Il primo dei due volumi dedicati alle chiese di Angera, esistenti e scomparse, prende in esame la Pieve, la Collegiata e le due chiese parrocchiali: la prima, dedicata ai SS. Sisinio, Martirio e Alessandro, che è stata parrocchia e collegiata dal medioevo alla fine del 1500, la seconda, S. Maria Assunta, parrocchia in sostituzione della precedente dalla fine del 1500 a oggi, e Collegiata sempre dalla fine del 1500 al 1811. Il volume riprende le precedenti pubblicazioni separate, edite dal 2001 al 2009 dall'Associazione Culturale Partegora, ampliate e aggiornate. Gli autori sono Luciano Besozzi, per la parte storica, Paola Guerriero, Ileana Pola, Franco Ponzio, per la parte artistica e architettonica, e Nello Grossi per le fotografie.

Il secondo dei due volumi dedicati alle chiese di Angera, esistenti e scomparse, prende in esame il Santuario della Madonna Miracolosa (detta Madonna della Riva), le chiese minori aperte al culto, le chiese e Confraternite scomparse, e le chiese fuori dal Borgo, S. Quirico (sull'omonimo colle), SS. Cosma e Damiano di Barzola, S. Maria Maddalena di Capronno e l'oratorio di S. Ambrogio, sempre a Capronno. Il volume riprende le precedenti pubblicazioni separate, edite dal 2001 al 2009 dall'Associazione Culturale Partegora, ora ampliate e aggiornate. Gli autori sono Luciano Besozzi, per la parte storica, Paola Guerriero, Ileana Pola, per la parte artistica e architettonica, e Nello Grossi per le fotografie.

In tempi di caotica immigrazione, non è fuor luogo ricordare l'emigrazione di tanti nostri connazionali negli ultimi decenni del 1800 e i primi del 1900. Il libro racconta l'emigrazione dal borgo di Angera e dalle sue attuali frazioni, Barzola e Capronno. Nella prima parte del libro vi sono le statistiche sui partenti, sulle destinazioni, sulle professioni esercitate e, più in generale, sulla vita delle famiglie emigrate e i contatti tenuti con i parenti nei paesi d'origine. Nella seconda parte vi sono le notizie raccolte sulle persone emigrate e molte fotografie fornite dalle famiglie angeresi in occasione di una mostra nel 2008. Infine, in una terza parte vi è una piccola documentazione fotografica sulla California degli anni 1900-1904 fatta da un emigrato ritornato poi al paese, e la storia del Fly Trap Restaurant di San Francisco che costituì un punto di appoggio per moltissimi emigrati.

Narrazione della storia della comunità di Angera dal 1900 al 1926 avendo come filo conduttore i verbali dei Consigli comunali e delle Giunte. Il libro, che è il seguito cronologico dei due volumi su 'Angera nell'Ottocento', termina con l'avvento del podestà alla guida del Comune e quindi con la cessazione della rappresentanza liberamente eletta. La parte centrale riguarda gli anni della Grande Guerra che hanno visto moltissimi angeresi al fronte e ben 82 caduti, e la mobilitazione della popolazione civile in sostegno dei soldati. L'azione del Fronte Interno è stata decisamente imponente per una cittadina come Angera, e particolarmente importante è stato l'operato dell'amministrazione comunale che ha organizzato una vera e propria 'gestione annonaria' acquistando generi alimentari e gestendone la distribuzione per ovviare alle gravi carenze di quegli anni. Questa gestione ha anche generato contrasti e critiche che hanno contribuito all'elezione di un'amministrazione socialista, interrotta dal sorgere del fascismo.

Della Collegiata di Angera, documentata dal 1300 e soppressa nel 1811, si sono conservati alcuni registri dei canonici, nei quali erano puntigliosamente riportate le regole e le consuetudini del capitolo, e i diari di tutte le cerimonie religiose del 1600 e 1700. Si sono così potute recuperare e documentare tutte le devozioni, manifestazioni e celebrazioni religiose, molte delle quali erano inizialmente legate a voti fatti dalla comunità o dovute a richieste legate ad avversità atmosferiche e che diventavano poi consuetudini ripetute ogni anno. Gli scritti dei canonici riportano in vita un mondo molto lontano da noi, nel quale il sentimento religioso era sentito dall'intera popolazione e costituiva anzi l'elemento che formava e univa la comunità, e le invocazioni ai santi e alla Madonna per avere aiuto e protezione costituivano l'unica speranza per la gente, per la quale nulla poteva la medicina, e niente poteva limitare i danni dovuti alla siccità o alla troppa pioggia e alle malattie del bestiame.

Statistiche dei Caduti dei paesi delle due sponde del Verbano nella Grande Guerra, con riferimento alle battaglie e ai reparti di appartenenza.

Catalogazione di tutti i Caduti nella Grande Guerra dei paesi della sponda lombarda del Verbano, con tutti i dati disponibili per ognuno (classe e luogo di nascita, data e luogo di morte, grado, reparto, decorazioni). Con fotografie a colori dei monumenti e delle lapidi in ricordo di ogni paese.

Catalogazione di tutti i Caduti nella Grande Guerra dei paesi della sponda piemontese del Verbano, con tutti i dati disponibili per ognuno (classe e luogo di nascita, data e luogo di morte, grado, reparto, decorazioni). Con fotografie a colori dei monumenti e delle lapidi in ricordo di ogni paese.