza lasciarle spazio. Ruben cresce con dei genitori che non lo amano e con un padre severo che gli infligge costantemente punizioni corporali ed umilianti. La costante e travagliata ricerca di se stessi li porterà ad incrociare trasversalmente i loro destini.